Archivio di marzo 2013
Uno vale uno?
Ero a Roma ieri per una riunione di lavoro, ho voluto andarci a bassa velocità…con mezzi pubblici, e non solo per coerenza alla mia avversione all’alta velocità, ma perché andare piano e mescolarsi con la gente che lavora e non solo ai turisti o ai businness man delle eleganti sale convegni, aiuta a capire meglio una città!
Colazione alle 6 del mattino in un chiosco vicino a una qualsiasi fermata della metro, osservare la gente, aiuta a capire meglio la realtà…
Qualche passo a piedi e noto che la Capitale non è esente dalla crisi che si palesa in una miriade di cartelli “vendesi” sia sulle case sia su negozi con tristi rimasugli di recenti “cessate attività”…prendo la metro, tra le facce assonnate di chi si reca a svolgere lavori precari e mal pagati e giovani che fanno tanti sacrifici per studiare incuranti dell’improbabile utilità di ciò che stanno facendo.
Scendo e prendo un autobus con un numero a tre cifre, stipata tra gente di tutto il mondo, ma non sono turisti o pellegrini in visita al nuovo Papa, ma addetti ai lavori più umili…mi manca l’aria, appena intravedo la piazza dove inizia Villa Pamphili, malgrado la pioggia e l’Hotel luogo della mia riunione si trovi all’estremità opposta, scendo e inizio a camminare a piedi per fare il pieno di ossigeno e luce prima di una due giorni in una sala convegni illuminata al neon.
Ad un tratto c’è una piccola area di sosta, con molte auto in mezzo al nulla, all’interno pezzi di vita…giochi vestitini di bambini, coperte, biberon…frammenti di vita domestica…intere famiglie senza casa che dormono in auto!
Qualcuno inizia a svegliarsi e con agghiacciante quanto “normale” consuetudine, prepara, i bimbi per andare a scuola, scaldando la colazione su fornelli da campeggio e usando, per lavarsi, la fontanella dei pesci rossi della prestigiosa villa antistante. Succede a Roma nell’anno Domini MMXIII ad un paio di chilometri dal Vaticano, dove si è appena insidiato un Papa che porta il nome di San Francesco e a breve distanza da Camera e Senato dove neoeletti a “5 stelle” affermano a gran voce che “uno vale uno”!
Help! La rete non perdona!
Non si è ancora disperso nel cielo di Roma, il fumo bianco che informa che “habemus papam” e già nella rete rimbalzano i primi tweet o rumors in pieno stile “gomblotto” che sanciscono che il Papa sarebbe un vero mostro!
Non solo nei vari social queste informazioni, o pseudo tali, vengono condivise alla velocità della luce… ma c’è già qualcuno che mi mette con le spalle al muro! Mi si chiede di prendere immediatamente una posizione. Mi mettono ansia, devo immediatamente twuittare le risposte, e scegliere subito: sto con le madri dei desaparecidos de plaza de mayo o con il neo Pontefice Francesco? La rete non accetta soluzioni intermedie, o è bianco o é nero, devo dire subito se mi piace di più il nuovo Papa o Cristina Fernàndez de Kichner, e non mi è nemmeno concessa la possibilità di dare la risposta sbagliata…perché la “rete non perdona”! Confesso che fino a qualche istante fa non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo soggetto fatto Papa e cerco d’informarmi. Della stampa, nemmeno di quella online, non mi fido ma non sottovaluto il Vaticano… Penso: Saranno mica scemi a scegliere come Papa un criminale? Che ci guadagnerebbero? Ad Asti intanto suonano tutte le campane, delle molte chiese, a festa… sembra che abbiano vinto il derby delle parrocchie… Iniziano a litigare quelli di Portacomaro con quelli di Asti città, entrambi rivendicano la provenienza della famiglia del Papa argentino il quale sarebbe si nato a Buenos Aires, ma la sua famiglia, i Bergoglio, sono di Portacomaro stazione che sarebbe sotto la giurisdizione di Asti e non del municipio di Portacomaro, i quali anche loro rivendicano la docgo del Santo Padre. Tutti concordano comunque che il fatto stesso che sia stato scelto lui, farà aumentare la notorietà del posto con istantaneo incremento della vendita del Grignolino, prodotto proprio dai vitigni nella collina all’ombra della casa del nonno del Pontefice. Ma non siamo un paese meraviglioso? In chat intanto mi pressano: E tu…non dici nulla di cosa ne pensi del Papa?
Prendo tempo, e mi consulto con dei lontani parenti argentini, scrivo sulla bacheca di fb di una di loro: Dicen cosa mala de Papa Francisco, lo consideran responsable de haber trabajado activamente por la detencion de algunos jesuita disidientes y luego torturados y desaparecidos. Es verdad? Si scatenano le sue amiche che conoscono Papa Francesco dai tempi in cui era sacerdote delle chiese dei più popolari barrios di Buenos Aires e smentiscono ogni illazione, definendo il Papa come un uomo molto umile e caritatevole verso i bisognosi, inoltre avrebbe aiutato intere generazioni di ragazzi a crescere.
Intanto vengo presa dall’angoscia…e se un giorno dovessi diventare famosa?
Chissà cosa uscirebbe sul mio conto?
E’ vero che, fortunatamente, quando ero piccola non c’erano le macchinette digitali o i telefonini ad immortalarmi, ma é bene che io faccia un “mea culpa” e pubblica ammenda, in quanto potrebbe emergere che a 4 anni feci morire i miei pesci rossi (perché diedi loro troppo cibo), e che una volta presi a ceffoni un bambino mio vicino di casa, ma solo per salvare un gattino a cui tirava le pietre con la fionda! Non si sa mai…meglio confessarsi e dissociarsi pubblicamente da ogni crimine sin da ora, perché si sa “la rete non perdona”!
Il favoloso mondo del Movimento 5 stelle!
Chiunque abbia mai partecipato ad una riunione, a un’assemblea, non dico solo di partito o sindacale, ma di qualunque genere… da quella di condominio, al consiglio di classe di una scuola elementare o prendere decisioni in più di 1 soggetto, mi capirà quando dico che mettersi d’accordo è difficile, che non siamo tutti uguali…tante persone tante teste ecc. ecc.
Nel favoloso mondo dei grillini, o M5S, che dir si voglia, invece, come nel film di Jean Pierre Jeunet (ma almeno Amelie Paulin era da sola) sono invece tutti in armonico accordo. Ma vi pare possibile? Ci credete? Io no! 163 persone d’accordo su tutto non ci credo!
Il mondo è bello (per fortuna)perché è vario! E basta insulti!
Ps La washing ball non lava una cippa!
Articolo18: this is the problem?
Ketty hai sentito la Lombardi (la portavoce del M5S nonché che cazzata ha detto sull’articolo 18? Mi fa una mia amica
Penso tra me e me: Sarà mica la prima volta che sento dire delle cazzate a qualche politico? E poi questo articolo 18 è davvero “il problema”?
In effetti il limite dell’articolo 18 è quello di essere garantito solo ai lavoratori del 10% delle imprese, i quali sono anche maggiormente tutelati dagli ammortizzatori sociali in caso di di crisi, oltre ad avere la certezza di non poter venir licenziati.
E gli altri? i piccoli artigiani, commercianti, ambulanti, taxisti, camionisti ma anche lavoratori a progetto o telefonisti dei call center eccetra eccetra? Per loro (per noi) nulla, se perdi il lavoro perdi tutto e anche il tuoi dipendenti (che per te sono come i tuoi famigliari), vanno a fondo con te…non c’è nessun ammortizzatore sociale, cassa integrazione o assegno di disoccupazione! Come fare? Secondo voi perché sono aumentati i suicidi?
Comunque non voglio togliere ad altri un diritto che hanno semmai renderlo fruibile per tutti! Perciò anche per me l’articolo 18 non si tocca, anche perché non é vero come dicono Monti e la Fornero, che le aziende non assumerebbero perché non sono libere di licenziare. Le aziende non stanno assumendo perché siamo diventati più poveri e non acquistiamo i prodotti o i servizi che le aziende producono!
Semmai dovremmo intervenire sull’articolo 1 della Costituzione, ma non per modificarlo, ma per farlo rispettare trovando il modo di fare avere un lavoro a tutti e/o garantendo un assegno di sopravvivenza a chiunque perda il lavoro, lavoratori autonomi compresi!
Niente mimose please! (ho un nodo alla gola)
Anni 90′… Una mia cliente per esprimermi riconoscenza entra sorridente nel mio ufficio porgendomi un enorme ramo di mimosa ed esclamando: scommetto che nessun uomo c’ha pensato! — Certo che no, la ringrazio molto lei è molto gentile! risposi prendendo in mano l’infausta pianta e riponendola con nonchalance immediatamente, per evitare il più possibile il contatto con quell’arma, per me, letale. Non che quei bellissimi cespugli a chiazze gialle non mi piacciano, ma sono allergica alla mimosa, mi crea oltre che una rincongiungivite immediata, attacchi d’asma e grosse bolle rosse sulla pelle al semplice contatto. Limitai parzialmente i danni, sciacquandomi le mani immediatamente ma dovetti comunque farmi fare un’iniezione di cortisone per non morire soffocata, la gola mi si gonfiò quasi a perdere i sensi.
L’anno prima alcune mie amiche mi avevano trascinata ad una festa dove c’era un orrendo spettacolo di certi “California Dream man de noiartri”, in pratica dei tamarri a torso nudo, a cui delle anziane signore infilavano delle banconote nelle mutande, tra il delirio generale delle presenti! Quell’immagine mi rievocò la “Mostruosa Vergogna” descritta dalla Marta Abba amica delle mogli di pirandelliana memoria. Ma davvero le donne eran diventate così?
Sta di fatto che quei festeggiamenti vanificavano anni e anni di lotta per i diritti delle donne!
E ora?
Per par condicio i diritti li abbiamo tolti a tutti!
Nessun essere vivente pare averne! Si può uccidere, suicidare, stuprare, minacciare, sfruttare, affamare.…compiere ogni nefandezza, in nome dei mercati ma anche in nome di una rivoluzione (o evoluzione) che non c’è…ed io?
Io ho un nodo in gola…niente mimose please!