Io…per professione condannata alla realtà estrema!
Dopo essere rimasta esterefatta per la visita di “Artissima” a Torino, dove ho scoperto che sassi e scarti di metallo buttati a terra alla rinfusa possono essere venduti come opera d’arte per ottantamila/centomila euri, cioè ai prezzi medi dei miei immobili in vendita, leggo della performance di Pistoletto alla biennale di Venezia che consiste nello spaccare specchi a martellate.
Ora è vero che, contrariamente agli agenti immobiliari, gli artisti sono simpatici e a loro gli si consente tutto, ma è vero anche che se a me venisse in mente di spaccare una casa per “moltiplicarne le sfaccettature”, come ha fatto Pistoletto con lo specchio, mi ricovererebbero alla neuro senza neanche l’attenuante dello stress da “mercato in crisi”!
Se ne deduce che io in quanto “agente immobiliare”, per professione sono condannata alla realtà estrema!
Eheheh
Pensa Ketty, potremmo vendere le case lbere 12 lati
Sono tutti impazziti, artisti e non. Il problema è che dopo aver scandagliato tutto il possibile ed il comprensibile, non resta altro che affrontare l’impossibile e l’incomprensibile. Per alcuni poi si arriva anche dal legale all’illegale e qui i film americani insegnano molto in fatto di follie.
Follie.…
Il pensiero triste è che si passa da arte a dis-arte. Se poi trasliamo il senso in maniera forzata nel campo scientifico possiamo associarne l’idea al concetto di articolazione e disarticolazione (un soggetto disarticolato è un soggetto con qualcosa di slogato e/o lussato, in gergo medico poi viene utilizzato anche nei casi di amputazioni traumatiche).
Il pensiero tragico è che l’uomo moderno, per provare emozioni, deve sconvolgersi. I giovani moderni per provare emozioni devono shockarsi facendosi del male o facendone (altre persone o animali).
Alla faccia che commentone Kriss!
no no no siete voi che non capite l’arte, biechi immobiliaristi palancai!!!
(a proposito, mi spiegate come si fa a mettere la foto della prima comunione?!?)
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…che dire? Ho conosciuto per puro caso l’autrice di questo blog e sono venuto a dare un’occhiata a questo suo spazio. Come commentarlo? E’ un blog colorato, frizzante, vivace, brillante, scritto con una verve ed uno spirito davvero unici. E, soprattutto, è ironico: dote non facile da trovare sia nelle persone sia nella scrittura. Credo che tutto questo insieme di elementi, rispecchi in pieno la personalità dell’autrice.
Quindi, per chiudere (e chiosare) ti dico… brava Ketty, continua così. Da oggi, hai un estimatore( ed un lettore) in più.
Ciao
Luca
grazie, mi sono pure ritagliato…uscirà mica il sangue dalla foto?!?
Grazie Luca e benvenuto!
ora metto la foto anch’io… ci provo almeno!
non ci riesco… non rientro nella pagina di iscrizione! SIGH
Secondo me qualunque cosa possa esser realizzata da chiunque, tipo spargere pezzi di metallo o frantumare uno specchio, non può essere definita arte.
Ma se ci sono ebeti disposti a spendere 100.000 euro per una cosa del genere, allora questi sedicenti artisti fanno benissimo a spennarli come polli
Il mio artista preferito è Arman, quello della Accumulazioni. Famosissime sono le accumulazioni di bidoni dell’immondizia rovesciati in una teca di plexiglass…inalcuni casi le valutazioni hanno raggiunto prezzi esorbitanti. Poi ci sono le accumulazioni di monete. Al museo di arte contemporanea di Nizza potete trovare un accumulazione di qualche metro d’altezza di sedie.
famosissimi sono poi i violini frantumati ed incollati ad una tela
inimitabile