Vuoi lavorare? Paga!
L’annuncio diceva:
Selezioniamo candidati per traduzioni letterarie di libri di narrativa per ragazzi.
Si trattava di tradurre testi di narrativa per ragazzi in e da varie lingue straniere.
Mi è sempre interessato leggere e scrivere e conosco 3 lingue, quindi mi sarebbe piaciuto cimentarmi in questa sfida che oltre ad essere intellettualmente stimolante poteva essere una piccola fonte di reddito in questo momento di crisi.
Chiamo il responsabile della selezione e mi propongo, ma non mi viene chiesto nulla, qualunque candidato potrebbe andare bene, e sono proprio fortunata, dice la voce all’altro capo del telefono, perché faranno colloqui nella mia zona proprio fra pochi giorni! Mi fissano l’appuntamento però non per un colloquio, ma per un “breve corso di formazione” di una mattina, alla modica cifra di 168 euro, se supererò questo corso, mi verrà affidato un lavoro di traduzione di un libro da fare in due mesi, ovviamente senza retribuzione.
Tra i milioni di deficienti che aderiranno (periodicamente fanno questi incontri a pagamento) ce ne sarà qualcuno che vincerà un contratto di lavoro decennale con una famosa casa editrice, forse!
Non è lavoro ma una lotteria e il biglietto è pure caro, a quel punto, visto che si tratta solo di sfidare la sorte, meglio mettere un euro in un gratta e vinci, in una slot machine o, meglio, sparare al selezionatore con la roulette russa!