Traslocare…meditare…pianificare e invece no!
Premessa:
(Ovvero della favola che mi racconto da sola)
Traslocare è fichissimo, perché è un nuovo inizio!
Già allora perché ho rinviato così tanto? Malgrado l’aura positiva di questa casa si fosse già esaurita da un pezzo ed ero perfettamente consapevole che occorreva ridimensionarsi perché in alcune stanze ci entro solo per passare l’aspirapolvere e nel prato ci vado solo per tagliarlo?
Ricordo i traslochi precedenti…all’inizio un ordine maniacale… Un file con l’elenco delle scatole numerate e l’elenco del contenuto.
In una scatola solo i libri di poesia…nell’altra solo quelli degli scrittori italiani del ‘900 che siccome ne ho di più…le scatole sono diverse e per non confondersi, vengono addirittura classificate con il sistema bibliotecario di Melvin Dewey… poi ho iniziato ad imballare le pentole e i bicchieri che non uso mai (ma se non li uso mai perché non li butto?)… poi ho continuato a portarmi dietro in tutti i traslochi (5 mi pare) la cameretta di mia figlia…così quando viene a dormire da me (ovvero quasi mai) si sente a casa, che tanto se non viene lei ci faccio la camera degli ospiti…ma non ho quasi mai ospiti a dormire e nel caso dormono sul divano (visto che ne ho comprati ben 2) e per le volte che ho avuto ospiti (negli ultimi anni) coi soldi che ho speso per i divani gli potevo pagare l’albergo!
Quando si trasloca… ci si pente di tutti gli shopping fatti nella vita, ci si chiede come mai uno conserva anche le scarpe consumate malgrado se ne abbiano ottantaquattro paia, o i jeans taglia 42 di quando eravamo giovani, che tanto non si dimagrirà più! Si vorrebbe essere americani che loro quando traslocano, anche se hanno 84 anni, riescono a far stare tutto in uno scatolone!
Traslocare...meditare…pianificare e invece no! Anche questa volta si rimanderà tutto il rimandabile all’ultimo giorno!