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Help! La rete non perdona!
Non si è ancora disperso nel cielo di Roma, il fumo bianco che informa che “habemus papam” e già nella rete rimbalzano i primi tweet o rumors in pieno stile “gomblotto” che sanciscono che il Papa sarebbe un vero mostro!
Non solo nei vari social queste informazioni, o pseudo tali, vengono condivise alla velocità della luce… ma c’è già qualcuno che mi mette con le spalle al muro! Mi si chiede di prendere immediatamente una posizione. Mi mettono ansia, devo immediatamente twuittare le risposte, e scegliere subito: sto con le madri dei desaparecidos de plaza de mayo o con il neo Pontefice Francesco? La rete non accetta soluzioni intermedie, o è bianco o é nero, devo dire subito se mi piace di più il nuovo Papa o Cristina Fernàndez de Kichner, e non mi è nemmeno concessa la possibilità di dare la risposta sbagliata…perché la “rete non perdona”! Confesso che fino a qualche istante fa non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo soggetto fatto Papa e cerco d’informarmi. Della stampa, nemmeno di quella online, non mi fido ma non sottovaluto il Vaticano… Penso: Saranno mica scemi a scegliere come Papa un criminale? Che ci guadagnerebbero? Ad Asti intanto suonano tutte le campane, delle molte chiese, a festa… sembra che abbiano vinto il derby delle parrocchie… Iniziano a litigare quelli di Portacomaro con quelli di Asti città, entrambi rivendicano la provenienza della famiglia del Papa argentino il quale sarebbe si nato a Buenos Aires, ma la sua famiglia, i Bergoglio, sono di Portacomaro stazione che sarebbe sotto la giurisdizione di Asti e non del municipio di Portacomaro, i quali anche loro rivendicano la docgo del Santo Padre. Tutti concordano comunque che il fatto stesso che sia stato scelto lui, farà aumentare la notorietà del posto con istantaneo incremento della vendita del Grignolino, prodotto proprio dai vitigni nella collina all’ombra della casa del nonno del Pontefice. Ma non siamo un paese meraviglioso? In chat intanto mi pressano: E tu…non dici nulla di cosa ne pensi del Papa?
Prendo tempo, e mi consulto con dei lontani parenti argentini, scrivo sulla bacheca di fb di una di loro: Dicen cosa mala de Papa Francisco, lo consideran responsable de haber trabajado activamente por la detencion de algunos jesuita disidientes y luego torturados y desaparecidos. Es verdad? Si scatenano le sue amiche che conoscono Papa Francesco dai tempi in cui era sacerdote delle chiese dei più popolari barrios di Buenos Aires e smentiscono ogni illazione, definendo il Papa come un uomo molto umile e caritatevole verso i bisognosi, inoltre avrebbe aiutato intere generazioni di ragazzi a crescere.
Intanto vengo presa dall’angoscia…e se un giorno dovessi diventare famosa?
Chissà cosa uscirebbe sul mio conto?
E’ vero che, fortunatamente, quando ero piccola non c’erano le macchinette digitali o i telefonini ad immortalarmi, ma é bene che io faccia un “mea culpa” e pubblica ammenda, in quanto potrebbe emergere che a 4 anni feci morire i miei pesci rossi (perché diedi loro troppo cibo), e che una volta presi a ceffoni un bambino mio vicino di casa, ma solo per salvare un gattino a cui tirava le pietre con la fionda! Non si sa mai…meglio confessarsi e dissociarsi pubblicamente da ogni crimine sin da ora, perché si sa “la rete non perdona”!
Il favoloso mondo del Movimento 5 stelle!
Chiunque abbia mai partecipato ad una riunione, a un’assemblea, non dico solo di partito o sindacale, ma di qualunque genere… da quella di condominio, al consiglio di classe di una scuola elementare o prendere decisioni in più di 1 soggetto, mi capirà quando dico che mettersi d’accordo è difficile, che non siamo tutti uguali…tante persone tante teste ecc. ecc.
Nel favoloso mondo dei grillini, o M5S, che dir si voglia, invece, come nel film di Jean Pierre Jeunet (ma almeno Amelie Paulin era da sola) sono invece tutti in armonico accordo. Ma vi pare possibile? Ci credete? Io no! 163 persone d’accordo su tutto non ci credo!
Il mondo è bello (per fortuna)perché è vario! E basta insulti!
Ps La washing ball non lava una cippa!
Articolo18: this is the problem?
Ketty hai sentito la Lombardi (la portavoce del M5S nonché che cazzata ha detto sull’articolo 18? Mi fa una mia amica
Penso tra me e me: Sarà mica la prima volta che sento dire delle cazzate a qualche politico? E poi questo articolo 18 è davvero “il problema”?
In effetti il limite dell’articolo 18 è quello di essere garantito solo ai lavoratori del 10% delle imprese, i quali sono anche maggiormente tutelati dagli ammortizzatori sociali in caso di di crisi, oltre ad avere la certezza di non poter venir licenziati.
E gli altri? i piccoli artigiani, commercianti, ambulanti, taxisti, camionisti ma anche lavoratori a progetto o telefonisti dei call center eccetra eccetra? Per loro (per noi) nulla, se perdi il lavoro perdi tutto e anche il tuoi dipendenti (che per te sono come i tuoi famigliari), vanno a fondo con te…non c’è nessun ammortizzatore sociale, cassa integrazione o assegno di disoccupazione! Come fare? Secondo voi perché sono aumentati i suicidi?
Comunque non voglio togliere ad altri un diritto che hanno semmai renderlo fruibile per tutti! Perciò anche per me l’articolo 18 non si tocca, anche perché non é vero come dicono Monti e la Fornero, che le aziende non assumerebbero perché non sono libere di licenziare. Le aziende non stanno assumendo perché siamo diventati più poveri e non acquistiamo i prodotti o i servizi che le aziende producono!
Semmai dovremmo intervenire sull’articolo 1 della Costituzione, ma non per modificarlo, ma per farlo rispettare trovando il modo di fare avere un lavoro a tutti e/o garantendo un assegno di sopravvivenza a chiunque perda il lavoro, lavoratori autonomi compresi!
Niente mimose please! (ho un nodo alla gola)
Anni 90′… Una mia cliente per esprimermi riconoscenza entra sorridente nel mio ufficio porgendomi un enorme ramo di mimosa ed esclamando: scommetto che nessun uomo c’ha pensato! — Certo che no, la ringrazio molto lei è molto gentile! risposi prendendo in mano l’infausta pianta e riponendola con nonchalance immediatamente, per evitare il più possibile il contatto con quell’arma, per me, letale. Non che quei bellissimi cespugli a chiazze gialle non mi piacciano, ma sono allergica alla mimosa, mi crea oltre che una rincongiungivite immediata, attacchi d’asma e grosse bolle rosse sulla pelle al semplice contatto. Limitai parzialmente i danni, sciacquandomi le mani immediatamente ma dovetti comunque farmi fare un’iniezione di cortisone per non morire soffocata, la gola mi si gonfiò quasi a perdere i sensi.
L’anno prima alcune mie amiche mi avevano trascinata ad una festa dove c’era un orrendo spettacolo di certi “California Dream man de noiartri”, in pratica dei tamarri a torso nudo, a cui delle anziane signore infilavano delle banconote nelle mutande, tra il delirio generale delle presenti! Quell’immagine mi rievocò la “Mostruosa Vergogna” descritta dalla Marta Abba amica delle mogli di pirandelliana memoria. Ma davvero le donne eran diventate così?
Sta di fatto che quei festeggiamenti vanificavano anni e anni di lotta per i diritti delle donne!
E ora?
Per par condicio i diritti li abbiamo tolti a tutti!
Nessun essere vivente pare averne! Si può uccidere, suicidare, stuprare, minacciare, sfruttare, affamare.…compiere ogni nefandezza, in nome dei mercati ma anche in nome di una rivoluzione (o evoluzione) che non c’è…ed io?
Io ho un nodo in gola…niente mimose please!
Divisi e scontenti!
Come ogni domenica chiamo la mamma che vive nel profondo sud a Gela, mentre io nel profondo Monferrato in Piemonte, è la domenica delle elezioni nazionali 2013, e mi risponde arrabbiata.
- Mamma che è successo? Ti ho chiamata prima per quasi un’ora ed era occupato.
- Lascia perdere, mi ha chiamato tua Zia da Verona e mi ha fatto arrabbiare, voleva convincermi a tutti i costi a votare quello schifoso verme… ma come si fa? Dice che devo votarlo che così mi ritorna l’Imu e mi aumenta la pensione! Ma ancora ci crede tua zia a quello lì!
- Vabbé mamma che ci vuoi fare! Io sul lavoro sono circondata da idioti che continuano a ripetere che dovrei votare quella merda umana perché, secondo loro, mi consente di lavorare e di evadere il fisco…Perché rimetterà il condono fiscale ed edilizio e altre mostruosità del genere. Per non parlare delle mie sorelle che votano Grillo, proprio loro che di politica non si sono mai interessate!
- Fate le brave, possibile che tra sorelle non andate d’accordo? Dovreste volervi bene!
- Mamma ma se me ne hai appena dette di ogni della tua di sorella e poi lo sai che Maura non la sopporto perché è arrogante e supponente come papà!
- Ragione c’hai vuole sempre comandare, ma io per tagliare corto ho detto a lei e a sua figlia (ndr mia nipote che vota per la prima volta) che voto pure io Beppe Grillo!
- Mamma ma no! Pure tu?
- No io a Beppe Grillo non lo voto, ma neanche a Bersani o Ingroia che anche se è siciliano mi pare addormisciutu! Io il voto ce lo do a Rosario (ndr Rosario Crocetta, la mamma lo conosce dalla nascita perché amica coi genitori e il fratello) chi fici cose boni comu sinnacu a Gela i ora comu Presidenti da reggione Sicilia.
- Ok mamma mi sembra giusto così, decidi tu, non farti comandare da tua nipote, da tua figlia e men che meno dalla zia!
Saluto la mamma, e mi chiamano nell’ordine alcune amiche, la mia sorellina piccola e un pirla di uomo, appena conosciuto che inizia a mandarmi sms per rendersi simpatico e sondare se può rimediare una serata con cena e dopocena (a noi donne single belle o brutte nei week end capita purtroppo frequentemente di ricevere simili sms da altrettanti affamati).
Con le mie amiche inizio un braccio di ferro telefonico. La prima, Emanuela, a cui voglio molto bene, mi spiega la sua intenzione di “non voto organizzato”, che consiste nell’andare al seggio e consegnare un modulo con cui si dichiara ai sensi dell’art…della legge.…che non ci si riconosce in nessun partito e pertanto si “NONVOTA”, cerco di spiegarle che non servirà a una mazza, perché il suo non voto non ridurrà i seggi e nemmeno i rimborsi elettorali dei partitiche lei contesta, anche se dovesse votare solo il 10% degli elettori! Tuttavia lei è, come me, NOTAV e non vuole votare ne il centrodx ne il centrosx i cui leader sono SI TAV e entrambi responsabili della grave represione militare dei nostri amici Valsusini. Non discuto oltre. Emanuela ed io ci stimiamo reciprocamente e, in fondo, ha anche ragione lei!
La seconda amica una valsusina doc non sente ragioni, anche se è di sinistra dove c’è Bersani non voterebbe nemmeno sotto tortura, lei al contrario di molti conosce la legge elettorale del “porcellum” e anche se ha amici candidati in sel e nel pd, non vorrebbe contribuire con il suo voto al premio di maggioranza per il Piemonte con la conseguente elezione del bimbominkia (Ndr Stefano Esposito) quale Senatore della Repubblica (devo ammettere che al momento di apporre la croce sulla scheda del senato questo pensiero ha tolto anche a me la serenità) . Un’altra mia amica è indecisa su Vendola, le spiego il porcellum, lei è pugliese, ma i Notav e i grillini le hanno detto che Vendola è andato a pranzo con la giudice che l’ha assolto per la storia del San Raffaele, che l’Ilva è colpa sua, che è favorevole alla tav, che ha un inciucio con Monti ecc. ecc. Rispondo e smonto le sue errate informazioni, le mando 12 link che dimostrano ciò che dico…(la politica ha bisogno di prove non ci si fida più), ma lei è disoccupata senza lavoro, senza pensione, qualche problema di salute e nessuna tutela sociale se non la solidarietà di amici sempre più poveri. Poi dicono che noi non siamo la Grecia!
In chat una delle mie sorelle mi fa sapere che lei è superiore a me perché voterà Grillo! Se votare il comico genovese ha dato un senso alla sua inutile vita, sono contenta per lei, ma mi astengo da ogni discussione (non per dare retta alla mia mamma, ma perché giudicandola un’idiota, non desidero perderci tempo). Chiamo invece la mia sorella piccola, per la quale nutro stima e grande affetto, e mi metto a spiegare, inutilmente, il porcellum e il voto utile, ma lei mi ricorda, giustamente, le nefandezze del pd di Asti che le avevo confidato, di quello stronzo del Sindaco neo eletto, che il giorno dopo il casino del MPS si è fatto nominare presidente del cda di una banca astigiana e di non so quale altra partecipata del comune (carica con lautissimi gettoni di presenza che gli rimarrà anche quando non sarà più sindaco. Ad Asti gli avvocati mediocri risolvono la crisi economica (la loro) così…usano il pd come un taxi per sistemarsi in qualche società pubblica, poi chi se ne frega se nella città ci sono poveri che dormono in macchina con i bambini (e ci sono) perché non hanno i soldi per pagare l’affitto, piuttosto di aiutarli si possono far minacciare dagli assistenti sociali che gli leveranno i figli per manifesta povertà! (e menomale che siamo nella rossa e/o democristiana Asti e non a New York…ma questa è un’altra storia).
Intanto mi arrivavano chiamate dal mio corteggiatore di Alba, trovando sempre occupato, si è fatto prendere dall’ansia e ha iniziato a spedirmi sms cretini coi cuoricini e dopo 12 avvisi di chiamata, interrompo con mia sorella per rispondergli…in fondo una pizza in compagnia stasera magari ad Alba, (la città del Partigiano Jonnhy) potrebbe anche essere utile a distrarsi! Ma l’imbecille per fare lo splendido inizia a parlare di politica facendo finta di saperne ma ne parla come del derby di calcio. — E tu chi voti? Gli chiedo a bruciapelo? Fa una risata poi mi risponde balbettando che il voto è segreto, sapendo che se sbaglia la risposta non avrà con me nessuna speranza, poi ne fa un altra e dice la cosa più idiota che poteva passare per la testa di un uomo cerebrodotato (ma è evidente che non lo è): — Silvio ovviamente almeno lui è sempre circondato dalle belle donne!
- Alba una volta era meglio frequentata! (sottolineo sarcasticamente)
- A chi ti riferisci? Mi fa lui
- Il partigiano Jonnhy? Do you know, Beppe Fenoglio? (con tono sempre più sarcastico e infastidito)
- Aha…ma quello era finocchio, non come Silvio…di la verità piacerebbe anche a te che Silvio.… Non fa in tempo ad ultimare la frase che gli ho già attaccato il telefono e sono su su fb a bannarlo a vita per escludergli ogni possibilità di contatto futuro, il telefono continua a squillare ma non gli rispondo, e mi arriva un sms con il quale mi comunica che sarei, a suo dire, come tutte le comuniste del cazzo, maleducata e pure lesbica! Rispondo un ultima volta con un sms dicendo che se ricevo ancora una sua telefonata o sms vado dai carabinieri a denunciarlo per stalking!
A questo punto la domanda marzulliana sorge spontanea: E’ il berlusconismo che ha reso così idioti gli uomini, o Berlusconi c’è perché asseconda questa grettezza maschile e non solo? Intanto in chat un’amica tedesca che ha vissuto molti anni in Italia a Torino, ma che ora vive a Stoccarda, mi augura buon voto e auspica che ce la facciamo a far scomparire Silvio, io esprimo qualche perplessità. Parliamo della Merkel, dello spread, della Grecia e della crisi europea. — Ma che Merkel e Merkel? (Contesta lei) Ognuno si assuma le sue responsabilità, Berlusconi é un buffone, ha fatto casino e non si è assunto le sue responsabilità non è uomo! E ora tutti italiani voi vi assumete responsabilità di mandarlo via! Ja? Come dare torto a Uli! Dobbiamo assumerci nostre responsabilità tutti quanti! Ma intanto prego la teutonica amica di vedere se c’è un posticino di lavoro in Germania che mi sa che dopo le elezioni qui andremo ulteriormente a scatafascio! Quasi contemporaneamente, si accende la lucina verde della chat di mia figlia dal Madagascar, non è in vacanza è una delle milioni di giovani italiani che è dovuta espatriare con la sua laurea, per poter avere un lavoro (lei non può votare mentre ai due marò che hanno assassinato i due indiani abbiamo pagato pure il viaggio e la licenza premio per un mese) — - Hai votato mamma? (mi scrive)
- Ancora no, più tardi vado!
- Sai ieri pensavo che vorrei essere li e fare qualcosa per il mio paese… un po’ mi dispiace…mi mancano gli amici… ma qui è tutto splendido e poi finalmente un lavoro come mi piace.
- Dimmi chi voteresti? Voto io per te.
- Dunque…mah ecco…nessuno!
- Come nessuno? (ma come darle torto povera figlia) Dimmi un nome…
- Allora vota.…Paolo Barnard!
Esco e spalo la neve davanti casa che è scesa copiosamente, la strada, malgrado la neve e il freddo, è eccezionalmente trafficata di macchine, anche a messa è finita…stanno andando tutti a votare! Rientro in casa prendo documenti la scheda elettorale e vado anch’io verso il seggio.
Un deficiente ha parcheggiato il suo suv davanti alla porta d’ingresso della scuola, (questo voterà Berlusconi penso) estraggo il telefono e faccio una foto, ma i carabinieri escono e anziché multarlo, mi intimano di lasciare borsa e cellulare al presidente del seggio prima di votare…pena multa salatissima…arresto ecc ecc. Qualche deficiente fotografa la scheda votata e la pubblica su fb o twitter e per impedire che questo avvenga ti sequestrano tutti gli apparecchi tecnologici. Entro in cabina e voto senza #ciucciarelamatita, il paese è piccolo e conosco il presidente del seggio…mi fido e poi ci sono due mastini del #M5S che sono li di vedetta, diffidenti!
Vado al bar mi siedo ordino un the e prendo dei dolci, fingo di leggere il giornale ma in realtà sono li per origliare e sentire gli opinionisti che dicono… in quel momento ci sono dei giovani, di solito mi piace ascoltarli…pensare di essere la madre di tutti quelli che incontro…visto che mia figlia mi è lontana, ma pare che la juve abbia fatto non so quanti goal, e devo mangiare lentamente 3 croissant prima di sentirne uno, che affronta l’argomento che m’interessa: “Minchia che ora è? A che ora chiude la scuola, minchia devo andare ancora a votare! Ma chi minchia voto? Un altro gli risponde io ho votato “aggrillo” che così gli rompe il culo a quei bastardi! Che tanto destra e sinistra sono tutti uguali! L’altro interviene e suggerisce: “vota a Berlusconi almeno lui scopa le fighe, mica come quegli sfigati di sinistra che le hanno solo ciospe!” Dal gruppo emerge una voce femminile: Ma noooo, chiunque meno che Berlusconi, quel vecchio porco che da quando sono nata che c’è lui…basta!
Mi alzo, e con entusiasmo vado a stringere la mano alla signorina! E le faccio: Brava basta Berlusconi! Cosa hai bevuto? Offro io! Ma solo per te a lui che vota Berlusconi niente, a lui se gliela da prenderà l’imu, o qualche zoccolona che gli avanza!
Vado alla cassa e pago ma il barista, normalmente cordiale, non dice nulla e dall’espressione non è entusiasta del mio gesto. Ho scoperto involontariamente che l’unico bar del paese è berlusconiano! Che tragedia! Per cambiare bar devo andare in un altro paese!
Mi sa che alla faccia della coesione sociale, queste elezioni a partire dalla campagna elettorale più squallida della storia, di certo non hanno favorito la pace e ci vedranno più che mai, divisi e scontenti, almeno fino alle prossime elezioni o al prossimo mondiale di calcio!
Non mi disturba per niente!
Domenica…mancano pochi minuti a mezzanotte, sono sola in casa, nel silenzio assoluto, decido di fare un bagno caldo prima di mettermi a dormire. Applico l’olio ai semi di lino nei capelli, e al viso una maschera antiaging fai da te, un composto di miele, yogurth e crusca, entro nella vasca che profuma di bagnoschiuma al gusto di ylang-ylang chiudo gli occhi, per meglio assaporare quell’attimo di relax, ma…odo dei rumori sinistri provenienti dall’ingresso…la porta trema quasi che qualcuno volesse buttarla giù… (scoprirò dopo che erano i miei gatti che giocavano col portachiavi che ciondolava dalla chiave inserita nella serratura).
Nuda come un verme, leggermente un po’ meno gnocca (ma solo per via di quella magica poltiglia spalmata sulla mia faccia e per i capelli unti e bagnati) mi sento vulnerabile come Janet Leigh nella scena di Psyco di Hitchock! Decido, comunque, di rimanere in ammollo… afferrando per precauzione, un tubo cromato del porta sarviette…mi difenderò…dandolo in testa ad eventuali aggressori, se malauguratamente qualche malintenzionato dovesse entrarmi in casa.
Passano alcuni minuti e il silenzio (complice la neve che inizia a cadere) si fa sempre più assordante!
Me ne resto li tranquilla a godermi quel bagno aromaterapico e improvvisamente… nel silenzio più totale… squilla il telefono (in camera sul mobile vicino al letto, in fondo al corridoio all’estremità opposta al bagno).
Che fare?
A) Potrei fottermene beatamente, avranno sbagliato numero!
B) Non sarà successo qualcosa? (ho gli anziani genitori a 1800 km, una figlia a 8500 km e la sorellina piccola a 40 ma con una gamba ingessata).
C) In questa notte di gelo il mio ex si sta rigirando nel letto pensandomi e sente l’urgenza di dirmi che si è reso conto di amarmi che vuole sposarmi/ passare il resto della sua vita solo con me! (ipotesi alquanto improbabile ma non si sa mai!)
Il telefono smette di squillare, proprio mentre infilo l’accappatoio e quando lo tolgo per rientrare nella vasca (non prima di aver imbrattato il coperchio del cesso con un cospicuo pezzo caduto dalla mia maschera al miele) squilla nuovamente.… Allora è urgente! (penso) mentre corro a piedi nudi nel buio corridoio sbattendo, ovviamente, il ditino del piede contro lo stipite della porta con annesso urlo di dolore.
Afferro il cellulare con le mani umidicce ed appiccicose… due chiamate perse da numero sconosciuto… squilla di nuovo…rispondo e sento un rantolo…(un maniaco che mi fa stalking?). L’orologio segna mezzanotte e dieci…il telefono squilla di nuovo e rispondo seccata:
- Pronto ma chi parla?
Dall’altra parte sento un rumore tipo scatarramento e una voce anziana e femminile che mi dice:
- Signora Increta? Parlo con l’agenzia immobiliare? Sono la proprietaria della casa xy, ho perso il le chiavi della casa al paese e siccome fra due mesi devo andarci, non è che lei può restituirmi la copia che le ho dato?
- Mannaggia Signora! Lo sa che ore sono? Mi ha fato prendere un accidente!
- Ma è solo mezzanotte! (Ribatte lei) Pensavo fosse in giro a divertirsi in qualche discoteca, come fanno tutti i giovani, visto che è domenica! Poi lei mi ha detto che è sempre reperibile, e siccome mia cugina si opera di cataratta e devo andare al paese a trovarla, ho pensato…già che ci sono vado a fare le pulizie nella casa e poi a marzo devo mettere fuori i geranei e piantare i bulbi dei tulipani…che non volevo metterli… ma visto che lei non mi vende la casa e non trovo le chiavi, ho chiamato il fabbro ma quelli la domenica non rispondono e ho pensato chissà se la signora dell’agenzia le ha ancora? Volevo anche chiederle: Ma secondo lei l’IMU la tolgono questi politici? Prima ce la fanno pagare e poi la tolgono? Tanto ho capito che questi politici sono tutti d’accordo per fregarci! Solo le pensioni non aumentano! Poi le volevo dire ma lo sa che mio nipote non mi è venuto nemmeno a trovare a Natale, non vorrei le avesse prese lui le chiavi e poi devo rompere la porta che è antica e i fabbri come gli idraulici, non si trovano mai e poi chissà quanto mi prendono… bla…bla…bla.…
- Signora è mezzanotte, stia tranquilla le chiavi le ho io, non deve rompere la porta ma adesso si metta al caldo sotto le coperte… la chiamo domani…Buonanotte!
CANDID’ITALY
OVVERO: DELLA SELEZIONE DI CANDIDATI ALLE ELEZIONI ITALIANE AI TEMPI DEL PORCELLUM
Messaggio tipo ricevuto nella mia casella elettronica (ma sono sicura che in molti ne hanno ricevuti di analoghi):
“Ciao Ketty sono l’onorevole… sto creando un nuovo movimento per cambiare veramente l’Italia e non posso assolutamente non averti nella lista dei miei candidati visto che fai parte della società civile, lavori, sei tosta sei una donna in gamba e…se non ti offendi, sei pure una bella donna! Contattami urgentemente per accettare la candidatura al numero.…”
Chiamo:
- Pronto, sono Ketty Increta
- Mi scusi con chi parlo?
- Ketty Increta…mi hai scritto una mail che non puoi far assolutamente a meno di me, nella lista che stai facendo!
- A si ciao Ketty, come va? Sempre in gamba voi donne in carriera! (detto tra noi, ho un odio viscerale per chi mi da della donna in carriera). Allora quando ci vediamo? Così mi firmi l’accettazione della candidatura e poi ci organizziamo per fare la raccolta firme e partiamo alla grande per la campagna elettorale e li mandiamo tutti a casa!
- Veramente è un momento abbastanza di merda in tutti i sensi! Comunque vorrei conoscere il programma.
- Si il programma lo stiamo scrivendo… ma tanto non lo guarda nessuno credi a me… abbiamo il simbolo però…un simbolo d’effetto…anche l’occhio vuole la sua parte! Comunque ci prendiamo un caffé insieme… voglio dire… fa sempre piacere prendere un caffè con una bella donna... e così mi firmi il modulo di accettazione della candidatura.
- Scusa caro onorevole, io credo di averti visto una sola volta… mi pare ad un convegno nell’ambito della sagra paesana della bagna càuda… o della gallina bionda di Villanova…ma c’era tanta gente… tu ti ricordi chi sono?
-.…si fammi pensare, non sei l’amica di Luigi?
- Non ho amici che si chiamano Luigi. Insomma ti ricordi di me? Perché vuoi candidare proprio me?
- …servono donne come te… per il cambiamento… per salvare l’Italia… che ci siamo rotti di questi politici… anche Luigi è candidato…poi c’è Pino il sindacalista dei metalmeccanici esodati, Paola la maestra precaria, la commercialista Gina, ma forse non la conosci…anche lei è amica di Luigi… Adesso che ci penso ho visto il tuo nome nella firma del referendum per salvare dall’estinzione il ramarro giallino del Guatemala e da ciò si evince che donna sei… e poi dobbiamo fare una bella lista con 40 candidati… più le riserve… comunque anche se non ti candidi una sera ci vediamo? Hai una bella voce!
- No scusami il caffé rende nervosi e la politica fatta così pure! Adieu
Morale del tread: Non importa chi tu sia…basta che ti metti nella lista del piccolo partito! Tanto il capolista entra i parlamento coi voti di tua zia, tua nonna e della tua compagna di banco delle elementari che volevano votare per te! Si becca anche il finanziamento pubblico (pardon quello l’abbiamo abolito col referendum, ora si chiama “rimborso elettorale”) per le spese che tu sosterrai per farti votare! Inoltre puoi anche farti “trombare“da un onorevole anche prima del voto! Anche questo è un metodo anticrisi (per lui)! Ma si sa l’importante è partecipare!
Ps: alle ultime elezioni amministrative la percentuale dei candidati era di poco inferiore al numero degli aventi diritto al voto!
Il tabù della politica
Ultimamente dal bar al social network è tutto un insulto… uno sbraciarsi in direzione dell’antipolitica.
Lo sport di alcuni antipolitici, è quello di denigrare non solo, come sarebbe lecito, i politici corrotti o incapaci, ma anche chiunque osi avere un’ ideologia politica. E’ tutto un loop d’insulti, di foto pubblicate con parlamenti in fiamme, di minacce anche ai semplici militanti o simpatizzanti: I politici sono tutti merde! Ergo la politica è una merda! Ergo i militanti e persino gli elettori sono merde!
Il tutto con un odio generico, che si spiega solo analizzando la difficile situazione socio economica in cui oggi molti, purtroppo, vivono. Odio che spesso degenera in vera persecuzione per chi anche solo s’interessa di conoscere e valutare proposte e programmi politici, mettendolo alla pubblica gogna alla stessa stregua dei farabutti che hanno truffato milioni di euro, poco importa se il militante non solo non ci guadagna il becco di un quattrino, ma addirittura ci rimette di tasca propria dedicandoci il tempo libero.
Già! Ma se siamo nella merda non è che, forse, proprio interessandoci della cosa pubblica possiamo uscirne?
E così che accanto a questi antipolitici, (che per altro non sono in grado di indicare in che modo migliorare la società senza politica) nell’ultimo periodo molte persone, soprattutto giovani, non solo si interessano alla cosa pubblica ma partecipano attivamente e in alcuni casi si mettono in gioco partecipando a dure competizioni elettorali.
Tuttavia il tabù della politica persiste e mentre storici parlamentari (molti dei quali sono responsabili è della grave crisi economica e sociale in cui ci troviamo e dell’aver generato sentimenti negativi) si dividono si ripropongono e reimpastano, per gli altri è tutto un distruggere, rottamare in nome di un ideale cambiamento (di fatto privo di contenuti).
Ho partecipato dal di dentro (come militante sel) alle primarie del centrosinistra. Il seggio di un paese in provincia di Asti è stato un ottimo punto d’osservazione. Migliaia di persone di tutte le età in tutt’Italia, hanno dato un’ottima indicazione d’indirizzo politico alla coalizione premiando, attraverso la scelta dei candidati, l’ambiente in primis ma anche la voglia di trasparenza, di diritti civili e di sviluppo economico, inteso non come mero sfruttamento selvaggio ma come crescita responsabile della qualità della vita.
Dal mio confronto con militanti del Pd, (che molti di quelli che leggono vorrebbero vedere tutti appesi alla forca) è emerso, ad esempio, che non sono affatto d’accordo alla realizzazione del TAV e lo dimostrano anche gli esiti delle votazioni delle primarie, che a Torino hanno visto premiare il Consigliere Regionale Stefano Lepri oltre all’ex sindaco di Avigliana Carla Mattioli o al Consigliere Comunale di Torino Michele Curto, segno che il rispetto per l’ambiente e la razionalità nella spesa pubblica sono prioritarie per gli italiani.
E se, come diceva Gandhi, In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica, per me il vero crimine consiste nel non interessarsi, non partecipare, non scegliere, in quanto così facendo si avallano proprio le “merde” che si dice di voler combattere in nome del “tanto sono tutti uguali”!
Amarcord: Una domenica senz’auto negli anni ’70!
2 dicembre 1973 era una delle domeniche di Austerity, tutti intorno a me erano arrabbiatissimi! Mia madre dopo una settimana di lavoro riteneva fosse ingiusto non poter usare la 127 per andare dalla provincia di Torino a prendere il caffè in Piazza del Duomo a Milano, mio padre imprecava contro quelli dello Yom Kippur. Era a causa loro se avevano chiuso il canale di Suez e per questo motivo le navi petroliere dovevano circumnavigare l’Africa per portare il petrolio ma, cosa ancor più grave, lui avrebbe dovuto fare a piedi, i 300 metri tra la nostra casa in Viale Gramsci e il Bar Maggiora in Corso Francia a Collegno! Per il nervoso, aveva terminato anzitempo le sigarette e pertanto doveva assolutamente compiere questo “lungo cammino” non senza insultare gli arabi che avevano messo l’embargo e lo facevano sicuramente per aumentare il prezzo della benzina! Ma lo aumentassero senza farla tanto lunga! (In modo che lui potesse andarsi a comprare le sigarette o andare con l’auto dove voleva!)
Mia nonna, alzava gli occhi al cielo e sospirava! Lei al tempo della guerra, faceva molti chilometri a piedi sotto i bombardamenti per portare il pane ai partigiani, ma a mio padre ciò non interessava, la guerra, i partigiani oramai erano roba d’altri tempi, ora vivevamo i “tempi moderni” e non si poteva togliere ad un uomo moderno degli anni ’70 l’auto e, soprattutto, le sigarette!
Mentre la mia famiglia imprecava verso gli arabi e gli israeliani, io allora bimba ero invece felice di questa notizia dell’Austerity e, senza dire nulla a nessuno, presi i miei pattini a rotelle, lo spazzolino da denti, due Buondì Motta e un gomitolo di lana rossa (per segnare la strada e non perdermi, non le briciole di pane che si sa che i passerotti le mangiano e dopo non sai più come fare per orientarti) e scesi in strada, anziché pattinare sul marciapiedi, come dovevo far di solito per non essere investita, potevo pattinare al centro della strada, ero felice, c’era aria di festa, io pattinavo e cantavo a squarciagola, una canzone degli Equipe 84, “tutta mia la città ahaaaaa…”, in un attimo fui in Corso Francia. Incredibilmente una delle arterie principali della città era completamente sgombra d’auto, vi erano numerose biciclette anche dalle forme strane, clown, giocolieri, un gruppo di giovani “figli dei fiori” seduti al centro di un incrocio, con la chitarra intonava: “c’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling stones…” Quella canzone la conoscevo, la maestra a scuola ci aveva parlato della guerra del Vietnam, ma non mi fermai… mia nonna mi aveva raccomandato di non dare confidenza agli estranei…soprattutto ai “figli dei fiori” e ai capelloni, ma a me sembravano simpatici poi doveva essere bello avere per genitori dei fiori, mentre io ero figlia di una ciminiera! Mio padre fumava sempre e io non respiravo… mi bruciavan gli occhi!
Ad ogni modo continuai a pattinare e a srotolare il gomitolo di lana per non perdermi, ma l’avevo fissato ad un sassolino troppo piccolo, che mi seguiva come un cagnolino e ad un certo punto un gatto balzo sul sasso e sul filo e imbrogliò tutto il mio rudimentale “segna mappa”! Accidenti non avevo mai visto gattini giocare in Corso Francia, il filo di Arianna aveva funzionato anche nel labirinto del Minotauro e qui che non c’erano minotauri un gattino aveva distrutto la mia impresa! Ma non mi spaventai più di tanto, ero arrivata davanti alla “nave”, un nuovo palazzo appena costruito, lo Sky residence, dietro quello… in via Rossini, in una casa fine 800 abitavano i miei nonni, non mi ero ancora persa! Continuai a pattinare sul corso e anche più rapidamente (senza il filo di lana che s’impigliava nelle rotelle) in un attimo fui a Leuman!
Un cavallo con tanto di calesse percorreva la strada, non era usuale vedere a Collegno su corso Francia delle carrozze coi cavalli! Una zia di mio padre (Zia Biagia) mi aveva narrato che negli anni 30 andava al lavoro da Collegno a Torino col tram trainato da cavalli, ma non le avevo creduto, ed ora invece vedevo con i miei occhi dei cavalli al trotto sul corso!
Ad un certo punto vidi anche un venditore di zucchero filato e di palloncini…mi spaventai a morte! Ero per caso finita nel paese dei balocchi di Collodi? Cercai uno specchio, mi toccai le orecchie, le avevo ancora normali, quelle d’asino non mi erano cresciute, ma nel dubbio non mi fermai, pazienza per lo zucchero filato, ma non volevo che mi crescessero le orecchie, che avrebbe detto la maestra, e i miei compagni? Mangiai un più rassicurante buondì motta e lavai i denti ad una fontana. Continuai a pattinare qualcuno m’aveva detto che quel corso arrivava in Francia ed ero determinata ad arrivarci pattinando!
Arrivata a Cascine Vica di fronte alla Standa il mio viaggio terminò! Mio nonno Antonino, si era stancato di seguirmi discretamente e mi sorpassò con la sua bicicletta!
Dove pensi di andare piccola Ketty? mi chiese senza scendere dalla bici.
In Francia, non posso?
Ma lo sai il francese?
Si, so tutte le canzoni di Sylvie Vartan…Comme un garçon je n’ai peur de rien, la la la! Risposi impertinente
E il passaporto? Ce l’hai il passaporto?
Caspita! Il passaporto non l’avevo, dovevo interrompere il mio viaggio! Senza più protestare montai con tutti i pattini sulla canna della bici e mio nonno.
Un giorno potrai andare in Francia e in tutta l’Europa senza passaporto! mi rassicurò Nonno Antonino,e mi portò a casa sua dove sul poutagè a legna mia nonna aveva scaldato già il pane con fiocchi di burro e miele, altro che il buondì motta industriali che ti compra tua madre! Tuonò lei. Poi mio nonno lesse dei pezzi di un libro dove Giuseppe Mazzini affermava che chi ama la propria patria ama tutte le patrie, e che bisognava creare una democrazia sociale finalizzata al benessere culturale dei popoli europei.
Il 21 12 2012 alle 12.21 sarò in corso Francia all’uscita della tangenziale, come coordinatore del Sentiero Umano di Solidarietà Ambientale, questa volta sarà un po’ più difficile perché la circolazione delle auto non sarà interrotta e soprattutto mio nonno, classe 1898 non c’è più, ma io lo porto lo stesso con me! E tu? Chi porti con te?
Liaisons dangereuses
Prenotiamo il minibus che parte da Almese, ma solo per il ritorno all’andata toccherebbe essere li alle 6 del mattino e partendo rispettivamente dal Monferrato astigiano e da Torino, preferiamo partire un giorno prima, tanto più che per l’andata troviamo un passaggio da due lionesi Jeandenis e Alejandro che tornano a Lione da Milano. Gli diamo appuntamento ad Almese, dove lasciamo la nostra auto per il ritorno.
Il viaggio è piacevole, si parla di politica e delle differenze tra Italia e Francia, ci scambiamo informazioni, ad esempio Jeandenis ci spiega che è una fortuna che ora ci sia Hollande come presidente, perchè sono vicini a legalizzare il matrimonio tra gay e la possibilità per loro di adottare dei figli. “Certo che in Italia voi avendo il Papa, non potrete nemmeno parlarne!” (afferma lui)! Gli spiego che invece proprio in questi giorni in cui ci sono le primarie del centrosinistra è uno degli argomenti di discussione e che uno dei candidati (ndr Nichi Vendola), che è già il governatore della Puglia nonché leader di SEL, anch’egli gay desidererebbe potersi sposare e adottare un figlio e che recentemente un altro gay è stato eletto come governatore della Sicilia. Lui si stupisce, non pensava fossimo così “avanti” avendo avuto per molti anni il governo di Berlusconi.
Ci sono molte cose che i nostri cugini francesi non sanno di noi e molte che non sappiamo noi di loro, per esempio in Italia pensiamo che loro siano in maggioranza a favore dell’energia nucleare, ma a sentire Jeandenis è il contrario. Arriviamo alla frontiera dopo il Frejus e c’è molta polizia, ci fermano, ci chiedono dove andiamo, e Jeandenis risponde. “torno a casa a Lione, abito li e loro sono mie ospiti!” Si scusa per la piccola bugia e rimane allo stesso modo meravigliato, per lavoro attraversa la frontiera spesso ed è la prima volta che viene fermato e che ci sia tutta quella polizia.
Il tempo passa in fretta, ci accompagnano fino all’espace Sarrazin, dove ci sono le conferenze dell’Avant Sommet organizzato da Daniel Ibanez e dai no tav francesi, pur essendo lionesi, non sapevano di questo evento, se potranno lunedì parteciperanno alla manifestazione contro Monti e Holland e l’assurdità delle grandi opere.
Sono quasi le 18, il convegno è ancora in piena attività malgrado abbiano incominciato da stamattina.
Dati, filmati, discussioni. C’è anche l’assistente di un un europarlamentare francese, un consigliere regionale Rhône-Alpes, ma anche Davide Bono, consigliere regionale piemontese M5S e Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino. La nostra corrispondente Virginie ci viene in contro, è l’ora dell’aperitivo, e tra un bicchiere e l’altro ci fanno domande sul movimento No TAV in Italia.
Loro, a quanto pare, è solo un anno che si danno da fare come movimento, non circolano informazioni, qualcuno ( i loro governi) gli aveva fatto credere che siamo noi italiani a voler realizzare la galleria a tutti i costi e a loro la cosa non riguardava perché avremmo pagato noi l’intero tracciato.
Strano, anche a noi dicono la stessa cosa! Ridiamo insieme e ci portano a cena in un ristorante della città antica. Hanno sete di sapere e noi di raccontare, ci rendiamo conto che le informazioni non circolano. Ad ogni mio racconto degli avvenimenti in Clarea, strabuzzano gli occhi, non possono credere che al di la delle montagne, possano essere violati in questo modo i diritti umani e d’opinione. Qualche assurdità me la raccontano anche loro però… una di loro che lavora nei trasporti, mi racconta ad esempio, che partono tir dalla Francia alla Germania che esportano alla grande distribuzione tedesca pneumatici, salvo poi venderli agli installatori francesi che (a causa di riduzioni delle tasse) li acquistano ad un prezzo più basso che dal produttore, e le merci vanno avanti e indietro tra i due stati sprecando carburante e inquinando.
Tornando a casa dove ci ospitano rimaniamo bloccati in ascensore, la proprietaria di casa (un elegante condominio nel centro di Lyon) è mortificata in 22 anni che vive li non è mai successo! Attendendo in soccorsi, mi prendono in giro…dopo i miei racconti sulla Clarea, e 2 braccia rotte in un anno (1 per un incidente automobilistico a l’altro per una caduta accidentale al supermercato) credono che sia io a portare sfortuna.
Ci svegliamo al mattino in questa casa molto bella, siamo in un attico e dalle finestre si vede tutta Lyon, in cucina è già pronta una ricca colazione e hanno anche fatto il caffé molto forte come piace a noi italiani. L’espresso e un’altra cosa ma apprezzo la buona volontà!
Ci dirigiamo verso il palazzo delle nostre riunioni, dove malgrado siano solo le 8,30 sono tutti in attività, ma per cominciare aspettiamo un gruppo di relatori italiani, che arrivano in ritardo perché bloccati più volte sia alla frontiera del Frejus, sia all’arrivo al Lyon…riescono a passare mentendo sulla destinazione del viaggio.
Manca tuttavia all’appello il bus con 15 italiani partiti dalla Val Susa bloccato al Frejus con scuse pretestuose dai gendarmi francesi per diverse ore, salvo poi lasciarli passare tutti meno 3 tra cui l’autista, quindi non han potuto far altro che tornare indietro.
I francesi presenti al convegno a questa prima notizia sbiancano! Una ammette candidamente: Pensavo che questo avvenisse dalla parte italiana, si sa che da voi non c’è democrazia, ma da noi in Francia, il paese della libertà, non è ammissibile una cosa del genere! (Poi proprio ora che hanno mandato a casa Sarkozy e scelto Hollande!)Un’altra invece afferma che siamo in un nuovo ordine mondiale ( ed io penso, guarda caso il nostro governo tecnico è gradito alle banche e Monti fa parte del gruppo Bilderberg)!
Ad ogni modo impediscono a 15 cittadini italiani di partecipare ad una conferenza francese, che fine ha fatto il trattato di Schengen?
La Corte dei conti francese ha bocciato questo progetto, e un euro parlamentare francese riferisce che in commissione europea la UE non è disponibile a finanziarlo, il motivo non è ecologico, ma economico: Non ci sono soldi, e inoltre ci sono altre priorità!
Io sono europeista convinta, ma pongo una questione col mio francese scolastico quasi dimenticato:
Quelle Europe? Quelle des marchandises ou quelle des personnes.
Nous citoyen européen, nous sommes moins d’un produit?
Quale Europa? Quella delle merci o quella delle persone? Possibile che noi cittadini europei valiamo meno di un prodotto?
Pare di si! L’autobus non arriva io e la mia amica siamo bloccate a Lyon, ma grande è la solidarietà dei nostri amici francesi, ci ospiteranno ancora se non riusciremo a trovare un altro mezzo per tornare.
Si sparge sul web la notizia e la sorella della mia amica decide di partire con suo marito da Oulx per venirci a prendere, le raccomandiamo via sms di non dire che viene a Lione, lei e il marito sono guardie forestali, ma malgrado abbiano il lascia passare sul cruscotto, la polizia li fermerà più volte!
Nel frattempo partecipiamo ad altre riunioni interessanti, arrivano anche esponenti dei movimenti parigini: le tav serà comme Notredame de Landes, (altra opera faraonica e inutile nei pressi di Parigi) ci dicono. A quanto pare le grandi opere anche in Francia sono gradite solo ai politici! Ma il comune denominatore è: Ils mentent ils trichent (mentono e imbrogliano). L’ex sindaco di Chambery Luc Besson vorrebbe che si facesse una nuova stazione solo per avere una targa col suo nome, gli aqmbientalisti gli faranno una targa a loro spese purché non sperperi danaro pubblico in opere devastanti il territorio.
Dopo essere riusciti a passare una serie di posti di blocco, la sorella della mia amica e il marito, arrivano a prenderci.
C’è polizia ovunque ma non fermano chi lascia la Francia… solo chi arriva. Evidentemente sanno che le loro menzogne cadrebbero se tra di noi cittadini europei ci parliamo, torniamo a casa ancor più convinte di essere dalla parte giusta.
Abbiamo memorizzato mail e contatti queste “liasons dangereuses” devono continuare “sans frontierès”! L’Europa siamo noi! Affanculo i mercati!