Dimissioni Scajola: magari non c’entra nulla, però…
Il 19 marzo 2010 con la firma dei ministri Scajola, Tremonti e Calderoli è stato approvato un dlg che cancellava il “Ruolo” degli agenti immobiliari istituito con la legge 39 del 1989 presso le Camere di Commercio. Il Ruolo degli agenti immobiliari serviva, o meglio, avrebbe dovuto servire a tutelare i consumatori in quanto prevedeva una serie di regole per l’accesso alla professione.
Ovvero, per fare l’agente immobiliare occorre un titolo di studio della scuola secondaria superiore, un corso specifico di 80 ore e il superamento dell’esame presso la CCIAA.
Da anni un’ altra associazione di categoria degli agenti immobiliari che si chiama ANAMA, che è un sindacato sui generis in quanto i vertici non vengono votati dalla base come avviene in alti sindacati o associazioni democratiche ma dai padroni (sarebbe come se Elkan o i vertici della Fiat scegliessero i vertici della cgl degli operai), al fine di aumentare il numero degli affiliati ai franchising, preme affinchè vi sia una deregolamentazione in modo da affiliare e far pagare roialties anche a chi non ha nemmeno uno straccio di diploma.
Dai giornali apprendo che terzi hanno sponsorizzato l’acquisto di un’abitazione con vista Colosseo da parte del ministro Scajola e che per questo motivo ha dovuto dimettersi.
Questi terzi oltre ad interessarsi ad appalti pubblici, per cui potrebbero trarre convenienza dal procurarsi la benevolenza dei ministri, c’entrano anche con un noto franchising che guarda caso ha una sede anche in Via Salaria a Roma, vicinissima alla sede del centro benessere dove Bertolaso riceveva i massaggi. Un caso?
Da anni il sindacato dei Franchising immobiliari ci dice anche che occorrerebbe anche togliere “le incompatibilità” ovvero, secondo loro (ma la stragrande maggioranza degli agenti immobiliari non è d’accordo) occorrerebbe togliere quei laccioli che impediscono a chi fa l’agente immobiliare di occuparsi di appalti pubblici o di altre attività commerciali, compresa la gestione di centri benessere .
Non so se queste siano tutte coincidenze, e, peraltro, il ministro Scajola ha dichiarato di non sapere che la sua casa è costata 3 volte di quel che lui ha dichiarato al notaio in fase di atto (falso in atto pubblico) e quindi tutto finirà in una bolla di sapone come ha dichiarato lo stesso presidente del consiglio Berlusconi.
Tuttavia, io credo che al momento della firma di quel decreto legge il ministro non avesse la serenità di uomo libero per poter fare una legge buona e giusta per i consumatori e gli agenti immobiliari. Difatti mantenendo i requisiti necessari per diventare agente immobiliare di cui alla legge 39/89 e abolendo il “Ruolo” ha fatto un pasticciaccio all’italiana, ai danni dei consumatori e della trasparenza, che solo uno che non è capace neanche di curare gli interessi di casa propria poteva compiere!
se la mia tesi è vera dobbiamo ricusare (si può?) il ministro dello sviluppo economico, in quanto non sta facendo gli interessi dello sviluppo economico italiano ma quelli degli amici degli amici!
Leggete qui: http://www.anama.it/blog/2010/05/il-ministero-dello-sviluppo-economico-si-confronta-con-anama-e-chiede-collaborazione/
Nessuno di noi è così ingenuo da non sapere che normalmente non accadano piccole “furbate” per cui il valore dichiarato in una compravendita immobiliare spesso non corrisponda al prezzo realmente pagato, ma…
1) Un privato cittadino può anche rubare le caramelle al supermercato, facendo i conti con la sua coscienza e con le eventiali conseguenze se lo cuccano, ma non deve pretendere di fare il ministro della giustizia…
2) Un architetto (quale io sono) può anche rischiare di fare il furbo, a suo rischio e pericolo di conseguenze penali, grattando qualche metro cubo a favore del suo cliente, ma non deve pretendere di fare il ministro dei lavori pubblici o dell’ambiente e dettare le regole a cui devono sotostare gli altri…
3) Un commercialista può anche, sempre a suo rischio e pericolo, suggerire strategie “border line” con l’elusione fiscale ai suoi clienti, ma non deve pensare di fare il ministro delle finanze…
4) ecc., ecc„ ecc…
In conclusione, questo non é un mondo di puri, e siamo tutti abbastanza grandi per saperlo ma.…
a) Non ho mai visto nessuno a cui venissero regalati i 2/3 della casa che non lo sapesse..
b) Anche alla faccia da culo dovebbe esserci un limite di legge..
c) Affidare a Scajola una responsabilità ministeriale significa cacare sulla testa non solo del senso delle istituzioni, ma (soprattutto) dei milioni di cittadini che sbattono quotidianamente il muso con l’intransigenza del sistema.
Io non sono un forcaiolo, tutt’altro, normalmente anzi ho il difetto (perché probabilmente di difetto si tratta) che mi piacerebbe vedere il dibattito politico con i toni di un salotto gozzaniano, ma se mettono Scajola in Piazza del Popolo parto da Torino con la mia brava cavagna di uova marce!
In 26 anni di attività neppure io ho mai incontrato qualcuno che non sapesse chi gli ha pagato la casa!
E soprattutto, non ho mai visto nessuno pagare qualcosa ad un altro senza motivo!
3recovery…
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