Archivio di ottobre 2009

Halloween e le leggi di mercato!

DSCF5781_2Non si può star mai tranquilli!

Pare che i con­sumi si siano ridotti anche nel set­tore zuc­che di hal­loween!

Mal­grado i prezzi dei pro­dut­tori siano calati con­sid­erevol­mente il set­tore subisce quest’anno un crollo del 3/5 %!

Mi sento un po’ in colpa per­ché , da qualche anno, le zuc­che io me le coltivo da me, sia quelle orna­men­tali sia quelle da man­giare e non pen­savo con quest’azione sceller­ata di met­tere a repen­taglio l’econo­mia!

Esiste la solidarietà femminile?

10122_1143814440963_1395542230_30376115_3664492_n Nell’ultimo peri­odo con­cor­rendo per una car­ica nazionale sin­da­cale ho avuto modo, purtroppo, d’imbattermi nei peg­giori sen­ti­menti umani soprat­tutto da parte dal mondo femminile.

E’ stato molto dif­fi­cile non cadere in provo­cazioni!
Mi sono persino chi­esta se  non ci fosse, da parte di qual­cuno, l’interesse sadico a provo­care una rissa, mag­ari stile wrestling fem­minile nel fango!

A dire il vero, qualche sen­ti­mento neg­a­tivo l’ho provato anch’io, soprat­tutto nei riguardi di una col­lega doppi­o­giochista che, per tutta l’estate, ci ha fatto credere di con­di­videre i nos­tri prog­etti politici, salvo uti­liz­zare  le infor­mazioni in suo pos­sesso per appog­giare seg­re­ta­mente la parte avversa!

A ved­erla così sem­br­erebbe che la sol­i­da­ri­età, soprat­tutto quella fem­minile, non esista affatto.

Invece posso con­fer­marvi che questa espe­rienza mi ha regalato anche dei nuovi amici (sia uomini. sia donne) e la con­vinzione che la sol­i­da­ri­età fem­minile, esiste!

La gat­tina della foto è di Roberta, la figlia 16enne di Patrizia, con la quale quest’estate ho con­di­viso questa espe­rienza di sostegno rec­i­proco e sol­i­da­ri­età femminile.

Roberta, ha voluto chia­mare come me la sua gatta, ed io ne sono ono­rata primo per­ché adoro i gatti, e sec­ondo per­ché credo che io e la sua mamma, con l’esempio, le abbi­amo trasmesso quanto sia impor­tante, per le donne in par­ti­co­lare, sosten­ersi reciprocamente!

Ps: Sarà per­chè si chiama come me…ma la “pic­cola Ketty” è pro­prio un amore!

Perchè i clienti dovrebbero dire: grazie agente immobiliare!

cardi

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Sco­pritelo con la storiella:

“Il flan di cardo gobbo”.

Che c’azzecca il cardo gobbo con gli agenti immo­bil­iari? Vi chiederete.

Mo’ ve lo spiego.
Quando mi sono trasferita in cam­pagna, il primo anno mi è venuta la fre­n­e­sia dell’agricoltura.
Purtroppo avevo sem­pre abi­tato in città e dell’agricoltura avevo un’idea roman­tica, poco atti­nente alla realtà.
Un giorno ho acquis­tato una bustina di semi di “cardo gobbo”, e li ho sem­i­nati come dice­vano le istruzioni, in una buca dopo aver van­gato il ter­reno a pri­mav­era, che già a far quello ti levi la vita.
Poi, gior­nal­mente, por­tavo l’acqua per innaf­fi­are i cardi gobbi, zap­pet­tando di tanto in tanto il ter­reno intorno per con­sen­tire alle radici di ossi­ge­narsi.
Arrivati all’autunno, inginoc­chi­ata sul ter­reno, provvedevo affinché i miei cardi pren­dessero la posizione curva, e li coprivo di terra, (pare che quest’operazione ne renda il gusto più dolce).
Ad ottobre/novembre dopo la prima gelata not­turna, i cardi si pos­sono cogliere e dopo averli lavati, oper­azione non facile per­ché con­tengono spine, si pos­sono cucinare e man­giare.
Vi tralas­cio la ricetta del flan, che prevede min­imo altre due ore di lavoro, più un’ora per rip­ulire la cucina.
Per­ché vi ho rac­con­tato questo? Per­ché dopo aver trascorso tre sta­gioni a curare i cardi, ho potuto deliziarmi col flan solo per una cena con gli amici.
Gli anni suc­ces­sivi, non ho più sem­i­nato il cardo gobbo, lo com­pro al mer­cato, costa da 5 a 10 € al kilo, oppure lo man­gio al ris­torante ( un piatto costa da 13 a 18 euri).
Da quando so quanta fat­ica ci vuole a colti­vare e cucinare i cardi, ogni volta che assag­gio un flan di cardo gobbo, non mi dimen­tico di ringraziare:
Gra­zie con­tadino, gra­zie auto­trasporta­tore che trasporti il cardo, gra­zie mer­cataro che ti svegli ogni mat­tina alle 5 per por­tarmi e ven­dermi il cardo gobbo nel mer­cato sotto casa, gra­zie ris­tora­tore che con il tuo lavoro, mi per­me­tti per soli 18 euri di man­giare una delizia così.

Per­chè asso­ciare la figura dell‘agente immo­bil­iare a questa verdura?

Per­chè come i cardi non si capisce quanto lavoro ci sia per farci venire su bene, le nos­tre doti sono nascoste al nos­tro interno ed abbi­amo dif­fi­coltà a far capire alla gente quanto pos­si­amo essere preziosi.

Se vi è piaci­uta la metafora del “cardo gobbo”, fat­evi venire in mente almeno un motivo per cui in caso di uti­lizzo dob­bi­ate dire:

Gra­zie Ketty, gra­zie Agente Immo­bil­iare!”

Quasi, quasi mi faccio un blog!

2913882763_7c88b00fdb-205x300Nel mezzo del cam­min di nos­tra vita…mi ritrovai la via smarrita…mi ritrovai una tastiera fra le dita…no, no, no…aspetta così non fun­ziona! Il web corre veloce… come la vita di oggi del resto…ci vuole un testo più easy.

Ricom­in­cio:

Sono una donna, almeno in questo c’è una certezza! (Oggi di certezze ne abbi­amo molto poche.)

Qualche anno fa una donna della mia età, al con­trario di certezze ne avrebbe avute un sacco… una sol­ida famiglia, mag­ari anche dei nipo­tini a cui fare le torte, il bril­lante dell’anniversario o la pel­lic­cia di visone come una vera signora!

Ma io sono ani­mal­ista e non ho nes­sun anniver­sario da festeggiare…quindi niente di tutto ciò!

Inoltre la mia pro­fes­sione (medi­a­tore immo­bil­iare), che m’impone di met­termi in gioco ogni giorno e mi richiede di sot­tostare ad una quan­tità di obb­lighi e conoscenze tec­niche e giuridiche, in cam­bio non è nem­meno ancora riconosci­uta e chissà se mai lo sarà, visto che gli stessi che la svol­gono, fat­i­cano ad avere le idee chiare su cosa pretendere.

Allora non mi resta che farmi un blog e affi­dare le mie parole al wind…

par­don al web!