Incauti (e inopportuni) acquisti
Qualche giorno fa mi hanno proposto un nuovo lavoro: vendere tramite multilevel un medicamento miracoloso, arrivato direttamente dagli USA, che avrebbe migliorato la vita delle persone a cui l’avrei proposta e la mia facendomi guadagnare un pacco di soldi!
Detesto i multilevel e chi mi propone facili guadagni, inoltre diffido di ciò che arriva dall’America se non è jazz o cinema, ma visto che insistevano ho voluto saperne di più di questo prodotto miracoloso andando al di la della loro presentazione d’effetto, ho voluto leggere la sua composizione: H2O e NaCl, senza avere effettuato studi specifici di chimica, ho così scoperto che mi proponevano di vendere dell’acqua salata…udite, udite alla modica cifra di 38 euro al litro. Se avessi ragionato come un deputato del pd, non avendo la laurea in chimica mi sarei dovuta far gli affari miei e siccome “pecunia non olet” avrei dovuto catapultarmi in questo proficuo businness! Oggi in parlamento discutono circa l’acquisto di 90 aerei da guerra F35, ovvero Joint Strike Fighter che in inglese vuol dire “aereo da caccia” o da combattimento, insomma serve a sparare, e al di la del fatto che l’articolo 11 della Costituzione dice che l’italia ripudia la guerra, questi “caccia” sono un assoluto bidone perchè costano troppo e non sono buoni nemmeno per la funzione per cui te li vendono in quanto prendono fuoco da soli ed è possibile abbatterli con una fionda!
Io spero proprio che desistano da questo progetto scellerato, ma se li comprano o hanno un’interesse personale o sono degli idioti, altrimenti il perché #chiediloaboccia !
Ps: L’incauto acquisto per legge è reato, solo in parlamento c’è l’immunità per “l’acquisto a delinquere” oltretutto coi soldi degli altri, ovvero i nostri!
Elementare Dott Giancarlo!

Oh guarda chi indossava la maschera prima del ritrovamento del luogo del reato! Un tutore dell’ordine pubblico!
Caro Giancarlo dott Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino, alla vigilia di un incontro in Val Susa da parte delle istituzioni con la cittadinanza, guarda caso succedono disordini al cantiere Tav in Val Susa. Pochi giorni prima abbiamo avuto la notizia che non ci sono soldi per le cosiddette “compensazioni” (ovvero io governo ti devasto il territorio ma per farmi perdonare ti do qualcosa in cambio, per farti meglio tollerare il disagio). Soldi non ce ne sono caro Signor Procuratore, ma si può comunque spendere e spandere per tenere militari e poliziotti, nell’ozio più assoluto in montagna dentro un recinto. Si sa che l’ozio è la causa di molti mali e forse a qualche buontempone è venuta l’idea di auto-aggredirsi per poi dare la colpa ai no tav. Agenti provocatori?
Come dice? Guardo troppi film?
Vero! Mi ha beccata! Ne guardo molti, e di recente ho rivisto anche quello di Daniele Vicari “Diaz”, ma pare che narri di fatti successi purtroppo nella realtà e per i quali nessuno ha pagato, anzi molti degli imputati hanno fatto carriera e ora sono ai vertici della polizia se non in Parlamento!
Dunque, dicevo Dott Giancarlo… alla vigilia dell’incontro con la Popolazione Valsusina, scontri, molotov e quant’altro. Ciò ha autorizzato tutti i media a dare addosso ai NOTAV, al clima di terrorismo che si può creare…bla…bla…bla.
Ma ragioniamo un attimo Dottor Giancarlo…Tale situazione cui prodest? A chi giova?
Sicuramente non a noi NOTAV, anzi qualcuno di noi si è anche diviso sull’argomento “violenza si/violenza no”. La violenza è sicuramente da combattere, ma allora dovrebbe far arrestare tutti i violenti che hanno manifestato contro la magistratura per difendere il loro capo, un attempato senatore pedofilo… (ma questa è un’altra storia!)
Ritornando alla questione… nei migliori gialli, per trovare il colpevole occorre prima trovare il movente… Nel caso specifico il movente è: ASSOLUTA INCAPACITA’ DELLA POLITICA DI FAR ACCETTARE ALLA POPOLAZIONE UN’OPERA INUTILE, COSTOSA E MERAMENTE SPECULATIVA .
Detto questo Caro Dott Proc Giancarlo, il magistrato è lei e tocca a lei indagare e sarebbe un bel modo prima di andare in pensione di chiudere la sua prestigiosa carriera: arrestare per una volta i cattivi delle istituzioni. Questo darebbe maggiore credibilità alle istituzioni stesse, non trova?
La mia ipotesi investigativa, è frutto della mia fantasia…ma se ci pensi bene è tutt’altro che fantasiosa!
In questo post trovi anche le foto di un oggetto “corpo di reato” e del soggetto che lo indossava precedentemente. Agente provocatore? Diaz e la storia delle molotov insegnano! Non ci vuole Sherlock Holmes per capire com’è andata! Elementare Dott Proc Giancarlo… Ci pensi!
Irriverente ma non troppo
Ketty Increta (Ambientalista e No Tav)
Io non che non m’indigno!
mi dicono che dovrei indignarmi per quest’articolo: http://www.notav.info/post/chi-devasta-se-laspetti/
A prescindere che in questo periodo ho poco tempo per leggere, in considerazione che sto traslocando l’ufficio e la mia abitazione altrove, non desidero indignarmi a comando.
Se proprio dovessi indignarmi, lo farei perché, malgrado il mio impegno a votare la coalizione del pd, per non avere mafiosi o Berlusconi al governo, mi ritrovo Nitto Palma come ministro della giustizia.
Se proprio devo indignarmi lo posso fare per il fatto che l’Italia ha in Europa, il primato delle morti sul lavoro, oppure perché i bambini muoiono di cancro o leucemia perché dobbiamo produrre acciaio a tutti i costi. Se proprio devo indignarmi lo farò per i bambini che muoiono per le guerre in Siria, in Palestina pittosto che in paesi di cui non se ne sa nulla.
Non voglio indignarmi perché in rete mettono foto taroccate della Boldrini nuda, piuttosto che perché qualche disperato perde la calma e sfoga la sua frustrazione urlando parolacce o tirando pietre. Non giustifico la violenza ma spiego a me stessa la sua esistenza. Troppo comoda l’indignazione a comando perché l’ha detto un giornalista prezzolato che vuole farmi litigare con gli amici…perché divisi facciamo meno paura! Per questo non m’indigno o m’indigno quando lo decido io!
PS: IL MOVIMENTO NO TAV non ha rivendicato nessun attentato e se tornassero davvero gli anni ’70 farebbe comodo solo a chi s’indigna per la violeza, perchè le sue malefatte al governo vengono messe in secondo piano.
Io non solo non m’indigno…ma tengo gli occhi aperti sul mio vero nemico: il potere politico!
Cara Laura ti scrivo…
Gentilissima Presidente della Camera, Carissima Laura,
ti do del tu, ma non per irriverenza, perché sei una dei personaggi politici che stimo, ma solo perché così si usa in rete, e anche nel partito di cui entrambe condividiamo i valori, inoltre siamo coetanee.
Sono profondamente dispiaciuta per gli attacchi, soprattutto quelli sessisti, che devi ogni giorno subire per il solo fatto che hai voluto sederti in una così scomoda poltrona in questo terribile momento storico.
Devo però informarti che nella vita di tutti i giorni, anche se in maniera meno eclatante, lo stesso trattamento è riservato a quasi tutte le donne.
Nel mondo del lavoro, da giovani ci viene quasi negato il diritto alla maternità , e se comunque diventiamo madri, dobbiamo quasi farcelo perdonare, mettendoci il doppio dell’impegno che ci metterebbe un uomo, percependo salari più bassi anche se molte di noi sono più brave nella professione della media dei colleghi uomini! Inoltre a casa ci aspettano tutte le incombenze della cura famigliare che spesso ci costringe a farci carico anche dell’assistenza sanitaria dei nostri disabili o anziani oltre che dell’educazione dei figli, servizi questi che negli altri paesi europei sono garantiti dallo Stato.
Per tutto quest’impegno non vi è riconoscimento alcuno, ne da parte delle istituzioni ne dalla società!
Non solo…per un modello di sviluppo retrogrado e maschilista, veniamo derise e offese per l’aspetto fisico quando invecchiamo! Ci viene perennemente chiesto di essere belle e sexi e anche quando lo siamo veniamo criticate anche per questo. Hai notato che nel lavoro se si vuole muovere una critica ad una donna si ricorre subito all’offesa sessuale? Posso confermarti per esperienza che questo non è un trattamento riservato a chi è Presidente della Camera.
“E’ una poco di buono…per fare carriera l’avrà data!”
“Ha (o non ha) successo nel lavoro perché è brutta e vecchia/ sembra un uomo/ non tromba mai!”
Queste frasi non vengono dette solo all’indirizzo delle donne in politica, ma anche all’impiegata, alla commessa.
E’ deplorevole che ciò accada e ciò è indice di una società maschilista e retrograda, figlia della mancanza di civiltà e cultura.
Sono d’accordo con te, bisognerebbe fare qualcosa per impedire tutto ciò!
Ma censurare dubito possa servire a qualcosa, semmai dovremmo lavorare per la costruzione di una società migliore, ripristinando valori morali e coesione sociale.
E come lo facciamo? Coi tagli alla scuola pubblica, all’educazione, alla ricerca scientifica?
Mentre vengono chiusi gli ospedali, mentre la scuola pubblica viene sistematicamente smantellata, sentiamo dire a Ministri della Repubblica, non eletti dal popolo (ma scelti grazie ad una legge aberrante e all’inciucio politico) che le centrali nucleari, gli F35, il Muos, il Tav sono una priorità.
Non è forse questa una violenza questa più grave che essere chiamate “puttane”?
Non è forse più grave rubare il futuro ai nostri figli? Ammalarci di cancro per aver devastato l’ambiente o cementificato tutto il paese?
Ho letto gli articoli infamanti e sessisti che riguardano te e il tuo compagno, pubblicati su Libero, o alcuni degli insulti che hai ricevuto via web, e come donna m’indigno e ti sono vicina, ma lo schifo che esce dalla tastiera di Belpietro, di Sallustri o dell’uomo qualunque è figlio di questa degrado culturale non di Gutemberg o dell’inventore del web!
Pensaci cara Presidentessa della Camera, cara Laura, è su un modello di sviluppo sostenibile che dobbiamo lavorare, sull’educazione, sul diritto ad un’esistenza sociale dignitosa per i cittadini! Non servono leggi per mettere il bavaglio a internet… sarebbe un delitto lo smantellamento dell’articolo 21 della nostra bella Costituzione!
Con immutata stima
Ketty Increta
Non lavorare (o lavorare male) stanca!
- Allora tu lavori? E che lavoro fai? (Mi chiede, stizzito con una punta d’invidia, un uomo appena conosciuto).
- Sono agente immobiliare. Rispondo.
- Ah! Allora periodo nero per voi! (Afferma quasi a voler infierire)
- Lo è un po’ per tutti da quel che si dice in giro…
- No! Per voi lo è di più, io lo so le case non si vendono c’è l’IMU! (quasi che L’Imu fosse un mostro a sette teste responsabile di tutti i vizi capitali). Parlo per esperienza io devo vendere la casa che mi ha lasciato mia zia, ma non riesco!
Mi faccio spiegare cos’è che vende e quanto chiede (una casa priva di manutenzione negli ultimi 30 anni, in una località amena, non servita da mezzi pubblici e che lui vorrebbe vendere ai prezzi del nuovo).
- Se senti, se hai un amatore uno coi soldi, che s’innamori dell’immobile…(io questa cosa qui dell’amatore non l’ho mai capita… ma perché mai uno coi soldi dovrebbe innamorarsi di una “ciofega” e pagarla 3 volte il suo valore?). Comunque mi dispiace venderla ma sono in cassa integrazione… ma tanto lo so che nessuno compra…c’è l’IMU (sempre il serpente a sette teste che in campagna elettorale tutti i politici vogliono sconfiggere come fece San Giorgio col drago.)
- Ma di IMU per quella casa dovresti pagare meno di 100 euro all’anno a occhio più di quanto spendi di sigarette o per le telefonate del cellulare in un mese. (Stavolta sono io a infierire facendogli un rapido conto in tasca sua visto che lui lo fa a me). Vero?
- Si pago sugli 80 euro in effetti! Ma non si vende lo stesso, le banche non danno i mutui. La gente non lavora si suicida…io non lavoro.
- Ah allora non è un problema di IMU, ma di lavoro. E di cosa parlano i governanti, presidente del consiglio incluso? Di IMU del serpente a 7 teste!
Buon 1 maggio a tutti ma soprattutto ai colleghi agenti immobiliari e a chi non lavora perché un lavoro non ce l’ha!
Traslocare…meditare…pianificare e invece no!
Premessa:
(Ovvero della favola che mi racconto da sola)
Traslocare è fichissimo, perché è un nuovo inizio!
Già allora perché ho rinviato così tanto? Malgrado l’aura positiva di questa casa si fosse già esaurita da un pezzo ed ero perfettamente consapevole che occorreva ridimensionarsi perché in alcune stanze ci entro solo per passare l’aspirapolvere e nel prato ci vado solo per tagliarlo?
Ricordo i traslochi precedenti…all’inizio un ordine maniacale… Un file con l’elenco delle scatole numerate e l’elenco del contenuto.
In una scatola solo i libri di poesia…nell’altra solo quelli degli scrittori italiani del ‘900 che siccome ne ho di più…le scatole sono diverse e per non confondersi, vengono addirittura classificate con il sistema bibliotecario di Melvin Dewey… poi ho iniziato ad imballare le pentole e i bicchieri che non uso mai (ma se non li uso mai perché non li butto?)… poi ho continuato a portarmi dietro in tutti i traslochi (5 mi pare) la cameretta di mia figlia…così quando viene a dormire da me (ovvero quasi mai) si sente a casa, che tanto se non viene lei ci faccio la camera degli ospiti…ma non ho quasi mai ospiti a dormire e nel caso dormono sul divano (visto che ne ho comprati ben 2) e per le volte che ho avuto ospiti (negli ultimi anni) coi soldi che ho speso per i divani gli potevo pagare l’albergo!
Quando si trasloca… ci si pente di tutti gli shopping fatti nella vita, ci si chiede come mai uno conserva anche le scarpe consumate malgrado se ne abbiano ottantaquattro paia, o i jeans taglia 42 di quando eravamo giovani, che tanto non si dimagrirà più! Si vorrebbe essere americani che loro quando traslocano, anche se hanno 84 anni, riescono a far stare tutto in uno scatolone!
Traslocare...meditare…pianificare e invece no! Anche questa volta si rimanderà tutto il rimandabile all’ultimo giorno!
Sogno erotico…ma non troppo.
Ero nel bel mezzo di un amplesso con un uomo, nordeuropeo bellissimo alto e prestante, ma nel mentre pensavo ad un mio ex italianissimo, con il quale ho avuto una forte affinità emotiva, e a un uomo che ho conosciuto da poco…un tizio bruttino, problematico, ma molto intelligente, nonché simpatico ed intrigante, che sicuramente, se dovessi frequentarlo, mi creerà un sacco di guai.…quando arriva un collettivo intero di femministe (stile anni ’70 per intenderci) ma col volto imbiancato e un costume tipo coro nelle tragedie greche, che iniziano ad urlarmi in coro: “FOTTITENE DEI SENTIMENTI, RIVENDICA IL TUO DIRITTO ALL’ORGASMO!”
Questo è stato il mio sogno di stanotte.
Ne parlo liberamente e senza vergogna, perché considero il sesso un aspetto normale della vita, come mangiare, bere o respirare.
Preciso inoltre anche se ho passato la domenica lavorando, ho avuto una serata piacevole e un’ottima cena leggera e non a base di peperonata!
Quando ero giovane mi piacevano belli e dannati, e ne ho sposato anche uno…ma al di la della tragedia della successiva separazione, ne è nata una figlia, bellissima e va bene così! Oggi preferisco gli uomini dolci e colti, possibilmente intelligenti…nordici perché nella loro visione della vita “open mind” sono più vicini alle mie corde. Posso garantire che, a dispetto delle leggende metropolitane secondo cui le donne anziane come me sarebbero fuori da ogni gioco, per quanto mi consta sia io che altre mie amiche coetanee, belle o brutte e di qualsiasi condizione sociale, non abbiamo difficoltà ad avere corteggiatori. Certo…trovare l’uomo della vita è più difficile…tuttavia credo che non sia un peccato almeno sognarlo!
Giustizia tribale responsabilità (e ingiustizia) globale
A Nosybe la folla insorge, attacca brutalmente un commissariato di polizia chiedendo la consegna di un arrestato per giustiziarlo, la polizia reprime con altrettanta brutalità e ci scappa il morto tra la folla.
La stessa folla individua 3 responsabili di un orrido reato e li arde vivi sulla spiaggia.
Razzismo all’incontrario? No, i due bianchi sono un francese ed un italiano (o italo-francese) rei senza essere stati processati di aver ucciso un bambino (ma ne mancano all’appello almeno 3) al fine di trafficarne gli organi. Gli stessi organi casualmente erano nel frigorifero, nell’abitazione di uno di loro. Il terzo uomo è lo zio del bambino ucciso, avrebbe venduto il nipote per danaro.
Pare che il turismo occidentale oltre a questo genere di businness (traffico di organi da soggetti vivi e in salute) abbia portato qui molti turisti sessuali che prediligono consumare sesso con bambini.
Pare anche che sia abbastanza consueto che la gente si faccia giustizia da se in questi luoghi.
Uno vale uno?
Ero a Roma ieri per una riunione di lavoro, ho voluto andarci a bassa velocità…con mezzi pubblici, e non solo per coerenza alla mia avversione all’alta velocità, ma perché andare piano e mescolarsi con la gente che lavora e non solo ai turisti o ai businness man delle eleganti sale convegni, aiuta a capire meglio una città!
Colazione alle 6 del mattino in un chiosco vicino a una qualsiasi fermata della metro, osservare la gente, aiuta a capire meglio la realtà…
Qualche passo a piedi e noto che la Capitale non è esente dalla crisi che si palesa in una miriade di cartelli “vendesi” sia sulle case sia su negozi con tristi rimasugli di recenti “cessate attività”…prendo la metro, tra le facce assonnate di chi si reca a svolgere lavori precari e mal pagati e giovani che fanno tanti sacrifici per studiare incuranti dell’improbabile utilità di ciò che stanno facendo.
Scendo e prendo un autobus con un numero a tre cifre, stipata tra gente di tutto il mondo, ma non sono turisti o pellegrini in visita al nuovo Papa, ma addetti ai lavori più umili…mi manca l’aria, appena intravedo la piazza dove inizia Villa Pamphili, malgrado la pioggia e l’Hotel luogo della mia riunione si trovi all’estremità opposta, scendo e inizio a camminare a piedi per fare il pieno di ossigeno e luce prima di una due giorni in una sala convegni illuminata al neon.
Ad un tratto c’è una piccola area di sosta, con molte auto in mezzo al nulla, all’interno pezzi di vita…giochi vestitini di bambini, coperte, biberon…frammenti di vita domestica…intere famiglie senza casa che dormono in auto!
Qualcuno inizia a svegliarsi e con agghiacciante quanto “normale” consuetudine, prepara, i bimbi per andare a scuola, scaldando la colazione su fornelli da campeggio e usando, per lavarsi, la fontanella dei pesci rossi della prestigiosa villa antistante. Succede a Roma nell’anno Domini MMXIII ad un paio di chilometri dal Vaticano, dove si è appena insidiato un Papa che porta il nome di San Francesco e a breve distanza da Camera e Senato dove neoeletti a “5 stelle” affermano a gran voce che “uno vale uno”!
Help! La rete non perdona!
Non si è ancora disperso nel cielo di Roma, il fumo bianco che informa che “habemus papam” e già nella rete rimbalzano i primi tweet o rumors in pieno stile “gomblotto” che sanciscono che il Papa sarebbe un vero mostro!
Non solo nei vari social queste informazioni, o pseudo tali, vengono condivise alla velocità della luce… ma c’è già qualcuno che mi mette con le spalle al muro! Mi si chiede di prendere immediatamente una posizione. Mi mettono ansia, devo immediatamente twuittare le risposte, e scegliere subito: sto con le madri dei desaparecidos de plaza de mayo o con il neo Pontefice Francesco? La rete non accetta soluzioni intermedie, o è bianco o é nero, devo dire subito se mi piace di più il nuovo Papa o Cristina Fernàndez de Kichner, e non mi è nemmeno concessa la possibilità di dare la risposta sbagliata…perché la “rete non perdona”! Confesso che fino a qualche istante fa non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo soggetto fatto Papa e cerco d’informarmi. Della stampa, nemmeno di quella online, non mi fido ma non sottovaluto il Vaticano… Penso: Saranno mica scemi a scegliere come Papa un criminale? Che ci guadagnerebbero? Ad Asti intanto suonano tutte le campane, delle molte chiese, a festa… sembra che abbiano vinto il derby delle parrocchie… Iniziano a litigare quelli di Portacomaro con quelli di Asti città, entrambi rivendicano la provenienza della famiglia del Papa argentino il quale sarebbe si nato a Buenos Aires, ma la sua famiglia, i Bergoglio, sono di Portacomaro stazione che sarebbe sotto la giurisdizione di Asti e non del municipio di Portacomaro, i quali anche loro rivendicano la docgo del Santo Padre. Tutti concordano comunque che il fatto stesso che sia stato scelto lui, farà aumentare la notorietà del posto con istantaneo incremento della vendita del Grignolino, prodotto proprio dai vitigni nella collina all’ombra della casa del nonno del Pontefice. Ma non siamo un paese meraviglioso? In chat intanto mi pressano: E tu…non dici nulla di cosa ne pensi del Papa?
Prendo tempo, e mi consulto con dei lontani parenti argentini, scrivo sulla bacheca di fb di una di loro: Dicen cosa mala de Papa Francisco, lo consideran responsable de haber trabajado activamente por la detencion de algunos jesuita disidientes y luego torturados y desaparecidos. Es verdad? Si scatenano le sue amiche che conoscono Papa Francesco dai tempi in cui era sacerdote delle chiese dei più popolari barrios di Buenos Aires e smentiscono ogni illazione, definendo il Papa come un uomo molto umile e caritatevole verso i bisognosi, inoltre avrebbe aiutato intere generazioni di ragazzi a crescere.
Intanto vengo presa dall’angoscia…e se un giorno dovessi diventare famosa?
Chissà cosa uscirebbe sul mio conto?
E’ vero che, fortunatamente, quando ero piccola non c’erano le macchinette digitali o i telefonini ad immortalarmi, ma é bene che io faccia un “mea culpa” e pubblica ammenda, in quanto potrebbe emergere che a 4 anni feci morire i miei pesci rossi (perché diedi loro troppo cibo), e che una volta presi a ceffoni un bambino mio vicino di casa, ma solo per salvare un gattino a cui tirava le pietre con la fionda! Non si sa mai…meglio confessarsi e dissociarsi pubblicamente da ogni crimine sin da ora, perché si sa “la rete non perdona”!