Il comune senso dell’indecenza!

viale tramontoSet­tem­bre per me come per molti è il vero inizio dell’anno. E’ tempo di buoni propositi e di bilanci.
Sono anni che cerco di vedere il bic­chiere mezzo pieno, anche se spesso è asso­lu­ta­mente vuoto o l’acqua che con­tiene è così tor­bida da nau­se­are anche il più ottimista.

Oggi voglio par­lare dell’inde­cenza, quella cosa  che, in nome della crisi eco­nom­ica, sem­bra con­t­a­m­inare ogni aspetto della nos­tra vita a tal punto che siamo capaci ora­mai di indig­narci solo sporadicamente…giusto per non far morire la parola indig­nazione…fosse mai che un giorno doves­simo mai di nuovo uti­liz­zarla a proposito!

I gior­nali per tutta l’estate mi hanno fran­tu­mato anche quello che non ho, con ques­tioni a dir poco irrilevanti.

Ricapi­tolando:

Fiumi di parole per farci credere che “il processo breve” o il “dl sulle inter­cettazioni” erano pri­or­ità asso­luta per noi gente comune!

Poi c’è stata tutta la man­f­rina pres­i­dente del con­siglio con­tro pres­i­dente della cam­era, il gov­erno c’ha i numeri il gov­erno non ce li ha…mentre molti di noi non riescono nem­meno a far quadrare i numeri dei conti della spesa!

L’estate finisce con un circo equestre mon­tato a Roma per cel­e­brare un lurido dit­ta­tore che vuole per altro con­ver­tirci all’Islam, ma la Lega nord, che di solito si infi­amma se qual­cuno intro­duce argo­menti del genere, non dice niente per­chè a sec­onda di dove proven­gono le “stron­zate” i suoi espo­nenti s’indignano o min­i­miz­zano a piaci­mento! In fondo gra­zie all’accordo con quel dit­ta­tore, che fa il lavoro sporco per noi, ci liberi­amo (non importa se sparan­dogli addosso) della mag­gior parte degli extra­co­mu­ni­tari che ten­tano di rag­giun­gere le nos­tre coste, in più in nome di non so quali oppor­tu­nità di lavoro, dob­bi­amo accettare qual­si­asi cosa… anche ciò che è con­trario alla nos­tra etica o morale.

Tanto con la morale non si mangia!

Ricom­in­cia la scuola con tagli sostanziosi soprat­tutto a quella pub­blica, le scuole sono le stesse in cui andavo io 40 anni fa, com­presi i banchi e la tin­teggiatura delle pareti avvenuta l’ultima volta quando io ero bam­bina ovvero quasi mezzo sec­olo fa. Viene ridotto il numero degli inseg­nanti e quindi gli edi­fici sco­las­tici con­ter­ranno classi con sovra affol­la­mento a dis­capito non solo della didat­tica ma anche della sicurezza! (ma solo noi aziende pri­vate siamo tenute a rispettare la 626? E si cre­ano posti di lavoro solo per costru­ire TAV o il ponte sullo stretto, con le ristrut­turazioni degli edi­fici pub­blici non si crea occupazione?)

Altre morti bianche…ma si sa quel che conta è man­tenere com­pet­i­tiva la remu­ner­azione,  i libici sparano sui pescherecci (ma poi ci chiedono scusa) e darla via per un posto da min­istro non è reato! La chiesa tace per­ché prende soldi per le scuole pri­vate e per i servizi san­i­tari che gestisce!

Una volta si parlava di comune senso del pudore…oggi al mas­simo posse­di­amo il comune senso dell’indecenza!

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