Archivio di maggio 2013
Elementare Dott Giancarlo!

Oh guarda chi indossava la maschera prima del ritrovamento del luogo del reato! Un tutore dell’ordine pubblico!
Caro Giancarlo dott Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino, alla vigilia di un incontro in Val Susa da parte delle istituzioni con la cittadinanza, guarda caso succedono disordini al cantiere Tav in Val Susa. Pochi giorni prima abbiamo avuto la notizia che non ci sono soldi per le cosiddette “compensazioni” (ovvero io governo ti devasto il territorio ma per farmi perdonare ti do qualcosa in cambio, per farti meglio tollerare il disagio). Soldi non ce ne sono caro Signor Procuratore, ma si può comunque spendere e spandere per tenere militari e poliziotti, nell’ozio più assoluto in montagna dentro un recinto. Si sa che l’ozio è la causa di molti mali e forse a qualche buontempone è venuta l’idea di auto-aggredirsi per poi dare la colpa ai no tav. Agenti provocatori?
Come dice? Guardo troppi film?
Vero! Mi ha beccata! Ne guardo molti, e di recente ho rivisto anche quello di Daniele Vicari “Diaz”, ma pare che narri di fatti successi purtroppo nella realtà e per i quali nessuno ha pagato, anzi molti degli imputati hanno fatto carriera e ora sono ai vertici della polizia se non in Parlamento!
Dunque, dicevo Dott Giancarlo… alla vigilia dell’incontro con la Popolazione Valsusina, scontri, molotov e quant’altro. Ciò ha autorizzato tutti i media a dare addosso ai NOTAV, al clima di terrorismo che si può creare…bla…bla…bla.
Ma ragioniamo un attimo Dottor Giancarlo…Tale situazione cui prodest? A chi giova?
Sicuramente non a noi NOTAV, anzi qualcuno di noi si è anche diviso sull’argomento “violenza si/violenza no”. La violenza è sicuramente da combattere, ma allora dovrebbe far arrestare tutti i violenti che hanno manifestato contro la magistratura per difendere il loro capo, un attempato senatore pedofilo… (ma questa è un’altra storia!)
Ritornando alla questione… nei migliori gialli, per trovare il colpevole occorre prima trovare il movente… Nel caso specifico il movente è: ASSOLUTA INCAPACITA’ DELLA POLITICA DI FAR ACCETTARE ALLA POPOLAZIONE UN’OPERA INUTILE, COSTOSA E MERAMENTE SPECULATIVA .
Detto questo Caro Dott Proc Giancarlo, il magistrato è lei e tocca a lei indagare e sarebbe un bel modo prima di andare in pensione di chiudere la sua prestigiosa carriera: arrestare per una volta i cattivi delle istituzioni. Questo darebbe maggiore credibilità alle istituzioni stesse, non trova?
La mia ipotesi investigativa, è frutto della mia fantasia…ma se ci pensi bene è tutt’altro che fantasiosa!
In questo post trovi anche le foto di un oggetto “corpo di reato” e del soggetto che lo indossava precedentemente. Agente provocatore? Diaz e la storia delle molotov insegnano! Non ci vuole Sherlock Holmes per capire com’è andata! Elementare Dott Proc Giancarlo… Ci pensi!
Irriverente ma non troppo
Ketty Increta (Ambientalista e No Tav)
Io non che non m’indigno!
mi dicono che dovrei indignarmi per quest’articolo: http://www.notav.info/post/chi-devasta-se-laspetti/
A prescindere che in questo periodo ho poco tempo per leggere, in considerazione che sto traslocando l’ufficio e la mia abitazione altrove, non desidero indignarmi a comando.
Se proprio dovessi indignarmi, lo farei perché, malgrado il mio impegno a votare la coalizione del pd, per non avere mafiosi o Berlusconi al governo, mi ritrovo Nitto Palma come ministro della giustizia.
Se proprio devo indignarmi lo posso fare per il fatto che l’Italia ha in Europa, il primato delle morti sul lavoro, oppure perché i bambini muoiono di cancro o leucemia perché dobbiamo produrre acciaio a tutti i costi. Se proprio devo indignarmi lo farò per i bambini che muoiono per le guerre in Siria, in Palestina pittosto che in paesi di cui non se ne sa nulla.
Non voglio indignarmi perché in rete mettono foto taroccate della Boldrini nuda, piuttosto che perché qualche disperato perde la calma e sfoga la sua frustrazione urlando parolacce o tirando pietre. Non giustifico la violenza ma spiego a me stessa la sua esistenza. Troppo comoda l’indignazione a comando perché l’ha detto un giornalista prezzolato che vuole farmi litigare con gli amici…perché divisi facciamo meno paura! Per questo non m’indigno o m’indigno quando lo decido io!
PS: IL MOVIMENTO NO TAV non ha rivendicato nessun attentato e se tornassero davvero gli anni ’70 farebbe comodo solo a chi s’indigna per la violeza, perchè le sue malefatte al governo vengono messe in secondo piano.
Io non solo non m’indigno…ma tengo gli occhi aperti sul mio vero nemico: il potere politico!
Cara Laura ti scrivo…
Gentilissima Presidente della Camera, Carissima Laura,
ti do del tu, ma non per irriverenza, perché sei una dei personaggi politici che stimo, ma solo perché così si usa in rete, e anche nel partito di cui entrambe condividiamo i valori, inoltre siamo coetanee.
Sono profondamente dispiaciuta per gli attacchi, soprattutto quelli sessisti, che devi ogni giorno subire per il solo fatto che hai voluto sederti in una così scomoda poltrona in questo terribile momento storico.
Devo però informarti che nella vita di tutti i giorni, anche se in maniera meno eclatante, lo stesso trattamento è riservato a quasi tutte le donne.
Nel mondo del lavoro, da giovani ci viene quasi negato il diritto alla maternità , e se comunque diventiamo madri, dobbiamo quasi farcelo perdonare, mettendoci il doppio dell’impegno che ci metterebbe un uomo, percependo salari più bassi anche se molte di noi sono più brave nella professione della media dei colleghi uomini! Inoltre a casa ci aspettano tutte le incombenze della cura famigliare che spesso ci costringe a farci carico anche dell’assistenza sanitaria dei nostri disabili o anziani oltre che dell’educazione dei figli, servizi questi che negli altri paesi europei sono garantiti dallo Stato.
Per tutto quest’impegno non vi è riconoscimento alcuno, ne da parte delle istituzioni ne dalla società!
Non solo…per un modello di sviluppo retrogrado e maschilista, veniamo derise e offese per l’aspetto fisico quando invecchiamo! Ci viene perennemente chiesto di essere belle e sexi e anche quando lo siamo veniamo criticate anche per questo. Hai notato che nel lavoro se si vuole muovere una critica ad una donna si ricorre subito all’offesa sessuale? Posso confermarti per esperienza che questo non è un trattamento riservato a chi è Presidente della Camera.
“E’ una poco di buono…per fare carriera l’avrà data!”
“Ha (o non ha) successo nel lavoro perché è brutta e vecchia/ sembra un uomo/ non tromba mai!”
Queste frasi non vengono dette solo all’indirizzo delle donne in politica, ma anche all’impiegata, alla commessa.
E’ deplorevole che ciò accada e ciò è indice di una società maschilista e retrograda, figlia della mancanza di civiltà e cultura.
Sono d’accordo con te, bisognerebbe fare qualcosa per impedire tutto ciò!
Ma censurare dubito possa servire a qualcosa, semmai dovremmo lavorare per la costruzione di una società migliore, ripristinando valori morali e coesione sociale.
E come lo facciamo? Coi tagli alla scuola pubblica, all’educazione, alla ricerca scientifica?
Mentre vengono chiusi gli ospedali, mentre la scuola pubblica viene sistematicamente smantellata, sentiamo dire a Ministri della Repubblica, non eletti dal popolo (ma scelti grazie ad una legge aberrante e all’inciucio politico) che le centrali nucleari, gli F35, il Muos, il Tav sono una priorità.
Non è forse questa una violenza questa più grave che essere chiamate “puttane”?
Non è forse più grave rubare il futuro ai nostri figli? Ammalarci di cancro per aver devastato l’ambiente o cementificato tutto il paese?
Ho letto gli articoli infamanti e sessisti che riguardano te e il tuo compagno, pubblicati su Libero, o alcuni degli insulti che hai ricevuto via web, e come donna m’indigno e ti sono vicina, ma lo schifo che esce dalla tastiera di Belpietro, di Sallustri o dell’uomo qualunque è figlio di questa degrado culturale non di Gutemberg o dell’inventore del web!
Pensaci cara Presidentessa della Camera, cara Laura, è su un modello di sviluppo sostenibile che dobbiamo lavorare, sull’educazione, sul diritto ad un’esistenza sociale dignitosa per i cittadini! Non servono leggi per mettere il bavaglio a internet… sarebbe un delitto lo smantellamento dell’articolo 21 della nostra bella Costituzione!
Con immutata stima
Ketty Increta
Non lavorare (o lavorare male) stanca!
- Allora tu lavori? E che lavoro fai? (Mi chiede, stizzito con una punta d’invidia, un uomo appena conosciuto).
- Sono agente immobiliare. Rispondo.
- Ah! Allora periodo nero per voi! (Afferma quasi a voler infierire)
- Lo è un po’ per tutti da quel che si dice in giro…
- No! Per voi lo è di più, io lo so le case non si vendono c’è l’IMU! (quasi che L’Imu fosse un mostro a sette teste responsabile di tutti i vizi capitali). Parlo per esperienza io devo vendere la casa che mi ha lasciato mia zia, ma non riesco!
Mi faccio spiegare cos’è che vende e quanto chiede (una casa priva di manutenzione negli ultimi 30 anni, in una località amena, non servita da mezzi pubblici e che lui vorrebbe vendere ai prezzi del nuovo).
- Se senti, se hai un amatore uno coi soldi, che s’innamori dell’immobile…(io questa cosa qui dell’amatore non l’ho mai capita… ma perché mai uno coi soldi dovrebbe innamorarsi di una “ciofega” e pagarla 3 volte il suo valore?). Comunque mi dispiace venderla ma sono in cassa integrazione… ma tanto lo so che nessuno compra…c’è l’IMU (sempre il serpente a sette teste che in campagna elettorale tutti i politici vogliono sconfiggere come fece San Giorgio col drago.)
- Ma di IMU per quella casa dovresti pagare meno di 100 euro all’anno a occhio più di quanto spendi di sigarette o per le telefonate del cellulare in un mese. (Stavolta sono io a infierire facendogli un rapido conto in tasca sua visto che lui lo fa a me). Vero?
- Si pago sugli 80 euro in effetti! Ma non si vende lo stesso, le banche non danno i mutui. La gente non lavora si suicida…io non lavoro.
- Ah allora non è un problema di IMU, ma di lavoro. E di cosa parlano i governanti, presidente del consiglio incluso? Di IMU del serpente a 7 teste!
Buon 1 maggio a tutti ma soprattutto ai colleghi agenti immobiliari e a chi non lavora perché un lavoro non ce l’ha!