Apocalypse TAV!

Chiomonte1Ieri domenica 3 luglio 2011 decido di parte­ci­pare alla man­i­fes­tazione No TAV di Chiomonte, alle 7,30 prendo il treno a Col­legno e riesco a salirci a mala­pena per quanto è carico di “pen­dolari della man­i­fes­tazione”.

L’atmosfera e l’abbigliamento di alcuni mi ricor­dano le gite fatte con i boy scout della par­roc­chia da bambina.

Arrivata a Chiomonte il clima da gita sco­las­tica viene solo funes­tato dall’accoglienza di una folta schiera di poliziotti che indos­sano la tenuta anti­som­mossa, con tanto di scudo casco man­ganelli. Li saluto…in fondo sono li per lavo­rare… per garan­tire la nos­tra sicurezza! Non mi rispondono.

Incon­tro facce conosciute espo­nenti di par­tito e tanta gente…famiglie coi bam­bini, coi passeg­gini, con il cane.

Alcuni ragazzi rubano un estin­tore dalla stazione fer­roviaria e lo nascon­dono den­tro una bandiera. Un’anziana sig­nora li prende per le orec­chie glielo toglie e lo riporta indi­etro al suo posto.

Una folla immensa di manifestanti/gitanti in modo abbas­tanza fes­toso si dirige verso il paese di Chiomonte ma al bar hanno finito i panini e le brioches e per bere un caffè devo aspettare che sci­ac­quino le tazze. Vado in panet­te­ria e com­pro del pane sono le 8,40 ed è quasi terminato…alla fontana altri come me riem­pi­ono le bor­racce d’acqua. Sotto il sole Iniziamo al mar­cia dei NO TAV per incon­trarci con un altro cor­teo par­tito da Exilles…quando arriv­i­amo al ponte, luogo dell’incontro, il cor­teo è lungo oltre 5 km. Saremo almeno 70 mila ma qual­cuno legge dallo smart phone che sec­ondo i giornalisti,invece, saremmo solo non più di 7 mila!

Arrivati al bivio da una parte si scende verso il luogo dove ci sarà “la festa autor­iz­zata” se si devia a sin­is­tra lo si fa a pro­prio ris­chio e peri­colo per­ché di li sal­endo sulla mon­tagna e sui sen­tieri si arriva al punto dove inizia l’area espro­pri­ata ai val­susini per real­iz­zare questa merda di Tav (gli orga­niz­za­tori avvisano di questo tramite un megafono).

In quel momento sono insieme a un gruppo di gio­vani che conosco che ho incon­trato li, sono per­sone nor­mali, stu­denti, una è una fotografa molto brava…ma ha las­ci­ato l’attrezzatura a casa per­ché temeva potesse rov­inarla o perderla nel tram­busto. Ci guardiamo con lo sguardo interrogativo…che fac­ciamo? Da che parte andiamo?

Non sono autor­iz­zata ad andare su per i boschi in mon­tagna? Ma dove siamo arrivati? E’ uno stato mil­itare questo?
Nes­suno mi può dire dove devo andare…vado dove non si può ovvi­a­mente! Non fosse altro, visto che sono arrivata fin qui, per vedere diret­ta­mente coi miei occhi quel che succede .

Mi arrampico anche io sulla Ramat e, una volta giunta alla chiesetta, mi fermo al sole a man­giare il pane e pro­sciutto acquis­tato nella panet­te­ria di Chiomonte altri bivac­cano man­te­nendo l’atmosfera da gitanti domenicali.

Qualche metro dopo nei pressi della fonte vedo che alcuni si preparano per dirigersi a “ripren­dere la Mad­dalena”. Osservo i loro gesti incu­riosita. Una ragazza versa in alcune bot­tiglie d’acqua del bicar­bon­ato. Alcuni tirano fuori dei limoni dallo zaino e li dis­tribuis­cono agli altri. (sco­prirò dopo che questi sono degli anti­doti ai veleni che ver­ranno sparati sulla gente dalla polizia!)  Fa molto caldo ma vedo che si coprono, chi aveva cal­zoni corti si cam­bia per indos­sare quelli lunghi, dagli zaini spun­tano oggetti di pro­tezione anti­n­for­tunis­tica molto caserecci e var­i­opinti, oltre ai caschi da cantiere, persino maschere da sub o occ­chiali da bricolage.

Alcune ragazze immer­gono il capo nell’antico lava­toio in pietra e si bag­nano li capelli con l’acqua gel­ida della mon­tagna oltre ad intin­gere scia­rpe e pezzi di stoffa nell’acqua!

Inizio a pen­sare che è inutile scendere…manifesto questa mia per­p­lessità ad una vec­chia con­tad­ina del posto che incon­tro li alla Ramat, ma lei mi risponde: Se  non andate voi gio­vani che avete le gambe buone a ripren­derci La Mad­dalena! Ma aggiunge una rac­co­man­dazione tanto materna quanto con­trad­dit­to­ria: siamo in guerra…ma non fat­evi male!

Sono sem­pre più arrab­bi­ata, mi sento impo­tente, non so cosa posso fare per ridare la “Mad­dalena” a questa gente, 3 anni fa era stato più facile a Venaus, quando in 1600 con 15 euri a testa ci siamo com­prati un ter­reno indi­viso per non farci pas­sare quel cavolo di treno veloce!

Decido comunque di proseguire…(penso…questa battaglia è giusta cazzo!), ma prima immergo anch’io la testa nell’acqua gel­ida, riem­pio la bor­rac­cia di acqua fresca…istintivamente prendo una magli­etta che ho nello zaino e la inzuppo d’acqua, appen­den­dola gron­dante ad una tasca laterale.

Arrivo ad un punto dove c’è un ottima visuale… altre per­sone “nor­mali” man­i­fes­tano la mia stessa frus­trazione per sen­tirsi ed essere impo­tenti di fronte a tutto questo! Vedi­amo questi ragazzi che cer­cano di entrare nel pre­sidio (polizia e mil­i­tari che difendono non la gente ma le cose! Nella fat­tispecie un  buco nella mon­tagna). In molti fanno un tifo da sta­dio ovvi­a­mente non per i poliziotti. Un tizio dice: Che cazzo fac­ciamo qui…dovremmo andare sotto ad aiu­tarli questi ragazzi e invece siamo qui a fare “i guardoni” come nei real­ity! La mia frus­trazione aumenta…alleviata solo dall’aver trovato un motivo per aiutare la causa: Rac­con­terò quel che sto vedendo, questo è il mio modo di com­bat­tere, ma non ho protezioni…non scen­derò sotto a farmi mas­sacrare e questo mi fa sen­tire comunque una vile.

La polizia ne prende uno…nooo…cazzo! Ma che fanno? Sono dei crim­i­nali! Questo è a terra inerme e almeno in 5 poliziotti, con­tin­u­ano a man­ganel­larlo e a pren­derlo vio­len­te­mente a calci! Si odono  spari l’aria è irrespirabile.…sarà l’orto-clorobenziliden-malononitrile con­tenuto nelle bombe che stan lan­ciando? Mi bru­cia la gola anche se son distante…vedo le vigne e gli orti sotto i miei occhi…ma tutti questi veleni rovin­er­anno la frutta e la ver­dura o la mod­i­ficher­anno solo, in attesa di mangiarla?

Ho visto abbas­tanza decido di tornare indietro…ridiscendo.

Dopo una mezz’ora, arrivo fino al pre­sidio di Chiomonte e insieme a qualche migli­aio di persone…cani, bimbi e passeg­gini com­presi… cerco di guadagnare il ponte per attra­ver­sare il fiume e dirigermi verso la stazione ferroviaria…ma devo cam­biare direzione sono state but­tate giù le recinzioni a pro­tezione del cantiere e la polizia attacca i man­i­fes­tanti anche fuori dalla zona mil­i­ta­riz­zata. Cavoli ma per andare fino all’altro ponte..quello verso Exilles mi devo sparare altri 3 km di mar­cia e per lo più in salita sotto il sole!

Ad un certo punto sento un urlo…una ragazza che cam­mina paci­fi­ca­mente come me…viene col­pita alla testa..sanguina.

A colpirla è stato il con­teni­tore del gas orto-clorobenziliden-malononitrile lan­ci­ato dalla polizia che abbi­amo alle spalle…dal suolo si spri­giona una nube tossica…non vedo più nulla mi bru­cia la gola istin­ti­va­mente mi butto fuori strada, e così evito di essere tra­volta dalla folla in pan­ico, estraggo dalla tasca del mio zaino la magli­etta bag­nata me la metto intorno alla testa, mi copro la fac­cia, mi bru­ciano però  i polpacci…l’unica parte della mia pelle scop­erta tra gli scar­poni e i jeans che in quel punto son larghi e non mi pro­teggono dal veleno urticante…riesco a tornare indietro…mi dirigo alla stazione fer­roviaria di Chiomonte, dove incon­tro altra gente comune ferita, come se arrivasse da un campo di battaglia! Un tale, sulla quar­an­tina, chiama il suo avvo­cato con il cel­lu­lare e gli spiega che la polizia lo ha “schedato” (insieme a centi­naia di man­i­fes­tanti) e chiede se ci saranno con­seguenze  per la sua iscrizione al suo albo professionale.…“Ho  sem­pre lavo­rato e non ho mai commesso reati…sono com­mer­cial­ista” si gius­ti­fica con gli agli altri passeg­geri  in coda alla macchinetta dei bigli­etti che lo guardano attoniti.

Alcuni chia­mano la mamma per ras­si­cu­rarla che torner­anno a casa sani e salvi mal­grado i disordini.

E sareb­bero questi i black bloc di cui par­lano i telegiornali?

Ritrovo Renata persa nella salita verso Ramat, man­cano 2 ragazzi del suo gruppo all’appello (i due più “filo inter­ven­tisti”) ma per for­tuna arriva un sms, sono salvi ma strana­mente si trovano  a Susa. Che ci faranno a Susa? Li avranno mica por­tati in caserma poveri ragazzi ?

Salgo sul treno un gruppo di stu­denti romani fa il rewind della gior­nata e legge i gior­nali sui tablet com­men­tando le men­zogne dei gior­nal­isti con bat­tute ironiche ed espres­sioni romanesche che mi fanno pie­gare in due dal rid­ere,  la loro pro­pri­età di lin­guag­gio e la preparazione sugli argo­menti politici mi rin­cuora, mi colpisce favorevol­mente.  E men­tre mi  viene di fan­tas­ti­care sul fatto che qual­cuno di loro potrebbe essere un domani un leader di par­tito o un per­son­ag­gio politico impor­tante e la cosa mi riem­pie d’orgoglio e di sper­anza, … il mio futuro leader prefer­ito dec­lina l’invito degli altri a pas­sare la ser­ata a Torino ad ubri­carsi, ricor­dando agli amici la neces­sità di dover ripren­dere subito il treno per Roma, viag­giando tutta la not­tata. Il mio gio­vane eroe non può man­care, all’alba deve essere all’università per sostenere un esame!

Io questo black bloc qui lo voglio come Pres­i­dente del Con­siglio! Penso tra me e me vedendo final­mente il futuro con ottimismo…malgrado tutto!

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14 Commenti a “Apocalypse TAV!”

  • maria grazia scrive:

    chiomonte e’ sem­pre stato un paese morto dove non suc­cede mai niente anni di noia. e ora si riem­pie mi sem­bra FRAGOLE SANGUE . CHE IL SOGNO CONTINUI

  • Renata scrive:

    Com­pli­menti Ketty, bell’articolo. Sei rius­cita a descri­vere bene l’atmosfera che si res­pi­rava, spe­ri­amo che dai media e da parte dei notri politici cadano le accuse che stanno con­in­uando a girare in questi giorni…Ma dal­tronte il gioco è sem­pre lo stesso; scred­itare il lavoro, l’impegno e la pre­senza PACIFICA di circa 60000 per­sone e con­tin­uare a far girare video di pic­coli gruppi di black block per poter gius­ti­fi­care la repres­sione da parte dello stato, la mil­i­ta­riz­zazione della valle e il prosieguo dei lavori. Chi vuole infor­marsi vera­mente può farlo attra­verso la rete, le pos­si­bil­ità non man­cano, bisogna solo met­terci la voglia.

  • Ketty Increta scrive:

    Renata pec­cato che manchino le tue foto!

  • Luca scrive:

    Gra­zie Ketty,
    io ho fatto il tuo stesso per­corso, preso le tue stesse deci­sioni, con­di­viso le stesse emozioni. Per­chè i gior­nal­isti han visto solo gente arrivata dall’estero? Io di inglesi e tedeschi non ne ho sen­titi, di gente incaz­zata ben oltre 300, di pronti a tirar giù il fortino…tutti. E tutti non erano 7mila…quelli ci stanno den­tro uno dei palazzetti dello sport di Torino…noi riem­pi­vamo una mon­tagna!
    Poveri poliziotti, gente pagata male, costretta a star lon­tano dalla famiglia per giorni interi, a pren­dere insulti e botte a difesa di un piaz­zale di cemento. Forse ci tira­vano di tutto per­chè ner­vosi, per­chè deve essere insop­porta­bile pie­garsi con­tin­u­a­mente agli ordini di un prefetto, di un min­istro, di un comandante…e vedere davanti a se un popolo libero come eravamo noi domenica! Libero di pas­sare da Ramat, non dietro una gab­bia di met­allo.
    Il sogno con­tin­uerà, finchè ci saranno per­sone come te a rac­con­tarlo.
    Alla prossima adunata!

  • Ketty Increta scrive:

    Non mancherò Luca

  • Robi G. scrive:

    Il mio è il ram­marico di uno che avrebbe voluto esserci, e come me, chissà quanti altri.
    Gra­zie Ketty per­chè mi hai fatto vivere emozioni in cui credo.
    In una parola,è l’autodeterminazione che esalta l’umano vivere.
    ciao

  • paolo scrive:

    Approva appieno l’operato delle forze di Polizia TUTTE che dovreb­bero avere pienà lib­ertà di azione con­tro quei delin­quenti e pre­sun­tu­osi che si nascon­dono dietro i pochi cor­retti man­i­fes­tanti NO TAV!! Siete in grado di nascon­dere anche l’evidenza!!!! VERGOGNA A VOI NO TAV!” Io mi sono trovato in moto fermo a Chiomonte domenica e ho sen­tito a caldo i com­menti dei man­i­fes­tanti ed erano scon­vol­genti!! Solo un inno alla vio­lenza gra­tuita! APPROVO APPIENO il pen­siero del CAPO dello STATO NAPOLITANO, MARONICOTA!!!!

    NOTA DELLA PROPRIETARIA DI QUESTO BLOG:
    Io mi ver­gogno invece delle per­sone che come te sono così scarsa­mente infor­mate sui fatti…dubito forte­mente che tu fossi a Chiomonte. In ogni caso non sei in grado di argo­mentare il tuo parere favorev­ole alla TAV o alla repres­sione nazista dei paci­fici manifestanti!

  • giovanni scrive:

    HAI RAGIONE! E’ ORA DI FINIRLA! La gente che ha buon senso è STUFA DEI NO TAV DELINQUENTI e che cre­ano DISSERVIZI! PUGNO DURO da PARTE DELLE FORZE DI POLIZIA!!

    Nota della pro­pri­etaria di questo blog:
    Per­sonal­mente non con­sidero delin­quenti i man­i­fes­tanti paci­fici dei veri delin­quenti si parla in questo video: http://www.youtube.com/watch?v=Xfp8b0dhS08

    Quanto alla polizia di cui ho sem­pre avuto un’ottima opin­ione mi spi­ace che venga usata per reprimere la gente per bene anziché per con­trastare i veri criminali!

  • Renata scrive:

    @ Paolo: I pochi e cor­retti man­i­fes­tanti No tav erano solo 50.000. Viag­gia infor­mato la prossima volta…

  • Ketty Increta scrive:

    Anche 70 mila!

  • Ketty Increta scrive:

    Sin­go­lare il fatto che Paolo e Gio­vanni (il nos­tro anon­imo con­tes­ta­tore a quanto pare conosce tutti i nomi degli apos­toli!) siano la stessa per­sona oppure usano lo stesso com­puter. (L’IP o inter­net pro­to­col address è lo stesso). Mi pareva strano che ci fos­sero ben 2 favorevoli al TAV e pro­prio sul mio blog! Abbi almeno la decenza di fir­marti col tuo nome! Ah ah aha

  • Ketty Increta scrive:

    Questo pezzo mi sta dando molte sod­dis­fazioni oltre ad averlo pub­bli­cato il gior­nale di Diego Nov­elli, Nuova Soci­età, è stato inser­ito in un e-book:
    http://www.agenziax.it/imgProdotti/53D.pdf

  • Hana scrive:

    Questo rac­conto è EMOZIONANTE! Bravis­sima Ketty, hai un grande tal­ento, hai nar­rato quella gior­nata come la ricordo, e molti dei tuoi pen­sieri erano gli stessi, anche se siamo di gen­er­azioni dif­fer­enti; anch’io guardo ogni volta questi ragazzi così gen­erosa­mente com­bat­tivi, accarez­zan­dogli con gli occhi come se fos­sero miei figli, pen­sando “siete miei eroi…non fat­evi male!”…

  • Athifah scrive:

    bel­lis­simo fondo. Ma vi rri­codo che la man­i­fes­tazione del 3 luglio è stata anche non solo figlia della Lib­era Repub­blica della Mad­dalena, ma anche l’insorgenza di una nuova com­po­sizione inter­gen­er­azionale di ribelli, resistenti, indig­nati asso­lu­ta­mente irriducibile a tutti gli schemi e cat­a­logazioni del pas­sato elab­o­rato da e intorno Gen­ova in poi. Sarà forse il popolo dei beni comuni, dei pre­cari, di quelli che non si riconoscono più nelle vec­chie rap­p­re­sen­tanze e che – insof­fer­enti– ormai si autode­ter­mi­nano attra­verso le mille forme della rete, degli sms, del pas­s­aparola, dunque indipen­den­te­mente dai vec­chi canali e sordi ormai alle vec­chie sirene della polit­ica politi­ci­enne. Abbracci

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