Archivi per la categoria ‘Senza categoria’
Lotta antiscam: Chi di juju ferisce di juju perisce…
In west Africa dopo aver scoperto grazie alla diffusione della tecnologia, che non è necessario prendere una pistola e recarsi in banca per fare una rapina quando comodamente davanti a un Pc si possono truffare le persone, siccome capita anche che le vittime proprio non sempre ci caschino, allora gli scammers detti anche sakawa boys ricorrono ai ju ju (ovvero a dei riti di magia nera) per propiziarsi la fortuna nelle truffe.
Avendo dal web appreso ciò, nelle ultime attività di caccia agli scammer, non essendo possibile denunciarli e farli arrestare ho provveduto anch’io a far loro dei ju ju o meglio (visto che non credo assolutamente a questi riti tribali) a dirgli di averglieli fatti. I risultati sono stati esilaranti! Tant’è che ci si potrebbe quasi fare un film!
La conversazione con il mio scammer, che contrariamente alla prassi comune, era alquanto impaziente e mi ha proposto di inviargli dei soldi quasi subito (di solito ci mettono 2 mesi minimo, ma questo nel nel giro di 2 giorni è venuto al sodo) è stata in sintesi questa:
Presentazione, (qui ha commesso il primo errore, a parte quelli ortografici.…crisi d’identità o confusione nel copia incolla?):
well, my names are Michael smith and i am from USA but currently working here because Afghanistan i work in the US-Army and we are here for peace keeping mission. My names are ? Quanti nomi ha questo?
well, my names are Michael smith and i am from USA but currently working here in africa and we are here for peace keeping mission,
well, my names are Michael smith and i am from USA but currently working here in africa in a constrution company
Sorry, you work in Africa or in Afganistan? I don’t understand!
africa
But I don’t understand, before you wrote me you are a soldier in Afghanistan For peace keeping? Are you confused?
my laptop is bad my dear
Tralascio di scrivere qui tutta la conversazione lacrimevole dove mi dice che il figlio adolescente e americano come lui si trova in un college a Dubay (ma quanti studenti americani ci sono a Dubai?) che sta male e necessita di un trapianto di rene e che lui invece si trova in Nigeria e non può mandargli i soldi per l’intervento allora devo mandarglieli io…ecc ecc. e ci vogliono 9500 euro allora mi stanco della conversazione e passo alla fase più divertente:
Game ova! I Know who are you sakawa boy! I can see you Gioco finito! so chi sei Sakawa boy!
What do you mean Cosa vuoi dire?
Eyu ehi tu
Yu are a Game Boy Tu sei un ragazzo gioco (sinonimo di scammer)
my dear why will you say that to me? perché dici questo mia cara?
Because I dey know Perché conosco loro
U andastand me brada? Capisci fratello?
I kn Io so
I Know everything Io so tutto
What do you know? Cosa sai?
I don’t understand what you mean by that Non capisco cosa vuoi dire con questo
Am a Ju ju woman Sono una ju ju woman (una che fa il malocchio)
You will die next week Morirai la prossima settimana
I did a ritual against you (ho fatto un ritule contro di te)
You are done (sei spacciato)
Why will I die? Perché morirò?
Because i did a juju against u Perchè ho fatto un rito di magia nera contro di te
U andastand Capisci?
?????
If you want to live you have to sand me 9500 euros Se vuoi vivere devi spedirmi 9500
Otherwise you will die next thursda Altrimenti morirai il prossimo giovedì
Il tizio dev’essersi spaventato, perché sono seguite alcune video chiamate su messangers ma avendo studiato l’inglese nigeriano nelle performances di Mad Shads e prontamente otturato la web cam mi esibivo in una terrificante risata con relativa frase in inglese/nigeriano: iu uill dai thursdaa! ah ah haa (morirai giovedì ah ah aha)
Ps: Non so se è merito della magia nera o dell’intensa attività mediatica che stiamo svolgendo con Acta ma abbiamo saputo da fonti molto attendibili, che in Ghana si lamentano di non riuscire a truffare molti italiani Se usate questo metodo con i vostri scammer fatemi sapere come va!
Cara Laura ti scrivo…
Gentilissima Presidente della Camera, Carissima Laura,
ti do del tu, ma non per irriverenza, perché sei una dei personaggi politici che stimo, ma solo perché così si usa in rete, e anche nel partito di cui entrambe condividiamo i valori, inoltre siamo coetanee.
Sono profondamente dispiaciuta per gli attacchi, soprattutto quelli sessisti, che devi ogni giorno subire per il solo fatto che hai voluto sederti in una così scomoda poltrona in questo terribile momento storico.
Devo però informarti che nella vita di tutti i giorni, anche se in maniera meno eclatante, lo stesso trattamento è riservato a quasi tutte le donne.
Nel mondo del lavoro, da giovani ci viene quasi negato il diritto alla maternità , e se comunque diventiamo madri, dobbiamo quasi farcelo perdonare, mettendoci il doppio dell’impegno che ci metterebbe un uomo, percependo salari più bassi anche se molte di noi sono più brave nella professione della media dei colleghi uomini! Inoltre a casa ci aspettano tutte le incombenze della cura famigliare che spesso ci costringe a farci carico anche dell’assistenza sanitaria dei nostri disabili o anziani oltre che dell’educazione dei figli, servizi questi che negli altri paesi europei sono garantiti dallo Stato.
Per tutto quest’impegno non vi è riconoscimento alcuno, ne da parte delle istituzioni ne dalla società!
Non solo…per un modello di sviluppo retrogrado e maschilista, veniamo derise e offese per l’aspetto fisico quando invecchiamo! Ci viene perennemente chiesto di essere belle e sexi e anche quando lo siamo veniamo criticate anche per questo. Hai notato che nel lavoro se si vuole muovere una critica ad una donna si ricorre subito all’offesa sessuale? Posso confermarti per esperienza che questo non è un trattamento riservato a chi è Presidente della Camera.
“E’ una poco di buono…per fare carriera l’avrà data!”
“Ha (o non ha) successo nel lavoro perché è brutta e vecchia/ sembra un uomo/ non tromba mai!”
Queste frasi non vengono dette solo all’indirizzo delle donne in politica, ma anche all’impiegata, alla commessa.
E’ deplorevole che ciò accada e ciò è indice di una società maschilista e retrograda, figlia della mancanza di civiltà e cultura.
Sono d’accordo con te, bisognerebbe fare qualcosa per impedire tutto ciò!
Ma censurare dubito possa servire a qualcosa, semmai dovremmo lavorare per la costruzione di una società migliore, ripristinando valori morali e coesione sociale.
E come lo facciamo? Coi tagli alla scuola pubblica, all’educazione, alla ricerca scientifica?
Mentre vengono chiusi gli ospedali, mentre la scuola pubblica viene sistematicamente smantellata, sentiamo dire a Ministri della Repubblica, non eletti dal popolo (ma scelti grazie ad una legge aberrante e all’inciucio politico) che le centrali nucleari, gli F35, il Muos, il Tav sono una priorità.
Non è forse questa una violenza questa più grave che essere chiamate “puttane”?
Non è forse più grave rubare il futuro ai nostri figli? Ammalarci di cancro per aver devastato l’ambiente o cementificato tutto il paese?
Ho letto gli articoli infamanti e sessisti che riguardano te e il tuo compagno, pubblicati su Libero, o alcuni degli insulti che hai ricevuto via web, e come donna m’indigno e ti sono vicina, ma lo schifo che esce dalla tastiera di Belpietro, di Sallustri o dell’uomo qualunque è figlio di questa degrado culturale non di Gutemberg o dell’inventore del web!
Pensaci cara Presidentessa della Camera, cara Laura, è su un modello di sviluppo sostenibile che dobbiamo lavorare, sull’educazione, sul diritto ad un’esistenza sociale dignitosa per i cittadini! Non servono leggi per mettere il bavaglio a internet… sarebbe un delitto lo smantellamento dell’articolo 21 della nostra bella Costituzione!
Con immutata stima
Ketty Increta
Giustizia tribale responsabilità (e ingiustizia) globale
A Nosybe la folla insorge, attacca brutalmente un commissariato di polizia chiedendo la consegna di un arrestato per giustiziarlo, la polizia reprime con altrettanta brutalità e ci scappa il morto tra la folla.
La stessa folla individua 3 responsabili di un orrido reato e li arde vivi sulla spiaggia.
Razzismo all’incontrario? No, i due bianchi sono un francese ed un italiano (o italo-francese) rei senza essere stati processati di aver ucciso un bambino (ma ne mancano all’appello almeno 3) al fine di trafficarne gli organi. Gli stessi organi casualmente erano nel frigorifero, nell’abitazione di uno di loro. Il terzo uomo è lo zio del bambino ucciso, avrebbe venduto il nipote per danaro.
Pare che il turismo occidentale oltre a questo genere di businness (traffico di organi da soggetti vivi e in salute) abbia portato qui molti turisti sessuali che prediligono consumare sesso con bambini.
Pare anche che sia abbastanza consueto che la gente si faccia giustizia da se in questi luoghi.
Artista popolare, pesci rossi e animaliste inflessibili!
Mercoledì sera sono andata a Paratissima a Torino, dove la mia amica storica Rosa Lo Forte espone con FORTISSIMA, facendo un giro per la mostra ho trovato molte cose interessanti ma fra tutte mi aveva colpito Raffaella Baldassarre con la sua opera IL POSTO DELLE COSE e l’opera di un’altro giovane artista napoletano ANTONIO CONTE La vita segreta di due pesci rossi napoletani (the Truman show), che di fatto usando la metafora del pesce rosso, si prende gioco della tecnologia e dell’invadenza dei media nella nostra vita privata.
Mi sono subito complimentata con Raffaella per la genialità ed è stato bello vedere gli occhi della giovane artista che esprimevano, quasi increduli, soddisfazione per l’essere apprezzata. Tra i miei amici ci sono alcuni artisti e conosco i sacrifici che ci sono dietro ad ogni opera realizzata e quanta tenacia serva per andare avanti in un mondo in cui la spending rewiu ostacola anche i sogni!
Volevo complimentarmi anche con Antonio Conte, ma lo vedevo impegnato in una conversazione con due giovani donne e pensando che approfittasse dell’essere al centro dell’attenzione per fare conquiste, mi sono allontanata prendendo il suo bigliettino da visita su cui era scritto Antonio Conte (artista popolare). Oggi mi chiama Rosa e mi dice, ma lo sai che al ragazzo dei pesci i vigili urbani gli han fatto una multa per maltrattamento dei pesci rossi?
Eh si, davvero gli han fatto la multa i solerti Vigili Urbani di Torino, si proprio Torino… dove l’amministrazione comunale, con i suoi tagli sui servizi, maltratta tutti dagli Handicappati ai giovani che lavorano per le cooperative a 3 euro l’ora, Torino (ma anche altre parti d’Italia) dove le scuole crollano in testa ai nostri figli, dove i detenuti nelle carceri sono tenuti in condizioni disumane…i Vigili si sono occupati delle condizioni di vita di due pesciolini rossi.
A discolpa dei civich bisogna dire che sono intervenuti dopo la denuncia delle due giovani animaliste! E io che pensavo che filtrassero! (Questo dimostra ancora una volta che non bisogna giudicare dalle apparenze! ). Le due dopo aver a lungo discusso con l’autore dell’istallazione circa la sua presunta crudeltà nel voler tenere i pesci in una boccia di vetro rotonda, hanno vendicato la violazione dei propri“principi etici” chiamando le autorità! A nulla sono valse le trattative del giovane artista popolare il quale gli aveva persino proposto, al termine di Paratissima: “visto l’amore che nutrite per le bestiole ve le posso affidare”…Nulla! Loro non han voluto sentire ragioni e il maltrattatore di pesci rossi è stato denunciato!
Anch’io, che di segno zodiacale son dei pesci, amo tutti gli animali…ma amo anche e assai di più gli umani ed in particolare, i giovani artisti, quindi oggi andrò a Paratissima a portare 1 euro ad ANTONIO quale contributo per pagare la multa e quale incoraggiamento ad andare avanti anche in questo mondo contraddittorio e stupido!
PS I pesciolini stanno bene e sono stati affidati ad un negozio di acquari.
Valsusa: Quello che i giornali e tv non vi dicono!
Posto che ci sia pubblica utilità nell’espropriare una montagna per deturparla e realizzare un’opera che è un pozzo senza fondo e che pagherete tutti voi anche se abitate a Trento o a Canicattì, la procedura “democratica” è questa: Ti esproprio il terreno lo recinto con filo spinato palestinese, lo riempio di polizia e se ti avvicini (al tuo terreno) ti sparo addosso gas tossici vietati anche nelle guerre e dopo ti convoco per notificarti l’esproprio, per altro temporaneo, e ti propongo il risarcimento di pochi euro.
Resta da capire:
perché espropri temporanei e non definitivi, se i danni all’ambiente e ai terreni saranno irreversibili e su di essi verrà costruita stabilmente una galleria di servizio?
Perché viene usata la forza se l’opera, come dicono i favorevoli, è di fondamentale importanza? Perché Virano percepisce da un decennio 500.000 euro all’anno per le concertazioni che evidentemente non ha svolto?
Perché i giornali mentono dicendo che gli espropri sono stati eseguiti quando in realtà prima degli espropri un area più vasta di quella interessata dal cantiere era stata già recintata con filo spinato palestinese (stile striscia di Gaza)e controllata militarmente anche se non vi era e non vi è a tutt’oggi un progetto esecutivo?
Perché Le notifiche degli espropri sono state eseguite da persone diverse da quelle che avevano titolo di farlo?
Per gli alberi che sono stati e continuano ad essere abbattuti (su terreni di proprietà a tutt’oggi di privati) esiste un’autorizzazione da parte della forestale? Siamo sicuri che le regole Regionali siano state rispettate?
A chi sono affidati gli appalti senza che sia stata effettuata nessuna gara come prevederebbero le leggi per simili importi?
Questo lo so e ve lo dico io, sono:
Cmc (Cooperativa Muratori e Cementisti) cooperativa rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.
Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.
Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a:
33% Argofin: Gruppo Gavio. Marcello Gavio è stato latitante negli anni 92–93 in quanto ricercato per reati di corruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosciolto successivamente per prescrizione del reato.
33% Autostrade: Gruppo Benetton. Uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani noto all’estero per lo sfruttamento dei lavoratori delle sue fabbriche di tessile in Asia e per aver sottratto quasi un milione di ettari di terra alle comunità Mapuche in Argentina e Cile
33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti. Salvatore Ligresti è stato condannato nell’ambito dell’inchiesta di Tangentopoli pattuendo una condanna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tornato tranquillamente alla sua attività di costruttore.
Ma il procuratore della Repubblica Caselli, invece di indagare sul perché un appalto senza gara è stato proprio affidato a questi soggetti, tiene in carcere preventivo in attesa di giudizio, persone comuni che nella peggiore delle ipotesi sarebbero colpevoli di aver tirato un sasso a chi ha occupato illegalmente la propria terra e i giornali e la tv di regime, vi raccontano ridicolizzandola, solo la vecchietta che sempre per lo stesso motivo, s’incatena alla recinzione illegale, fatta da imprese illegali, illegalmente difesa dalle forze dell’ordine pagate dagli italiani 900mila euro al giorno, a loro insaputa! Altro che la paghetta del “Trota”! Svegliatevi!
La ragazza col megafono.
Auto intervista a un’indignata pacifista sulla manifestazione di Roma il 15 ottobre
Perché hai partecipato?
Ritenevo giusto farlo…le ingiustizie sono troppo evidenti e penso sia bene denunciare quel che non va.
Com’è andata?
C’era il sole un sacco di gente, ma poteva andare meglio! la violenza di alcuni ha rovinato tutto, poteva essere una grande occasione!
Al mattino appena arrivata vicino a piazza della Repubblica prendendo un caffè al bar ho sentito due bulli che dicevano: “facce un caffé bello forte che oggi ‘namo a menà i black bloc! Erano due poliziotti… li ho insultati!
E quando è iniziata la manifestazione che hai visto in particolare?
Un uomo in borghese che ha fatto esplodere un’auto in via Cavour con il telefonino e poi si è rifugiato dietro le camionette di polizia e guardia di finanza anche se era in borghese sembrava uno di loro.
Poi ho visto dei black bloc scenografici vestiti tutti in modo uniforme e persino con le scarpe uguali…avevano caschi, volto coperto e mazze anch’esse nere… erano freddi e tecnici…sembravan militari. Sono spuntati dal nulla in via Cavour all’altezza dell’hotel, in quel momento in cielo girava un elicottero della polizia ma nessuno è intervenuto a fermarli. Devastavano ogni cosa che vedevano, in particolare le vetrine di negozi e banche, bruciavano le auto e i cassonetti dell’immondizia!
Che hai fatto?
Volevo uscire dal corteo, fingermi una turista, ma non si poteva perché dietro c’erano degli incappucciati (Casa Pound?) anche loro tutti neri che urlavano slogan fascisti, davanti i black bloc e di lato i poliziotti con mazze in mano, allora mi sono unita con alcuni pensionati e NOTAV Valsusini che mi hanno accolta con il consueto calore, mi sono sentita come quando vado in Valle in mezzo ad amici sinceri, in testa al corteo la ragazza col megafono ci ha incoraggiato a non aver paura e a oltrepassare i Black Bloc…poi ci ha guidato verso piazza San Giovanni dove sembrava tutto tranquillo, per aspettare l’inizio dei comizi… ma poco dopo ci sono stati nuove provocazioni, questa volta da parte della polizia verso giovani manifestanti (alcuni anche minorenni). Sono iniziati girotondi dei furgoni delle forze dell’ordine che investivano i manifestanti più giovani, lancio di lacrimogeni della polizia e lancio di sampietrini dei giovani ai poliziotti il peggio che i giovani di ambo gli schieramenti potessero tirare fuori: disperazione, violenza, Odio.
E che hai fatto allora?
D’istinto mi è venuto di correre, ma sempre la ragazza col megafono, ci ha esortato a stare uniti e a non correre. In effetti è una cosa da non fare perché genera panico e autorizza i poliziotti a spararti addosso o gli mette paura, in ogni caso fai più o meno inconsapevolmente il gioco di chi vuole annientarti. Allora mi sono unita al gruppo sul piazzale della chiesa e ho tirato fuori i limoni dallo zaino, ho imbevuto il foulard di succo di limone e ho aiutato ignari passanti romani a proteggersi dagli effetti del gas CS.
Poi ingenuamente (lo ammetto credo sempre nel dialogo, ma delle volte a torto) ho chiesto ad una poliziotta graduata come portare fuori in sicurezza dalla piazza i manifestanti pacifici, ma questa, evidentemente mentendo sapendo di mentire, mi ha indicato la via dove sicuramente saremmo stati coinvolti in maggiori disordini. Per fortuna la ragazza col megafono e altri studenti pacifici sono riusciti, malgrado la confusione, a comunicare via twitter con altri manifestanti e ci ha consigliato di passare da un’altra parte per raggiungere “il circo Massimo”, li, oltre ad essere in salvo, ci siamo uniti ad altri manifestanti tra cui gli artisti del “Teatro Valle”, è stato emozionante…soprattutto quando la gente ai bordi delle strade e dalle finestre applaudiva il gruppo di noi NO TAV.
Arrivati alle Piramidi ho concluso la giornata con alcuni anziani Valsusini. e con Margherita, una musicista romana e No Tav, conosciuta in un’altra occasione a Roma, ci siamo rifocillati e riposati in una trattoria del vicino quartiere Testaccio.
Col senno del poi visto come ha degenerato la manifestazione avresti partecipato ugualmente?
SI Sicuramente SI…altrimenti avrei creduto alle balle dei giornali…invece c’ero e ho visto da me, poi mi sembrava giusto partecipare attivamente, ma.… c’è ancora qualcosa che mi sfugge!
Referendum del 12 e 13 giugno 2011
Auto aiuto per diffondere la conoscenza dei quesiti referendari.
Della serie: dove non arriva l’informazione pubblica arriviamo noi utenti della rete!
Ketty Spiega i referendum del 12 e 13 giugno
In rete ci sono parecchi video che tratano l’argomento, quelli che mi son piaciuti di più son questi:
A Torino si riprende il filo del discorso.
Ci hanno provato ma non ci sono riusciti questi squallidi personaggi che di tutto hanno fatto per far tornare all’oscurantismo medievale…non solo le donne ma l’intera società italiana. La misura è colma e donne e uomini italiani, sono scesi in piazza per dirlo!
Nicole Minetti ci fa sapere che “La bellezza non è una qualità minore, ma un punto di forza. ” sono d’accordo con lei, ma io credo che nella sua vita a cominciare dal “culo flaccido di Berlusca” di bellezza lei ne abbia vista poca. Si dimetta la signorina Nicole e continui nella sua ricerca al bello.
Ieri a Torino simbolicamente i fili dei numerosi gomitoli di lana lanciati per aria dalla folla presente alla manifestazione, ci hanno ricondotto a riprendere il filo di un discorso che avremmo pensato di non dover più fare!
Prioritari certo sono economia e questioni sociali, ma non si preoccupi la signorina Minetti ci occuperemo anche della bellezza.
Ma la bellezza che piace a noi… ovvero quella della natura, dell’arte, della ricerca scientifica, dell’innovazione. Si confonde Nicole Minetti…confonde bellezza con immagine. La sua ci dispiace per lei ma è già sfocata!
A Torino e in tutto il mondo il filo del discorso l’abbiamo ripreso! Tacciano questi loschi figuri e lascino davvero emergere la bellezza!
Nilde Iotti
Avevo 17 anni nel 1979 quando alla Camera dei deputati fu eletta la prima donna: Nilde Iotti.
Un gran bell’esempio per noi giovani donne di allora!
L’antifascista signora Iotti aveva infatti un curriculum di tutto rispetto, avendo partecipato attivamente alla resistenza, essendo stata mebro del CNL e dirigente dei Gruppi in Difesa della Donna, nonché membro dell’Assemblea Costituente e della commissione che ha realizzato la Costituzione della Repubblica Italiana.
La sua attività politica in Parlamento era iniziata nel 1946, dopo il referendum del 2 giugno, grazie al quale le donne italiane poterono esercitare il diritto di voto ed “essere cittadine a pieno titolo”.
Numerosi furono i suoi contributi, le sue proposte di legge, in particolare a favore dei diritti della famiglia e dell’emancipazione della donna, perché avesse pari dignità nel lavoro, e si batté perché questi diritti venissero inseriti nella Carta costituzionale.
Nel corso di mezzo secolo vissuto all’interno delle istituzioni fu promotrice della legge sul diritto di famiglia del 1975, della battaglia per ottenere il referendum sul divorzio (1974) e per la legge sull’aborto (1978).
Fu inoltre Presidente della Camera dal 1979 al 1992 per tre mandati (record tutt’ora imbattuto) segnalandosi per il grande equilibrio nella mediazione.
Nel 1993 ottenne la Presidenza della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali e ne 1997 fu eletta Vicepresidente del Consiglio d’Europa.
Si dimise dal Parlamento, per motivi di salute, una quindicina di giorni prima della sua morte nel 1999.
Palmiro Togliatti con cui nella vita privata Nilde Iotti ebbe una relazione sentimentale dal 1946, morì nel 1964, 15 anni prima che la stessa venisse eletta Presidente della Camera!
Oggi le giovani generazioni non hanno la fortuna che ho avuto io di avere al governo grandi come Pertini o Nilde Iotti… il modelli sono altri come il possesso di emittenti tv, l’esibizione di ricchezza o di tette siliconate…ma a volte, evidentemente, il silicone interferisce con la materia grigia|
Questo post in risposta all’offensiva esternazione su Rai24 di Daniela Santanché: Nilde Iotti è stata laprima amante e forse ha fatto la Presidente della Camera perché era l’amante di Togliatti e cosa diciamo, che la Iotti era un Escort?
Santanché Daniela, è nota principalmente per il continuo ricorso alla chirurgia estetica ed talmente sicura di sé che continua ad usare il cognome di un ex da cui ha ottenuto l’annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota da anni. Totalmente assenti, oltre ai suoi contributi alla politica, i suoi neuroni!
In ricordo di mio nonno…
da lui ho imparato cos’è la Resistenza e l’antifascismo. Non è più a questo mondo da molti anni ma è sempre con me.
Ed ora tocca
a voi battervi
gioventù del mondo;
siate intransigenti,
sul dovere di amare.
Ridete di coloro
che vi parlano di prudenza,
di convenienza, che
vi consiglieranno
di mantenere il giusto equilibrio.
La più grande
disgrazia che vi
possa capitare
è di non essere
utili a nessuno,
e che la vostra
vita non serva
a niente.
Raoul Follerau