CANDID’ITALY
OVVERO: DELLA SELEZIONE DI CANDIDATI ALLE ELEZIONI ITALIANE AI TEMPI DEL PORCELLUM
Messaggio tipo ricevuto nella mia casella elettronica (ma sono sicura che in molti ne hanno ricevuti di analoghi):
“Ciao Ketty sono l’onorevole… sto creando un nuovo movimento per cambiare veramente l’Italia e non posso assolutamente non averti nella lista dei miei candidati visto che fai parte della società civile, lavori, sei tosta sei una donna in gamba e…se non ti offendi, sei pure una bella donna! Contattami urgentemente per accettare la candidatura al numero.…”
Chiamo:
- Pronto, sono Ketty Increta
- Mi scusi con chi parlo?
- Ketty Increta…mi hai scritto una mail che non puoi far assolutamente a meno di me, nella lista che stai facendo!
- A si ciao Ketty, come va? Sempre in gamba voi donne in carriera! (detto tra noi, ho un odio viscerale per chi mi da della donna in carriera). Allora quando ci vediamo? Così mi firmi l’accettazione della candidatura e poi ci organizziamo per fare la raccolta firme e partiamo alla grande per la campagna elettorale e li mandiamo tutti a casa!
- Veramente è un momento abbastanza di merda in tutti i sensi! Comunque vorrei conoscere il programma.
- Si il programma lo stiamo scrivendo… ma tanto non lo guarda nessuno credi a me… abbiamo il simbolo però…un simbolo d’effetto…anche l’occhio vuole la sua parte! Comunque ci prendiamo un caffé insieme… voglio dire… fa sempre piacere prendere un caffè con una bella donna... e così mi firmi il modulo di accettazione della candidatura.
- Scusa caro onorevole, io credo di averti visto una sola volta… mi pare ad un convegno nell’ambito della sagra paesana della bagna càuda… o della gallina bionda di Villanova…ma c’era tanta gente… tu ti ricordi chi sono?
-.…si fammi pensare, non sei l’amica di Luigi?
- Non ho amici che si chiamano Luigi. Insomma ti ricordi di me? Perché vuoi candidare proprio me?
- …servono donne come te… per il cambiamento… per salvare l’Italia… che ci siamo rotti di questi politici… anche Luigi è candidato…poi c’è Pino il sindacalista dei metalmeccanici esodati, Paola la maestra precaria, la commercialista Gina, ma forse non la conosci…anche lei è amica di Luigi… Adesso che ci penso ho visto il tuo nome nella firma del referendum per salvare dall’estinzione il ramarro giallino del Guatemala e da ciò si evince che donna sei… e poi dobbiamo fare una bella lista con 40 candidati… più le riserve… comunque anche se non ti candidi una sera ci vediamo? Hai una bella voce!
- No scusami il caffé rende nervosi e la politica fatta così pure! Adieu
Morale del tread: Non importa chi tu sia…basta che ti metti nella lista del piccolo partito! Tanto il capolista entra i parlamento coi voti di tua zia, tua nonna e della tua compagna di banco delle elementari che volevano votare per te! Si becca anche il finanziamento pubblico (pardon quello l’abbiamo abolito col referendum, ora si chiama “rimborso elettorale”) per le spese che tu sosterrai per farti votare! Inoltre puoi anche farti “trombare“da un onorevole anche prima del voto! Anche questo è un metodo anticrisi (per lui)! Ma si sa l’importante è partecipare!
Ps: alle ultime elezioni amministrative la percentuale dei candidati era di poco inferiore al numero degli aventi diritto al voto!
certo che voi donne in carriera siete parecchio suscettibili eh? che ne penserà Luigi…?
visto che non ho ricevuto questo tipo di mail, devo considerarmi fortunato o sfigato..? comunque se vuoi una sera ci vediamo per un caffè, così ne parliamo…
Ciao, Marco