Archivio di ottobre 2009
Halloween e le leggi di mercato!
Non si può star mai tranquilli!
Pare che i consumi si siano ridotti anche nel settore zucche di halloween!
Malgrado i prezzi dei produttori siano calati considerevolmente il settore subisce quest’anno un crollo del 3/5 %!
Mi sento un po’ in colpa perché , da qualche anno, le zucche io me le coltivo da me, sia quelle ornamentali sia quelle da mangiare e non pensavo con quest’azione scellerata di mettere a repentaglio l’economia!
Esiste la solidarietà femminile?
Nell’ultimo periodo concorrendo per una carica nazionale sindacale ho avuto modo, purtroppo, d’imbattermi nei peggiori sentimenti umani soprattutto da parte dal mondo femminile.
E’ stato molto difficile non cadere in provocazioni!
Mi sono persino chiesta se non ci fosse, da parte di qualcuno, l’interesse sadico a provocare una rissa, magari stile wrestling femminile nel fango!
A dire il vero, qualche sentimento negativo l’ho provato anch’io, soprattutto nei riguardi di una collega doppiogiochista che, per tutta l’estate, ci ha fatto credere di condividere i nostri progetti politici, salvo utilizzare le informazioni in suo possesso per appoggiare segretamente la parte avversa!
A vederla così sembrerebbe che la solidarietà, soprattutto quella femminile, non esista affatto.
Invece posso confermarvi che questa esperienza mi ha regalato anche dei nuovi amici (sia uomini. sia donne) e la convinzione che la solidarietà femminile, esiste!
La gattina della foto è di Roberta, la figlia 16enne di Patrizia, con la quale quest’estate ho condiviso questa esperienza di sostegno reciproco e solidarietà femminile.
Roberta, ha voluto chiamare come me la sua gatta, ed io ne sono onorata primo perché adoro i gatti, e secondo perché credo che io e la sua mamma, con l’esempio, le abbiamo trasmesso quanto sia importante, per le donne in particolare, sostenersi reciprocamente!
Ps: Sarà perchè si chiama come me…ma la “piccola Ketty” è proprio un amore!
Perchè i clienti dovrebbero dire: grazie agente immobiliare!
Scopritelo con la storiella:
“Il flan di cardo gobbo”.
Che c’azzecca il cardo gobbo con gli agenti immobiliari? Vi chiederete.
Mo’ ve lo spiego.
Quando mi sono trasferita in campagna, il primo anno mi è venuta la frenesia dell’agricoltura.
Purtroppo avevo sempre abitato in città e dell’agricoltura avevo un’idea romantica, poco attinente alla realtà.
Un giorno ho acquistato una bustina di semi di “cardo gobbo”, e li ho seminati come dicevano le istruzioni, in una buca dopo aver vangato il terreno a primavera, che già a far quello ti levi la vita.
Poi, giornalmente, portavo l’acqua per innaffiare i cardi gobbi, zappettando di tanto in tanto il terreno intorno per consentire alle radici di ossigenarsi.
Arrivati all’autunno, inginocchiata sul terreno, provvedevo affinché i miei cardi prendessero la posizione curva, e li coprivo di terra, (pare che quest’operazione ne renda il gusto più dolce).
Ad ottobre/novembre dopo la prima gelata notturna, i cardi si possono cogliere e dopo averli lavati, operazione non facile perché contengono spine, si possono cucinare e mangiare.
Vi tralascio la ricetta del flan, che prevede minimo altre due ore di lavoro, più un’ora per ripulire la cucina.
Perché vi ho raccontato questo? Perché dopo aver trascorso tre stagioni a curare i cardi, ho potuto deliziarmi col flan solo per una cena con gli amici.
Gli anni successivi, non ho più seminato il cardo gobbo, lo compro al mercato, costa da 5 a 10 € al kilo, oppure lo mangio al ristorante ( un piatto costa da 13 a 18 euri).
Da quando so quanta fatica ci vuole a coltivare e cucinare i cardi, ogni volta che assaggio un flan di cardo gobbo, non mi dimentico di ringraziare:
Grazie contadino, grazie autotrasportatore che trasporti il cardo, grazie mercataro che ti svegli ogni mattina alle 5 per portarmi e vendermi il cardo gobbo nel mercato sotto casa, grazie ristoratore che con il tuo lavoro, mi permetti per soli 18 euri di mangiare una delizia così.
Perchè associare la figura dell‘agente immobiliare a questa verdura?
Perchè come i cardi non si capisce quanto lavoro ci sia per farci venire su bene, le nostre doti sono nascoste al nostro interno ed abbiamo difficoltà a far capire alla gente quanto possiamo essere preziosi.
Se vi è piaciuta la metafora del “cardo gobbo”, fatevi venire in mente almeno un motivo per cui in caso di utilizzo dobbiate dire:
“Grazie Ketty, grazie Agente Immobiliare!”
Quasi, quasi mi faccio un blog!
Nel mezzo del cammin di nostra vita…mi ritrovai la via smarrita…mi ritrovai una tastiera fra le dita…no, no, no…aspetta così non funziona! Il web corre veloce… come la vita di oggi del resto…ci vuole un testo più easy.
Ricomincio:
Sono una donna, almeno in questo c’è una certezza! (Oggi di certezze ne abbiamo molto poche.)
Qualche anno fa una donna della mia età, al contrario di certezze ne avrebbe avute un sacco… una solida famiglia, magari anche dei nipotini a cui fare le torte, il brillante dell’anniversario o la pelliccia di visone come una vera signora!
Ma io sono animalista e non ho nessun anniversario da festeggiare…quindi niente di tutto ciò!
Inoltre la mia professione (mediatore immobiliare), che m’impone di mettermi in gioco ogni giorno e mi richiede di sottostare ad una quantità di obblighi e conoscenze tecniche e giuridiche, in cambio non è nemmeno ancora riconosciuta e chissà se mai lo sarà, visto che gli stessi che la svolgono, faticano ad avere le idee chiare su cosa pretendere.
Allora non mi resta che farmi un blog e affidare le mie parole al wind…
pardon al web!