#ilBucoConLeBalleIntorno
Era il 3 luglio 2011, Già allora avevano problemi a giustificarne l’utilità i favorevoli a questo scellerato progetto e non avendo argomenti, la buttarono “in caciara” facendola diventare una questione di ordine pubblico, e ciò avrebbe procurato una nuova fonte da cui trarre profitto: l’occupazione militare della zona! Un bel business appetitoso per i tangentisti, oltre 90 mila euro al giorno, a carico degli italiani, con il doppio effetto che anziché porre l’attenzione su lavori che non verranno mai eseguiti (con grave sperpero di danaro pubblico per il nulla), si inventavano nuovi nemici da combattere: inermi cittadini colpevoli solo di voler proteggere dalla devastazione i loro territori.
Dissero: “E’ l’Europa che ce lo chiede! In Francia oramai è tutto fatto! Avremmo perso una grande occasione! Il Piemonte, a loro dire, rischiava di rimanere tagliato fuori! A tutt’oggi non solo la Francia non ha fatto nulla, ma addirittura si sarebbe dissociata dal progetto del Tav, prima bocciandolo come non conveniente, dalla loro “Corte dei Conti” poi definendolo “non prioritario e rimandando ogni decisione al 2030.
I signori della politica hanno continuato a mentire, a negare la realtà, il buco (57 km di tunnel dentro le Alpi) loro, lo vogliono fare lo stesso anche se non porterà da nessuna parte, non importa che non sappiamo dove andare a prendere i soldi e se qualcuno osa dir di no è un “facinoroso” e lo facciamo caricare e gasare dalla polizia!
Ci dissero: Dovete isolare i violenti!
Rispondemmo: Ci proviamo abbiamo anche fatto delle barricate,ma hanno lacrimogeni, manganelli, idranti…non è facile.
2 anni dopo…23 anni dopo è ancora #NOTAV