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Vecchiette e scippi
Nonne gerazione erasmus e truffe nigeriane. Ovvero: come ti frego nonna in internet con le ITunes card
Nonna Peppina ha allevato i suoi nipoti praticamente da sola, perché sua figlia e il genero lavoravano, e lei quindi li andava a prendere a scuola, preparava loro la merenda e faceva tutte le altre cose che fanno le nonne. Ora i nipoti sono andati a fare l’Erasmus in una città estera e prima di partire le hanno regalato un vecchio smart phone. “Così ci video chiamiamo su messangers oppure ti mandiamo le nostre foto su whatsApp” le avevano detto prima di partire. Fino qui tutto normale, se non fosse che tolti i primi giorni in cui Peppina ha fatto ancora da bancomat, i nipotini così impegnati a conoscere il mondo (coi soldini anche di nonna), tempo per farsi i selfie da mandare a nonna non ne hanno più avuto. Nonna, che il “webbe” impegnata com’era a fare la lasagna per i nipoti non l’aveva mai sperimentato, ora però è sempre on line. Un po’ perché aspetta e spera notizie dei nipoti, un po’ perché cerca notizie di tutti gli attentati che avvengono nel mondo sperando che i kamikaze non siano mai dove sono i suoi cari. Da qualche tempo, nell’attesa vana di una cartolina virtuale, di un selfie sotto il Big Ben o di una gif animata con i cuoricini, con su scritto “Nonna I love you” ha imparato anche a usare facebook e si scambia slides con il buongiorno e i “cafféeee” e opinioni sui fatti di cronaca con le amiche. Fra gli amici si è aggiunto un certo Jonh Mackenzie, che lei non ha mai visto, ma lui “l’ha fatta amica” e le scrive tutti i giorni su wapp e la chiama in voce su messanger. La prima volta che ha ricevuto un cuoricino da lui con scritto “Nonna ti amo” Peppina pensava fosse suo nipote Giovanni con il nome tradotto perché vive sul Tamigi, ma poi si è accorta che Jonh Mackenzie non poteva essere suo nipote perché, non solo non parla italiano ma è anche molto affettuoso e si preoccupa di lei. Tutti i giorni la chiama e si informa sulla sua salute, poi le dice che lui è un soldato che è in guerra, che lo fa per salvare la sua patria e tutto l’occidente dalle minacce dei terroristi islamici e nonna si ricorda di quando era giovane che faceva la staffetta partigiana e anche lei voleva salvare la patria e la libertà e allora anche se non sa veramente chi cavolo sia sto tizio che le scrive sgrammaticato con google traslator, le piace di tenersi in contatto con il nipotino virtuale, non fosse altro per avere le notizie fresche dall’US Army sui possibili attentati per salvare i suoi nipoti veri della vita reale. Questo nipotino virtuale inoltre è un vero fenomeno con i computer e riesce persino a ripararglielo e a installare applicazioni da lontano, poi da vero ufficiale gentiluomo, le ha persino inviato i fiori veri al suo domicilio acquisendo il suo indirizzo esatto con il geolocalizzatore del telefono di nonna. Un giorno Jonh le dice che li in trincea in Afganistan si annoia un po’ quando non lavora a salvare la patria e la democrazia, ma non può muoversi essendo un soldato americano. Lei è un po’ dispiaciuta e vorrebbe fare qualcosa per lui ma non sa cosa, lui le chiede allora di comprarle una ITunes gift. Lei non sa nemmeno cos’è e dove mandargliela, ma lui con un italiano stentato gli manda una fotografia della gift desiderata e le spiega che si compra alle casse dei supermarket. Gli dice: ” Nonna quando torno dalla guerra, vengo a trovarti e ti porto i dollari per rimborsarti”. Allora Nonna Peppina corre al supermercato e compra una gift card ITunes e quando il valoroso nipote soldato americano la chiama lei gli chiede l’indirizzo del bunker ma lui le spiega che è sufficiente che lei gli comunichi il pin, e le dice anche “grazie nonna” e le manda anche tanti bacini e una valanga di cuoricini e fiori sul suo smartphone. Peccato che ad aver intercettato il bisogno d’amore della nonna erasmus non ci sia un valoroso soldato americano, ma una banda di truffatori ghaniani che il momento dopo aver ricevuto il codice dell’ITunes se lo venderanno al miglior offerente in rete! Intascheranno meno del valore nominale della gift card, (tanto che gli frega, l’ha pagata nonna Peppina e loro intascano così il cash) e con un po’ di moine e qualche chiamata voip domani ne manderà un’altra e altre ancora ne manderanno altre nonne sparse nel mondo. Morale di questa triste storia: Se regali uno smartphone o connetti tua nonna a facebook o twitter Chiamala ogni tanto ma soprattutto forniscile delle istruzioni sull’uso sicuro del Web!
(attenzione le romance scam non colpiscono solo chi cerca il fidanzato in rete ma anche le nonne di cui i nipoti non si ricordano)
Ancora sulle truffe affettive
Le truffe nigeriane (419 dal codice penale nigeriano) non si riferiscono solo alle Romance scam di cui ho già parlato, e che continuano a mietere vittime, quasi in maniera pandemica, ultimamente in Italia. Queste truffe sono odiose perché colpiscono oltre che il portafogli la sfera affettiva e sentimentale delle persone. Non si tratta solo della signore attempate che ci cascano perché credono nel principe azzurro e che spesso vengono derise per questo (e perché mai?) ma anche di altre truffe di qualunque genere.
Ultimamente con Acta (associazione contro le truffe affettive) abbiamo scoperto che si utilizzano anche gli animali per rubare soldi alla gente. Ecco come avviene la truffa: su siti di annunci economici, ma anche su gruppi di facebook mettono annunci in cui si regala un cucciolo (di cane, di gatto, ma anche di cavallo o altro animale) generalmente di razza e con immagine molto gradevole. Dopodiché entrati in contatto con i truffatori ci viene detto che l’animale è stato assegnato a noi e qui comincia il calvario. Con scambio di foto e anche di video su wapp e vari social fanno in modo che la vittima si affezioni all’animale, a quel punto anche altri componenti della famiglia, ad esempio bambini o anziani credono che il pet faccia già parte della famiglia e pertanto si è disposti anche a spendere qualche soldo pur di averlo finalmente con se.
Richieste che non tardano ad arrivare perché vi chiederanno soldi con le scuse più varie (rimborso spese per vaccinazioni o cure mediche, spese di trasporto, multe perché durante il trasporto le gabbie non erano regolamentari ecc ecc). Soldi che voi pagherete perché il cane è di razza e vale molto di più di queste piccole somme oppure per non scontentare i vostri bambini che hanno già la foto stampata del cane/gatto appesa alle pareti nella loro cameretta, Senza parlare della grande delusione che avrete voi e i vostri familiari quando scoprirete che vi hanno derubati di qualche centinaio di euro e l’animale non vi verrà mai consegnato! In guardia allora, non mandate mai soldi a nessuno per nessun motivo e il cagnolino prendetelo da allevamenti autorizzati e a norma o meglio ancora tra quelli abbandonati al canile municipale!
Vuoi lavorare? Paga!
L’annuncio diceva:
Selezioniamo candidati per traduzioni letterarie di libri di narrativa per ragazzi.
Si trattava di tradurre testi di narrativa per ragazzi in e da varie lingue straniere.
Mi è sempre interessato leggere e scrivere e conosco 3 lingue, quindi mi sarebbe piaciuto cimentarmi in questa sfida che oltre ad essere intellettualmente stimolante poteva essere una piccola fonte di reddito in questo momento di crisi.
Chiamo il responsabile della selezione e mi propongo, ma non mi viene chiesto nulla, qualunque candidato potrebbe andare bene, e sono proprio fortunata, dice la voce all’altro capo del telefono, perché faranno colloqui nella mia zona proprio fra pochi giorni! Mi fissano l’appuntamento però non per un colloquio, ma per un “breve corso di formazione” di una mattina, alla modica cifra di 168 euro, se supererò questo corso, mi verrà affidato un lavoro di traduzione di un libro da fare in due mesi, ovviamente senza retribuzione.
Tra i milioni di deficienti che aderiranno (periodicamente fanno questi incontri a pagamento) ce ne sarà qualcuno che vincerà un contratto di lavoro decennale con una famosa casa editrice, forse!
Non è lavoro ma una lotteria e il biglietto è pure caro, a quel punto, visto che si tratta solo di sfidare la sorte, meglio mettere un euro in un gratta e vinci, in una slot machine o, meglio, sparare al selezionatore con la roulette russa!
#ilBucoConLeBalleIntorno
Era il 3 luglio 2011, Già allora avevano problemi a giustificarne l’utilità i favorevoli a questo scellerato progetto e non avendo argomenti, la buttarono “in caciara” facendola diventare una questione di ordine pubblico, e ciò avrebbe procurato una nuova fonte da cui trarre profitto: l’occupazione militare della zona! Un bel business appetitoso per i tangentisti, oltre 90 mila euro al giorno, a carico degli italiani, con il doppio effetto che anziché porre l’attenzione su lavori che non verranno mai eseguiti (con grave sperpero di danaro pubblico per il nulla), si inventavano nuovi nemici da combattere: inermi cittadini colpevoli solo di voler proteggere dalla devastazione i loro territori.
Dissero: “E’ l’Europa che ce lo chiede! In Francia oramai è tutto fatto! Avremmo perso una grande occasione! Il Piemonte, a loro dire, rischiava di rimanere tagliato fuori! A tutt’oggi non solo la Francia non ha fatto nulla, ma addirittura si sarebbe dissociata dal progetto del Tav, prima bocciandolo come non conveniente, dalla loro “Corte dei Conti” poi definendolo “non prioritario e rimandando ogni decisione al 2030.
I signori della politica hanno continuato a mentire, a negare la realtà, il buco (57 km di tunnel dentro le Alpi) loro, lo vogliono fare lo stesso anche se non porterà da nessuna parte, non importa che non sappiamo dove andare a prendere i soldi e se qualcuno osa dir di no è un “facinoroso” e lo facciamo caricare e gasare dalla polizia!
Ci dissero: Dovete isolare i violenti!
Rispondemmo: Ci proviamo abbiamo anche fatto delle barricate,ma hanno lacrimogeni, manganelli, idranti…non è facile.
2 anni dopo…23 anni dopo è ancora #NOTAV
Incauti (e inopportuni) acquisti
Qualche giorno fa mi hanno proposto un nuovo lavoro: vendere tramite multilevel un medicamento miracoloso, arrivato direttamente dagli USA, che avrebbe migliorato la vita delle persone a cui l’avrei proposta e la mia facendomi guadagnare un pacco di soldi!
Detesto i multilevel e chi mi propone facili guadagni, inoltre diffido di ciò che arriva dall’America se non è jazz o cinema, ma visto che insistevano ho voluto saperne di più di questo prodotto miracoloso andando al di la della loro presentazione d’effetto, ho voluto leggere la sua composizione: H2O e NaCl, senza avere effettuato studi specifici di chimica, ho così scoperto che mi proponevano di vendere dell’acqua salata…udite, udite alla modica cifra di 38 euro al litro. Se avessi ragionato come un deputato del pd, non avendo la laurea in chimica mi sarei dovuta far gli affari miei e siccome “pecunia non olet” avrei dovuto catapultarmi in questo proficuo businness! Oggi in parlamento discutono circa l’acquisto di 90 aerei da guerra F35, ovvero Joint Strike Fighter che in inglese vuol dire “aereo da caccia” o da combattimento, insomma serve a sparare, e al di la del fatto che l’articolo 11 della Costituzione dice che l’italia ripudia la guerra, questi “caccia” sono un assoluto bidone perchè costano troppo e non sono buoni nemmeno per la funzione per cui te li vendono in quanto prendono fuoco da soli ed è possibile abbatterli con una fionda!
Io spero proprio che desistano da questo progetto scellerato, ma se li comprano o hanno un’interesse personale o sono degli idioti, altrimenti il perché #chiediloaboccia !
Ps: L’incauto acquisto per legge è reato, solo in parlamento c’è l’immunità per “l’acquisto a delinquere” oltretutto coi soldi degli altri, ovvero i nostri!
Non lavorare (o lavorare male) stanca!
- Allora tu lavori? E che lavoro fai? (Mi chiede, stizzito con una punta d’invidia, un uomo appena conosciuto).
- Sono agente immobiliare. Rispondo.
- Ah! Allora periodo nero per voi! (Afferma quasi a voler infierire)
- Lo è un po’ per tutti da quel che si dice in giro…
- No! Per voi lo è di più, io lo so le case non si vendono c’è l’IMU! (quasi che L’Imu fosse un mostro a sette teste responsabile di tutti i vizi capitali). Parlo per esperienza io devo vendere la casa che mi ha lasciato mia zia, ma non riesco!
Mi faccio spiegare cos’è che vende e quanto chiede (una casa priva di manutenzione negli ultimi 30 anni, in una località amena, non servita da mezzi pubblici e che lui vorrebbe vendere ai prezzi del nuovo).
- Se senti, se hai un amatore uno coi soldi, che s’innamori dell’immobile…(io questa cosa qui dell’amatore non l’ho mai capita… ma perché mai uno coi soldi dovrebbe innamorarsi di una “ciofega” e pagarla 3 volte il suo valore?). Comunque mi dispiace venderla ma sono in cassa integrazione… ma tanto lo so che nessuno compra…c’è l’IMU (sempre il serpente a sette teste che in campagna elettorale tutti i politici vogliono sconfiggere come fece San Giorgio col drago.)
- Ma di IMU per quella casa dovresti pagare meno di 100 euro all’anno a occhio più di quanto spendi di sigarette o per le telefonate del cellulare in un mese. (Stavolta sono io a infierire facendogli un rapido conto in tasca sua visto che lui lo fa a me). Vero?
- Si pago sugli 80 euro in effetti! Ma non si vende lo stesso, le banche non danno i mutui. La gente non lavora si suicida…io non lavoro.
- Ah allora non è un problema di IMU, ma di lavoro. E di cosa parlano i governanti, presidente del consiglio incluso? Di IMU del serpente a 7 teste!
Buon 1 maggio a tutti ma soprattutto ai colleghi agenti immobiliari e a chi non lavora perché un lavoro non ce l’ha!
Traslocare…meditare…pianificare e invece no!
Premessa:
(Ovvero della favola che mi racconto da sola)
Traslocare è fichissimo, perché è un nuovo inizio!
Già allora perché ho rinviato così tanto? Malgrado l’aura positiva di questa casa si fosse già esaurita da un pezzo ed ero perfettamente consapevole che occorreva ridimensionarsi perché in alcune stanze ci entro solo per passare l’aspirapolvere e nel prato ci vado solo per tagliarlo?
Ricordo i traslochi precedenti…all’inizio un ordine maniacale… Un file con l’elenco delle scatole numerate e l’elenco del contenuto.
In una scatola solo i libri di poesia…nell’altra solo quelli degli scrittori italiani del ‘900 che siccome ne ho di più…le scatole sono diverse e per non confondersi, vengono addirittura classificate con il sistema bibliotecario di Melvin Dewey… poi ho iniziato ad imballare le pentole e i bicchieri che non uso mai (ma se non li uso mai perché non li butto?)… poi ho continuato a portarmi dietro in tutti i traslochi (5 mi pare) la cameretta di mia figlia…così quando viene a dormire da me (ovvero quasi mai) si sente a casa, che tanto se non viene lei ci faccio la camera degli ospiti…ma non ho quasi mai ospiti a dormire e nel caso dormono sul divano (visto che ne ho comprati ben 2) e per le volte che ho avuto ospiti (negli ultimi anni) coi soldi che ho speso per i divani gli potevo pagare l’albergo!
Quando si trasloca… ci si pente di tutti gli shopping fatti nella vita, ci si chiede come mai uno conserva anche le scarpe consumate malgrado se ne abbiano ottantaquattro paia, o i jeans taglia 42 di quando eravamo giovani, che tanto non si dimagrirà più! Si vorrebbe essere americani che loro quando traslocano, anche se hanno 84 anni, riescono a far stare tutto in uno scatolone!
Traslocare...meditare…pianificare e invece no! Anche questa volta si rimanderà tutto il rimandabile all’ultimo giorno!
Sogno erotico…ma non troppo.
Ero nel bel mezzo di un amplesso con un uomo, nordeuropeo bellissimo alto e prestante, ma nel mentre pensavo ad un mio ex italianissimo, con il quale ho avuto una forte affinità emotiva, e a un uomo che ho conosciuto da poco…un tizio bruttino, problematico, ma molto intelligente, nonché simpatico ed intrigante, che sicuramente, se dovessi frequentarlo, mi creerà un sacco di guai.…quando arriva un collettivo intero di femministe (stile anni ’70 per intenderci) ma col volto imbiancato e un costume tipo coro nelle tragedie greche, che iniziano ad urlarmi in coro: “FOTTITENE DEI SENTIMENTI, RIVENDICA IL TUO DIRITTO ALL’ORGASMO!”
Questo è stato il mio sogno di stanotte.
Ne parlo liberamente e senza vergogna, perché considero il sesso un aspetto normale della vita, come mangiare, bere o respirare.
Preciso inoltre anche se ho passato la domenica lavorando, ho avuto una serata piacevole e un’ottima cena leggera e non a base di peperonata!
Quando ero giovane mi piacevano belli e dannati, e ne ho sposato anche uno…ma al di la della tragedia della successiva separazione, ne è nata una figlia, bellissima e va bene così! Oggi preferisco gli uomini dolci e colti, possibilmente intelligenti…nordici perché nella loro visione della vita “open mind” sono più vicini alle mie corde. Posso garantire che, a dispetto delle leggende metropolitane secondo cui le donne anziane come me sarebbero fuori da ogni gioco, per quanto mi consta sia io che altre mie amiche coetanee, belle o brutte e di qualsiasi condizione sociale, non abbiamo difficoltà ad avere corteggiatori. Certo…trovare l’uomo della vita è più difficile…tuttavia credo che non sia un peccato almeno sognarlo!
Uno vale uno?
Ero a Roma ieri per una riunione di lavoro, ho voluto andarci a bassa velocità…con mezzi pubblici, e non solo per coerenza alla mia avversione all’alta velocità, ma perché andare piano e mescolarsi con la gente che lavora e non solo ai turisti o ai businness man delle eleganti sale convegni, aiuta a capire meglio una città!
Colazione alle 6 del mattino in un chiosco vicino a una qualsiasi fermata della metro, osservare la gente, aiuta a capire meglio la realtà…
Qualche passo a piedi e noto che la Capitale non è esente dalla crisi che si palesa in una miriade di cartelli “vendesi” sia sulle case sia su negozi con tristi rimasugli di recenti “cessate attività”…prendo la metro, tra le facce assonnate di chi si reca a svolgere lavori precari e mal pagati e giovani che fanno tanti sacrifici per studiare incuranti dell’improbabile utilità di ciò che stanno facendo.
Scendo e prendo un autobus con un numero a tre cifre, stipata tra gente di tutto il mondo, ma non sono turisti o pellegrini in visita al nuovo Papa, ma addetti ai lavori più umili…mi manca l’aria, appena intravedo la piazza dove inizia Villa Pamphili, malgrado la pioggia e l’Hotel luogo della mia riunione si trovi all’estremità opposta, scendo e inizio a camminare a piedi per fare il pieno di ossigeno e luce prima di una due giorni in una sala convegni illuminata al neon.
Ad un tratto c’è una piccola area di sosta, con molte auto in mezzo al nulla, all’interno pezzi di vita…giochi vestitini di bambini, coperte, biberon…frammenti di vita domestica…intere famiglie senza casa che dormono in auto!
Qualcuno inizia a svegliarsi e con agghiacciante quanto “normale” consuetudine, prepara, i bimbi per andare a scuola, scaldando la colazione su fornelli da campeggio e usando, per lavarsi, la fontanella dei pesci rossi della prestigiosa villa antistante. Succede a Roma nell’anno Domini MMXIII ad un paio di chilometri dal Vaticano, dove si è appena insidiato un Papa che porta il nome di San Francesco e a breve distanza da Camera e Senato dove neoeletti a “5 stelle” affermano a gran voce che “uno vale uno”!