Archivio di aprile 2012

Valsusa: Quello che i giornali e tv non vi dicono!

imagesPosto che ci sia pub­blica util­ità nell’espropriare una mon­tagna per detur­parla e real­iz­zare un’opera che è un pozzo senza fondo e che pagherete tutti voi anche se abi­tate a Trento o a Cani­cattì, la procedura “demo­c­ra­t­ica” è questa: Ti espro­prio il ter­reno lo recinto con filo spinato palesti­nese, lo riem­pio di polizia e se ti avvicini (al tuo ter­reno) ti sparo addosso gas tossici vietati anche nelle guerre e dopo ti con­voco per noti­fi­carti l’esproprio, per altro tem­po­ra­neo, e ti pro­pongo il ris­arci­mento di pochi euro.

Resta da capire: 

per­ché espro­pri tem­po­ranei e non defin­i­tivi, se i danni all’ambiente e ai ter­reni saranno irre­versibili e su di essi verrà costru­ita sta­bil­mente una gal­le­ria di servizio?

Per­ché viene usata la forza se l’opera, come dicono i favorevoli, è di fon­da­men­tale impor­tanza? Per­ché Virano per­cepisce da un decen­nio 500.000 euro all’anno per le con­cer­tazioni che evi­den­te­mente non ha svolto?

Per­ché i gior­nali mentono dicendo che gli espro­pri sono stati ese­guiti quando in realtà prima degli espro­pri un area più vasta di quella inter­es­sata dal cantiere era stata già recin­tata con filo spinato palesti­nese (stile striscia di Gaza)e con­trol­lata mil­i­tar­mente anche se non vi era e non vi è a tutt’oggi un prog­etto esecutivo?

Per­ché Le noti­fiche degli espro­pri sono state ese­guite da per­sone diverse da quelle che ave­vano titolo di farlo? 

Per gli alberi che sono stati e con­tin­u­ano ad essere abbat­tuti (su ter­reni di pro­pri­età a tutt’oggi di pri­vati) esiste un’autorizzazione da parte della fore­stale? Siamo sicuri che le regole Region­ali siano state rispettate?

A chi sono affi­dati gli appalti senza che sia stata effet­tuata nes­suna gara come preved­ereb­bero le leggi per sim­ili importi?

Questo lo so e ve lo dico io, sono:

Cmc (Coop­er­a­tiva Mura­tori e Cemen­tisti) coop­er­a­tiva rossa, quinta impresa di costruzioni ital­iana, al 96esimo posto nella clas­si­fica dei prin­ci­pali 225 «con­trac­tor» inter­nazion­ali che vanta un ex-amministratore illus­tre, Pier Luigi Bersani, si è aggiu­di­cata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un con­sorzio di imp­rese (Stra­bag AG, Cogeis SpA, Ben­tini SpA e Geot­ecna SpA) per la real­iz­zazione del cuni­colo esplo­rativo a Mad­dalena di Chiomonte. Val­ore dell’appalto 96 mil­ioni di Euro.

Rock­soil s.p.a soci­età di geoingeg­ne­ria fon­data e gui­data da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi famil­iari nel momento di assumere l’incarico di min­istro delle Infra­strut­ture e dei trasporti del gov­erno Berlus­coni dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rock­soil ha rice­vuto un incar­ico di con­sulenza dalla soci­età francese Eiffage, che a sua volta era stata incar­i­cata da Rete Fer­roviaria Ital­iana (di pro­pri­età dello stato) di prog­ettare il tun­nel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assor­birà 13 mil­iardi di Euro. Il min­istro si è difeso dall’accusa di con­flitto di inter­essi dicendo che la sua soci­età lavo­rava solo all’estero.

Impregilo è la prin­ci­pale impresa di costruzioni ital­iana. È il gen­eral con­trac­tor del prog­etto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appar­tiene a:
33% Argofin: Gruppo Gavio. Mar­cello Gavio è stato lati­tante negli anni 92–93 in quanto ricer­cato per reati di cor­ruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosci­olto suc­ces­si­va­mente per pre­scrizione del reato.
33% Autostrade: Gruppo Benet­ton. Uno dei prin­ci­pali gruppi impren­di­to­ri­ali ital­iani noto all’estero per lo sfrut­ta­mento dei lavo­ra­tori delle sue fab­briche di tes­sile in Asia e per aver sot­tratto quasi un mil­ione di ettari di terra alle comu­nità Mapuche in Argentina e Cile
33% Immo­bil­iare Lom­barda: Gruppo Ligresti. Sal­va­tore Ligresti è stato con­dan­nato nell’ambito dell’inchiesta di Tan­gen­topoli pattuendo una con­danna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tor­nato tran­quil­la­mente alla sua attiv­ità di costruttore.

Ma il procu­ra­tore della Repub­blica Caselli, invece di inda­gare sul per­ché un appalto senza gara è stato pro­prio affidato a questi soggetti, tiene in carcere pre­ven­tivo in attesa di giudizio, per­sone comuni che nella peg­giore delle ipotesi sareb­bero colpevoli di aver tirato un sasso a chi ha occu­pato ille­gal­mente la pro­pria terra e i gior­nali e la tv di regime, vi rac­con­tano ridi­col­iz­zan­dola, solo la vec­chi­etta che sem­pre per lo stesso motivo, s’incatena alla recinzione ille­gale, fatta da imp­rese ille­gali, ille­gal­mente difesa dalle forze dell’ordine pagate dagli ital­iani 900mila euro al giorno, a loro insa­puta! Altro che la paghetta del “Trota”! Svegliatevi!