Archivio di novembre 2009

Ancora cavoli amari per gli agenti immobiliari?

piselliI nos­tri Euro par­la­men­tari,  a volte per guadag­narsi i loro lauti stipendi inter­ven­gono a rego­la­mentare  qual­si­asi cosa gli venga a tiro!

Pare che a tal propos­ito, la stessa Mar­i­ann Fis­cher Boel (Com­mis­sario all’agricoltura e allo sviluppo rurale) si sia ral­le­grata dell’abolizione della legge che prevedeva, ad esem­pio, la dis­truzione dei cetri­oli storti o dei “piselli fuori misura”!

Lib­er­ata madre natura e gli ortaggi dalla rego­la­men­tazione, la nos­tra Comu­nità Euro­pea non ha di meglio da fare che pre­oc­cu­parsi dell’introdurre degli stan­dard min­imi e ulte­ri­ori obb­lighi ai già ves­sati agenti immo­bil­iari.

E se da una parte l’indirizzo della Comu­nità Euro­pea è quello di lib­er­al­iz­zare ogni pro­fes­sione las­ciando il des­tino di ogni pro­fes­sion­ista al “libero mer­cato”, nel caso degli agenti immo­bil­iari, non solo non è pre­vista la pos­si­bil­ità di essere ele­vati a pro­fes­sion­isti, ma addirit­tura si tende ad  aumentare lacci e lac­ci­oli ad intro­durre obb­lighi di ogni sorta!

Gli da una mano la CEI (Con­fed­er­azione Euro­pea dell’immobiliare) che ulti­ma­mente, sec­ondo me, trova la sua ragione di esistere nel creare situ­azioni assurde per noi!

Som­mando la ques­tione al già dif­fi­cile anda­mento di mer­cato e alla con­cor­renza “sleale” degli abu­sivi, di certo noi oper­a­tori del set­tore, non potremo dormire sonni tran­quilli ed il prob­lema purtroppo non sarà così pic­colo come il pisello per la principessa della favola di Andersen!

Ancora cavoli amari per gli agenti immobiliari?

Si, se il 26 novem­bre passerà a Brux­elles la norma Euro­pea con stan­dard UNI e ISO annessi e con­nessi! (A propos­ito… cui prodest?)

Per questo tutti noi Agenti Immo­bil­iari dob­bi­amo dire:

EN 15733?

No gra­zie!

Pirelli e “Il sole 24ore” fatemi il piacere!

m_3Apro il “sole 24ore” per infor­marmi sull’economia e vedo quest’articolo con tanto di dichiarazione “illu­mi­nata” del fotografo del cal­en­dario Pirelli 2010 che parla così di queste sue foto di anores­siche:

Il risul­tato e’ una serie di foto essen­ziali, nella natura e senza arti­fici scenografici”

Ma sei defi­ciente?
Me lo trovi nat­u­rale ed essen­ziale, caro il mio fotografo degli sti­vali… andare in giro per la foresta tutte truc­cate e nude attac­cate alle zanne dell’elefante? 

Io ho un immag­ine diversa della natura e le donne che vedo in giro che,  con rispetto par­lando sosten­gono l’economia e anche certi gior­nali, sono leg­ger­mente diverse! 

Ps: Se qual­cuno dice “tutta invidia” lo banno!

Qualcosa di buono pure al Torino Film Festival!

m_44af8472024e43b28dc97756f37b375cDopo essermi abbon­dan­te­mente depressa con il film danese di cui vi ho rac­con­tato nei giorni scorsi…quasi avevo pen­sato di non andare più al cin­ema in par­ti­co­lare di non met­tere più piede al TFF (Torino Film Fes­ti­val) anche per­ché, mai come quest’anno, è mal orga­niz­zato (a com­in­ciare della ven­dita di abbona­menti in over book­ing)! Invece domenica sera ho visto qual­cosa di molto interessante.

Mi riferisco a Break­ing upwards, scritto, diretto ed inter­pre­tato da  Zoe Lis­ter Jones e Daryl  Wein due gio­vani newyorkesi che sper­i­men­tando nella loro vita reale “alter­na­tive alla monogamia“esplo­rano e fanno emerg­ere dal loro rac­conto, non privo d’ironia,  una miri­ade di sen­ti­menti ed emozioni che toc­cano  nell’intimo anche il vis­suto dello spet­ta­tore.  La loro sto­ria è ambi­en­tata in una New York che potrebbe essere anche Torino per­ché narra di uni­ver­sali dif­fi­coltà del rap­porto di cop­pia, nella soci­età edonista con­tem­po­ranea, che met­tono a dura prova i sentimenti.

Film a basso costo ma tutt’altro che improvvisato, dove alla base della cre­ativ­ità emerge il rig­ore dello stu­dio e dell’analisi di ogni det­taglio. Bravi gli attori, pulite le immag­ini e  bella la colonna sonora orig­i­nale!

Qual­cosa di buono, dunque e non solo busin­ness, anche al Torino Film Fes­ti­val!

A proposito di Torino Film Festival

logo TFF

Piazza Castello e il logo TFF 

Ieri è iniziato il Torino Film Fes­ti­val e, piena di sper­anza, mi sono recata al Cin­ema Mas­simo a vedere Val­halla Ris­ing, pel­li­cola del reg­ista danese Nico­las Wind­ing Refn.

Mah… che dirvi?

Sono per­p­lessa!

A parte la fotografia e le splen­dide loca­tion in fan­tas­tici pae­saggi nat­u­ral­is­tici in cui il film è girato (bei posti se è la Dan­i­marca la voglio andare a vis­itare!),  sono rimasta un po’ interdetta!

Per la lentezza dei dialoghi ho fat­i­cato a restare sveg­lia (meno male che ogni tanto qualche scena vio­lenta e truce del “guer­cio” quando uccideva gli altri vich­inghi, mi sveg­li­ava!). Inoltre, per tutta la visione del film, in tutta onestà…non ho capito dove il reg­ista volesse andare a parare!

Stasera pare che il reg­ista sia al cin­ema a pre­sentare un altro film: Pusher (un nome un pro­gramma) quasi quasi fac­cio un salto a Torino e gli chiedo cosa vuole comunicarci!

L’accetta per spac­care la legna però la las­cio a casa, non sia mai che mi venisse voglia di tirar­gliela sul cranio!

Love is in the web…

william_bouguereau_086_ratto_di_psiche_1895Ho visto che l’argomento “Amore” inter­essa a molti, anche se poi mi diven­tate timidi e tacete o  cam­bi­ate dis­corso!
Provi­amo a par­larne?
Las­ci­ate un vostro pen­siero, un’impronta… una qual­si­asi trac­cia sul web!

Io…per professione condannata alla realtà estrema!

MAINjorgemacchi

Dopo essere rimasta estere­fatta per la visita di “Artis­sima” a Torino, dove ho scop­erto che sassi e scarti di met­allo but­tati a terra alla rin­fusa pos­sono essere ven­duti come opera d’arte per ottantamila/centomila euri, cioè ai prezzi medi dei miei immo­bili in ven­dita, leggo della per­for­mance di Pis­to­letto alla bien­nale di Venezia che con­siste nello spac­care spec­chi a martellate.

Ora è vero che, con­trari­a­mente agli agenti immo­bil­iari, gli artisti sono sim­patici e a loro gli si con­sente tutto, ma è vero anche che se a me venisse in mente di spac­care una casa per “molti­pli­carne le sfac­cettature”,  come ha fatto Pis­to­letto con lo spec­chio, mi ricov­er­ereb­bero alla neuro senza neanche l’attenuante dello stress da “mer­cato in crisi”!

Se ne deduce che io in quanto “agente immo­bil­iare”, per pro­fes­sione sono con­dan­nata alla realtà estrema!