Archivio di luglio 2013
Vuoi lavorare? Paga!
L’annuncio diceva:
Selezioniamo candidati per traduzioni letterarie di libri di narrativa per ragazzi.
Si trattava di tradurre testi di narrativa per ragazzi in e da varie lingue straniere.
Mi è sempre interessato leggere e scrivere e conosco 3 lingue, quindi mi sarebbe piaciuto cimentarmi in questa sfida che oltre ad essere intellettualmente stimolante poteva essere una piccola fonte di reddito in questo momento di crisi.
Chiamo il responsabile della selezione e mi propongo, ma non mi viene chiesto nulla, qualunque candidato potrebbe andare bene, e sono proprio fortunata, dice la voce all’altro capo del telefono, perché faranno colloqui nella mia zona proprio fra pochi giorni! Mi fissano l’appuntamento però non per un colloquio, ma per un “breve corso di formazione” di una mattina, alla modica cifra di 168 euro, se supererò questo corso, mi verrà affidato un lavoro di traduzione di un libro da fare in due mesi, ovviamente senza retribuzione.
Tra i milioni di deficienti che aderiranno (periodicamente fanno questi incontri a pagamento) ce ne sarà qualcuno che vincerà un contratto di lavoro decennale con una famosa casa editrice, forse!
Non è lavoro ma una lotteria e il biglietto è pure caro, a quel punto, visto che si tratta solo di sfidare la sorte, meglio mettere un euro in un gratta e vinci, in una slot machine o, meglio, sparare al selezionatore con la roulette russa!
#ilBucoConLeBalleIntorno
Era il 3 luglio 2011, Già allora avevano problemi a giustificarne l’utilità i favorevoli a questo scellerato progetto e non avendo argomenti, la buttarono “in caciara” facendola diventare una questione di ordine pubblico, e ciò avrebbe procurato una nuova fonte da cui trarre profitto: l’occupazione militare della zona! Un bel business appetitoso per i tangentisti, oltre 90 mila euro al giorno, a carico degli italiani, con il doppio effetto che anziché porre l’attenzione su lavori che non verranno mai eseguiti (con grave sperpero di danaro pubblico per il nulla), si inventavano nuovi nemici da combattere: inermi cittadini colpevoli solo di voler proteggere dalla devastazione i loro territori.
Dissero: “E’ l’Europa che ce lo chiede! In Francia oramai è tutto fatto! Avremmo perso una grande occasione! Il Piemonte, a loro dire, rischiava di rimanere tagliato fuori! A tutt’oggi non solo la Francia non ha fatto nulla, ma addirittura si sarebbe dissociata dal progetto del Tav, prima bocciandolo come non conveniente, dalla loro “Corte dei Conti” poi definendolo “non prioritario e rimandando ogni decisione al 2030.
I signori della politica hanno continuato a mentire, a negare la realtà, il buco (57 km di tunnel dentro le Alpi) loro, lo vogliono fare lo stesso anche se non porterà da nessuna parte, non importa che non sappiamo dove andare a prendere i soldi e se qualcuno osa dir di no è un “facinoroso” e lo facciamo caricare e gasare dalla polizia!
Ci dissero: Dovete isolare i violenti!
Rispondemmo: Ci proviamo abbiamo anche fatto delle barricate,ma hanno lacrimogeni, manganelli, idranti…non è facile.
2 anni dopo…23 anni dopo è ancora #NOTAV