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Vecchiette e scippi
“Omnia vincit amor” (San Valentino: auguri tragicomici a chi come noi/voi crede ancora all’amore)
Be my Valentine dicono in America e tutti festeggiano San Valentino scambiandosi cuoricini e bigliettini anche tra bambini.
Se oggi i giovani sono “generazione erasmus” delle mamme, che a 20 anni avevano sposato un testa di bip, o gli è morto il marito che ne facciamo?
Restano a casa in un paese devastato socialmente, spesso additate come streghe dai conformisti, desiderate dai coetanei dei figli come genere di consumo mordi e fuggi o come serve o infermiere dai coetanei e loro no… insistono nella loro autodeterminazione preferendo un libro sul comodino al fesso nel letto.
Chi è solo si sa, anche in compagnia dei propri gatti o cani, dei propri libri e pensieri, quando ci sono le feste, celebra il dramma della solitudine e la fragilità cresce e incrementa debolezze umane inenarrabili fino al punto che il vuoto abissale lasciato dall’indifferenza ed egoismo dei figli, o parenti, si può riempire con qualunque cosa anche con le Truffe Affettive (che non sono rivolte solo alle donne sole, brutte e vecchie ma anche a chi desidera un cane o un gatto, agli uomini single/divorziati/sposati giovani o attempati che scambiano la sexi web cam con l’amore).
E’ dimostrato che nelle feste il diagramma che indica le truffe, web e non, aumenta in maniera inversamente proporzionale al calo della razionalità dovuto alla tristezza e l’abbandono. Tuttavia, dopo le feste, quando ci si accorge che la mamma lasciata sola a Natale a capodanno e in tutte le feste comandate riversa il suo amore su uno sconosciuto della rete, che per la prima volta la riempie di attenzioni e gli dice “I love you” non si esita nemmeno un secondo additarla come“cretina che se l’è andata a cercare” o peggio “folle”! Infatti è opinione comune che si meriti amore solo se giovani e avvenenti e che bisogna a vita essere il bancomat di figli, ancor quando irriverenti, piuttosto che farsi derubare da chi finge di essere gentile con te. Nulla importa se l’avvenenza si è persa in anni di lavoro, in notti insonni coi pupi in braccio o sobbarcandosi tutto il peso della cura di chiunque abbia avuto bisogno in famiglia!
Una riflessione a parte merita la signora che dall’alto del piedistallo della tua stantia coppia (quasi a guisa di statuetta della torta nuziale) giudica la single attempata perché ancora desiderosa di amore. A questa io dico: lo sai vero che tuo marito si gira ogni volta che vede un culo o una tetta femminili e non? Sient’ammeh cara amica.… meglio che non facciamo i conti del “saldo cuore” perché se contiamo anche l’autoironia e il rispetto per se stessi non sono sicura che tra te e me vinci tu!
Ma siccome il mio cuore è grande e non ho tempo per odiarti Buon San Valentino anche a te! Buon San Valentino in particolare alle vittime delle cyber truffe.…Siete splendidi/e, grazie per tutto l’amore che avete dato a questa società, grazie per il vostro senso di solidarietà per i più deboli, ed infine.…grazie per credere ancora all’amore!
Attenzione alle truffe web con l’invio di fiori veri
Attenzione succede che sapendo che alle donne piacciono i fiori, esiste una nuova modalità di truffa in rete una specie di evoluzione delle cosiddette “romance scam“che consiste nel mandare fiori alle vittime e qui ve ne spiego lo scopo.
Dopo aver intrattenuto conversazioni in rete con la vittima (di solito cercano sui social signore over 40 facendo leva sulla solitudine) si fingono innamorati e per dimostrare il loro amore oltre alle gift animate con cuoricini e frasi d’amore, arrivano al punto di inviare fiori veri (ma anche cioccolatini e pupazzetti) all’indirizzo della vittima. Fanno ciò con un app tipo Queen flower attraverso la quale si possono ordinare fiori e altri doni anche fornendo un falso mittente e prepagando con un borsellino elettronico o bit money, non riconducibile a chi ha fatto l’ordine. Per capirci ad esempio Jack lo squartatore può mandarvi fiori a nome di Brad Pitt e l’app non se ne accorgerà, perché evade l’ordine ricevendo il pagamento.
Poiché dietro queste truffe romantiche si celano pericolose organizzazioni di truffatori centro africani (ma anche qualche delinquente nostrano sta copiando il business) l’ultima cosa da fare è quella di far conoscere il proprio indirizzo di casa a persone non ancora conosciute che si presentano nella rete. I vostri dati, oltretutto, possono essere inoltre adoperati per compiere altre truffe ad altre persone e per riciclare denaro di illecita provenienza. (Abbiamo saputo di donne truffate alle quali viene proposto, in maniera più o meno consapevole, per rientrare di parte delle somme perdute, di far transitare nei propri conti somme sicuramente illecite rendendo complici le stesse di reato).
Ma come avviene la truffa?
1) Venite contattate da un falso profilo fb o da altri siti in chat, questo fingendosi un militare americano prossimo al congedo o un professionista americano o francese, inglese e comunque bianco e cattolico e di solito di sani principi, vedovo che vuole rifarsi una vita con voi.
2) Tramite chat vi curerà giornalmente per parecchio tempo più volte al giorno, preoccupandosi di voi se state bene, se avete mangiato, dormito ecc. Cercherà di conoscervi meglio, carpirà informazioni su vostri gusti e, guarda caso, coincideranno coi suoi fino al punto di farvi credere di essere la vostra anima gemella e otterrà con questa empatia la vostra fiducia. In questa fase cercherà di isolarvi facendovi perdere le relazioni sociali che avete, suggerendovi anche di non dire di voi ai vostri parenti o amici, perché la gente potrebbe essere gelosa del vostro amore.
3) Per rendersi reale vi proporrà di sentirvi al telefono ma anche vedervi tramite skype o watsapp, Ma in realtà in videochiamata vedrete la foto animata (spesso rubata ad un ignaro utente social) e vi sembrerà di star parlando proprio con quello della foto.
4) Con la scusa di inviarvi un mazzo di fiori vi chiederà l’indirizzo.
5) Vi manderà dei fiori veri e a questo punto voi penserete che è gentile romantico, come mai ne avete incontrati nella vostra vita reale. ecc. ecc. Vi chiederà anche di inviargli una foto del dono ricevuto. A questo punto avrà verificato l’esattezza dei vostri dati anagrafici e che gli avete dato un reale indirizzo.
6) State per incontrarvi ma lui deve partire per lavoro/affari o altri motivi fantasiosi in terra africana e gli capita qualche disgrazia (ad esempio rapina, ricovero in ospedale ecc.) e avrà bisogno del vostro aiuto e vi chiederà di trasferire somme con Western Union o Money Gram. E vuoi non aiutare uno che è così premuroso, sensibile e romantico?
Come nella vita reale non fate entrare in casa vostra finti operai del gas o altri ladri, non fate entrare nella vostra vita virtuale gli Scamers, se pensate di averne incontrato qualcuno bloccatelo subito, cancellate tutta la cronologia web delle conversazioni verificate che non vi abbia istallato un virus per carpire sul vostro pc i dati del vostro home banking e altri dati sensibili. Denunciate a carabinieri, polizia postale l’accaduto.
Abbiamo notizia di questi reati, dopo aver ascoltato e analizzato come ACTA ASSOCIAZIONE CONTRO LE TRUFFE AFFETTIVE numerose vittime e mancate vittime.
Al fine di prevenire questa odiosa fattispecie d’inganno preghiamo la massima diffusione di questa notizia di cui mandiamo immediatamente copia alla polizia postale e alla redazione dei Carabinieri on line
per info https://www.facebook.com/ACTA-Lotta-Cybercrime-AssContro-Truffe-Affettive-1020823291336240/?fref=ts
Vuoi lavorare? Paga!
L’annuncio diceva:
Selezioniamo candidati per traduzioni letterarie di libri di narrativa per ragazzi.
Si trattava di tradurre testi di narrativa per ragazzi in e da varie lingue straniere.
Mi è sempre interessato leggere e scrivere e conosco 3 lingue, quindi mi sarebbe piaciuto cimentarmi in questa sfida che oltre ad essere intellettualmente stimolante poteva essere una piccola fonte di reddito in questo momento di crisi.
Chiamo il responsabile della selezione e mi propongo, ma non mi viene chiesto nulla, qualunque candidato potrebbe andare bene, e sono proprio fortunata, dice la voce all’altro capo del telefono, perché faranno colloqui nella mia zona proprio fra pochi giorni! Mi fissano l’appuntamento però non per un colloquio, ma per un “breve corso di formazione” di una mattina, alla modica cifra di 168 euro, se supererò questo corso, mi verrà affidato un lavoro di traduzione di un libro da fare in due mesi, ovviamente senza retribuzione.
Tra i milioni di deficienti che aderiranno (periodicamente fanno questi incontri a pagamento) ce ne sarà qualcuno che vincerà un contratto di lavoro decennale con una famosa casa editrice, forse!
Non è lavoro ma una lotteria e il biglietto è pure caro, a quel punto, visto che si tratta solo di sfidare la sorte, meglio mettere un euro in un gratta e vinci, in una slot machine o, meglio, sparare al selezionatore con la roulette russa!
Elementare Dott Giancarlo!

Oh guarda chi indossava la maschera prima del ritrovamento del luogo del reato! Un tutore dell’ordine pubblico!
Caro Giancarlo dott Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino, alla vigilia di un incontro in Val Susa da parte delle istituzioni con la cittadinanza, guarda caso succedono disordini al cantiere Tav in Val Susa. Pochi giorni prima abbiamo avuto la notizia che non ci sono soldi per le cosiddette “compensazioni” (ovvero io governo ti devasto il territorio ma per farmi perdonare ti do qualcosa in cambio, per farti meglio tollerare il disagio). Soldi non ce ne sono caro Signor Procuratore, ma si può comunque spendere e spandere per tenere militari e poliziotti, nell’ozio più assoluto in montagna dentro un recinto. Si sa che l’ozio è la causa di molti mali e forse a qualche buontempone è venuta l’idea di auto-aggredirsi per poi dare la colpa ai no tav. Agenti provocatori?
Come dice? Guardo troppi film?
Vero! Mi ha beccata! Ne guardo molti, e di recente ho rivisto anche quello di Daniele Vicari “Diaz”, ma pare che narri di fatti successi purtroppo nella realtà e per i quali nessuno ha pagato, anzi molti degli imputati hanno fatto carriera e ora sono ai vertici della polizia se non in Parlamento!
Dunque, dicevo Dott Giancarlo… alla vigilia dell’incontro con la Popolazione Valsusina, scontri, molotov e quant’altro. Ciò ha autorizzato tutti i media a dare addosso ai NOTAV, al clima di terrorismo che si può creare…bla…bla…bla.
Ma ragioniamo un attimo Dottor Giancarlo…Tale situazione cui prodest? A chi giova?
Sicuramente non a noi NOTAV, anzi qualcuno di noi si è anche diviso sull’argomento “violenza si/violenza no”. La violenza è sicuramente da combattere, ma allora dovrebbe far arrestare tutti i violenti che hanno manifestato contro la magistratura per difendere il loro capo, un attempato senatore pedofilo… (ma questa è un’altra storia!)
Ritornando alla questione… nei migliori gialli, per trovare il colpevole occorre prima trovare il movente… Nel caso specifico il movente è: ASSOLUTA INCAPACITA’ DELLA POLITICA DI FAR ACCETTARE ALLA POPOLAZIONE UN’OPERA INUTILE, COSTOSA E MERAMENTE SPECULATIVA .
Detto questo Caro Dott Proc Giancarlo, il magistrato è lei e tocca a lei indagare e sarebbe un bel modo prima di andare in pensione di chiudere la sua prestigiosa carriera: arrestare per una volta i cattivi delle istituzioni. Questo darebbe maggiore credibilità alle istituzioni stesse, non trova?
La mia ipotesi investigativa, è frutto della mia fantasia…ma se ci pensi bene è tutt’altro che fantasiosa!
In questo post trovi anche le foto di un oggetto “corpo di reato” e del soggetto che lo indossava precedentemente. Agente provocatore? Diaz e la storia delle molotov insegnano! Non ci vuole Sherlock Holmes per capire com’è andata! Elementare Dott Proc Giancarlo… Ci pensi!
Irriverente ma non troppo
Ketty Increta (Ambientalista e No Tav)
Non lavorare (o lavorare male) stanca!
- Allora tu lavori? E che lavoro fai? (Mi chiede, stizzito con una punta d’invidia, un uomo appena conosciuto).
- Sono agente immobiliare. Rispondo.
- Ah! Allora periodo nero per voi! (Afferma quasi a voler infierire)
- Lo è un po’ per tutti da quel che si dice in giro…
- No! Per voi lo è di più, io lo so le case non si vendono c’è l’IMU! (quasi che L’Imu fosse un mostro a sette teste responsabile di tutti i vizi capitali). Parlo per esperienza io devo vendere la casa che mi ha lasciato mia zia, ma non riesco!
Mi faccio spiegare cos’è che vende e quanto chiede (una casa priva di manutenzione negli ultimi 30 anni, in una località amena, non servita da mezzi pubblici e che lui vorrebbe vendere ai prezzi del nuovo).
- Se senti, se hai un amatore uno coi soldi, che s’innamori dell’immobile…(io questa cosa qui dell’amatore non l’ho mai capita… ma perché mai uno coi soldi dovrebbe innamorarsi di una “ciofega” e pagarla 3 volte il suo valore?). Comunque mi dispiace venderla ma sono in cassa integrazione… ma tanto lo so che nessuno compra…c’è l’IMU (sempre il serpente a sette teste che in campagna elettorale tutti i politici vogliono sconfiggere come fece San Giorgio col drago.)
- Ma di IMU per quella casa dovresti pagare meno di 100 euro all’anno a occhio più di quanto spendi di sigarette o per le telefonate del cellulare in un mese. (Stavolta sono io a infierire facendogli un rapido conto in tasca sua visto che lui lo fa a me). Vero?
- Si pago sugli 80 euro in effetti! Ma non si vende lo stesso, le banche non danno i mutui. La gente non lavora si suicida…io non lavoro.
- Ah allora non è un problema di IMU, ma di lavoro. E di cosa parlano i governanti, presidente del consiglio incluso? Di IMU del serpente a 7 teste!
Buon 1 maggio a tutti ma soprattutto ai colleghi agenti immobiliari e a chi non lavora perché un lavoro non ce l’ha!
Traslocare…meditare…pianificare e invece no!
Premessa:
(Ovvero della favola che mi racconto da sola)
Traslocare è fichissimo, perché è un nuovo inizio!
Già allora perché ho rinviato così tanto? Malgrado l’aura positiva di questa casa si fosse già esaurita da un pezzo ed ero perfettamente consapevole che occorreva ridimensionarsi perché in alcune stanze ci entro solo per passare l’aspirapolvere e nel prato ci vado solo per tagliarlo?
Ricordo i traslochi precedenti…all’inizio un ordine maniacale… Un file con l’elenco delle scatole numerate e l’elenco del contenuto.
In una scatola solo i libri di poesia…nell’altra solo quelli degli scrittori italiani del ‘900 che siccome ne ho di più…le scatole sono diverse e per non confondersi, vengono addirittura classificate con il sistema bibliotecario di Melvin Dewey… poi ho iniziato ad imballare le pentole e i bicchieri che non uso mai (ma se non li uso mai perché non li butto?)… poi ho continuato a portarmi dietro in tutti i traslochi (5 mi pare) la cameretta di mia figlia…così quando viene a dormire da me (ovvero quasi mai) si sente a casa, che tanto se non viene lei ci faccio la camera degli ospiti…ma non ho quasi mai ospiti a dormire e nel caso dormono sul divano (visto che ne ho comprati ben 2) e per le volte che ho avuto ospiti (negli ultimi anni) coi soldi che ho speso per i divani gli potevo pagare l’albergo!
Quando si trasloca… ci si pente di tutti gli shopping fatti nella vita, ci si chiede come mai uno conserva anche le scarpe consumate malgrado se ne abbiano ottantaquattro paia, o i jeans taglia 42 di quando eravamo giovani, che tanto non si dimagrirà più! Si vorrebbe essere americani che loro quando traslocano, anche se hanno 84 anni, riescono a far stare tutto in uno scatolone!
Traslocare...meditare…pianificare e invece no! Anche questa volta si rimanderà tutto il rimandabile all’ultimo giorno!
Amarcord: Una domenica senz’auto negli anni ’70!
2 dicembre 1973 era una delle domeniche di Austerity, tutti intorno a me erano arrabbiatissimi! Mia madre dopo una settimana di lavoro riteneva fosse ingiusto non poter usare la 127 per andare dalla provincia di Torino a prendere il caffè in Piazza del Duomo a Milano, mio padre imprecava contro quelli dello Yom Kippur. Era a causa loro se avevano chiuso il canale di Suez e per questo motivo le navi petroliere dovevano circumnavigare l’Africa per portare il petrolio ma, cosa ancor più grave, lui avrebbe dovuto fare a piedi, i 300 metri tra la nostra casa in Viale Gramsci e il Bar Maggiora in Corso Francia a Collegno! Per il nervoso, aveva terminato anzitempo le sigarette e pertanto doveva assolutamente compiere questo “lungo cammino” non senza insultare gli arabi che avevano messo l’embargo e lo facevano sicuramente per aumentare il prezzo della benzina! Ma lo aumentassero senza farla tanto lunga! (In modo che lui potesse andarsi a comprare le sigarette o andare con l’auto dove voleva!)
Mia nonna, alzava gli occhi al cielo e sospirava! Lei al tempo della guerra, faceva molti chilometri a piedi sotto i bombardamenti per portare il pane ai partigiani, ma a mio padre ciò non interessava, la guerra, i partigiani oramai erano roba d’altri tempi, ora vivevamo i “tempi moderni” e non si poteva togliere ad un uomo moderno degli anni ’70 l’auto e, soprattutto, le sigarette!
Mentre la mia famiglia imprecava verso gli arabi e gli israeliani, io allora bimba ero invece felice di questa notizia dell’Austerity e, senza dire nulla a nessuno, presi i miei pattini a rotelle, lo spazzolino da denti, due Buondì Motta e un gomitolo di lana rossa (per segnare la strada e non perdermi, non le briciole di pane che si sa che i passerotti le mangiano e dopo non sai più come fare per orientarti) e scesi in strada, anziché pattinare sul marciapiedi, come dovevo far di solito per non essere investita, potevo pattinare al centro della strada, ero felice, c’era aria di festa, io pattinavo e cantavo a squarciagola, una canzone degli Equipe 84, “tutta mia la città ahaaaaa…”, in un attimo fui in Corso Francia. Incredibilmente una delle arterie principali della città era completamente sgombra d’auto, vi erano numerose biciclette anche dalle forme strane, clown, giocolieri, un gruppo di giovani “figli dei fiori” seduti al centro di un incrocio, con la chitarra intonava: “c’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling stones…” Quella canzone la conoscevo, la maestra a scuola ci aveva parlato della guerra del Vietnam, ma non mi fermai… mia nonna mi aveva raccomandato di non dare confidenza agli estranei…soprattutto ai “figli dei fiori” e ai capelloni, ma a me sembravano simpatici poi doveva essere bello avere per genitori dei fiori, mentre io ero figlia di una ciminiera! Mio padre fumava sempre e io non respiravo… mi bruciavan gli occhi!
Ad ogni modo continuai a pattinare e a srotolare il gomitolo di lana per non perdermi, ma l’avevo fissato ad un sassolino troppo piccolo, che mi seguiva come un cagnolino e ad un certo punto un gatto balzo sul sasso e sul filo e imbrogliò tutto il mio rudimentale “segna mappa”! Accidenti non avevo mai visto gattini giocare in Corso Francia, il filo di Arianna aveva funzionato anche nel labirinto del Minotauro e qui che non c’erano minotauri un gattino aveva distrutto la mia impresa! Ma non mi spaventai più di tanto, ero arrivata davanti alla “nave”, un nuovo palazzo appena costruito, lo Sky residence, dietro quello… in via Rossini, in una casa fine 800 abitavano i miei nonni, non mi ero ancora persa! Continuai a pattinare sul corso e anche più rapidamente (senza il filo di lana che s’impigliava nelle rotelle) in un attimo fui a Leuman!
Un cavallo con tanto di calesse percorreva la strada, non era usuale vedere a Collegno su corso Francia delle carrozze coi cavalli! Una zia di mio padre (Zia Biagia) mi aveva narrato che negli anni 30 andava al lavoro da Collegno a Torino col tram trainato da cavalli, ma non le avevo creduto, ed ora invece vedevo con i miei occhi dei cavalli al trotto sul corso!
Ad un certo punto vidi anche un venditore di zucchero filato e di palloncini…mi spaventai a morte! Ero per caso finita nel paese dei balocchi di Collodi? Cercai uno specchio, mi toccai le orecchie, le avevo ancora normali, quelle d’asino non mi erano cresciute, ma nel dubbio non mi fermai, pazienza per lo zucchero filato, ma non volevo che mi crescessero le orecchie, che avrebbe detto la maestra, e i miei compagni? Mangiai un più rassicurante buondì motta e lavai i denti ad una fontana. Continuai a pattinare qualcuno m’aveva detto che quel corso arrivava in Francia ed ero determinata ad arrivarci pattinando!
Arrivata a Cascine Vica di fronte alla Standa il mio viaggio terminò! Mio nonno Antonino, si era stancato di seguirmi discretamente e mi sorpassò con la sua bicicletta!
Dove pensi di andare piccola Ketty? mi chiese senza scendere dalla bici.
In Francia, non posso?
Ma lo sai il francese?
Si, so tutte le canzoni di Sylvie Vartan…Comme un garçon je n’ai peur de rien, la la la! Risposi impertinente
E il passaporto? Ce l’hai il passaporto?
Caspita! Il passaporto non l’avevo, dovevo interrompere il mio viaggio! Senza più protestare montai con tutti i pattini sulla canna della bici e mio nonno.
Un giorno potrai andare in Francia e in tutta l’Europa senza passaporto! mi rassicurò Nonno Antonino,e mi portò a casa sua dove sul poutagè a legna mia nonna aveva scaldato già il pane con fiocchi di burro e miele, altro che il buondì motta industriali che ti compra tua madre! Tuonò lei. Poi mio nonno lesse dei pezzi di un libro dove Giuseppe Mazzini affermava che chi ama la propria patria ama tutte le patrie, e che bisognava creare una democrazia sociale finalizzata al benessere culturale dei popoli europei.
Il 21 12 2012 alle 12.21 sarò in corso Francia all’uscita della tangenziale, come coordinatore del Sentiero Umano di Solidarietà Ambientale, questa volta sarà un po’ più difficile perché la circolazione delle auto non sarà interrotta e soprattutto mio nonno, classe 1898 non c’è più, ma io lo porto lo stesso con me! E tu? Chi porti con te?
Liaisons dangereuses
Prenotiamo il minibus che parte da Almese, ma solo per il ritorno all’andata toccherebbe essere li alle 6 del mattino e partendo rispettivamente dal Monferrato astigiano e da Torino, preferiamo partire un giorno prima, tanto più che per l’andata troviamo un passaggio da due lionesi Jeandenis e Alejandro che tornano a Lione da Milano. Gli diamo appuntamento ad Almese, dove lasciamo la nostra auto per il ritorno.
Il viaggio è piacevole, si parla di politica e delle differenze tra Italia e Francia, ci scambiamo informazioni, ad esempio Jeandenis ci spiega che è una fortuna che ora ci sia Hollande come presidente, perchè sono vicini a legalizzare il matrimonio tra gay e la possibilità per loro di adottare dei figli. “Certo che in Italia voi avendo il Papa, non potrete nemmeno parlarne!” (afferma lui)! Gli spiego che invece proprio in questi giorni in cui ci sono le primarie del centrosinistra è uno degli argomenti di discussione e che uno dei candidati (ndr Nichi Vendola), che è già il governatore della Puglia nonché leader di SEL, anch’egli gay desidererebbe potersi sposare e adottare un figlio e che recentemente un altro gay è stato eletto come governatore della Sicilia. Lui si stupisce, non pensava fossimo così “avanti” avendo avuto per molti anni il governo di Berlusconi.
Ci sono molte cose che i nostri cugini francesi non sanno di noi e molte che non sappiamo noi di loro, per esempio in Italia pensiamo che loro siano in maggioranza a favore dell’energia nucleare, ma a sentire Jeandenis è il contrario. Arriviamo alla frontiera dopo il Frejus e c’è molta polizia, ci fermano, ci chiedono dove andiamo, e Jeandenis risponde. “torno a casa a Lione, abito li e loro sono mie ospiti!” Si scusa per la piccola bugia e rimane allo stesso modo meravigliato, per lavoro attraversa la frontiera spesso ed è la prima volta che viene fermato e che ci sia tutta quella polizia.
Il tempo passa in fretta, ci accompagnano fino all’espace Sarrazin, dove ci sono le conferenze dell’Avant Sommet organizzato da Daniel Ibanez e dai no tav francesi, pur essendo lionesi, non sapevano di questo evento, se potranno lunedì parteciperanno alla manifestazione contro Monti e Holland e l’assurdità delle grandi opere.
Sono quasi le 18, il convegno è ancora in piena attività malgrado abbiano incominciato da stamattina.
Dati, filmati, discussioni. C’è anche l’assistente di un un europarlamentare francese, un consigliere regionale Rhône-Alpes, ma anche Davide Bono, consigliere regionale piemontese M5S e Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino. La nostra corrispondente Virginie ci viene in contro, è l’ora dell’aperitivo, e tra un bicchiere e l’altro ci fanno domande sul movimento No TAV in Italia.
Loro, a quanto pare, è solo un anno che si danno da fare come movimento, non circolano informazioni, qualcuno ( i loro governi) gli aveva fatto credere che siamo noi italiani a voler realizzare la galleria a tutti i costi e a loro la cosa non riguardava perché avremmo pagato noi l’intero tracciato.
Strano, anche a noi dicono la stessa cosa! Ridiamo insieme e ci portano a cena in un ristorante della città antica. Hanno sete di sapere e noi di raccontare, ci rendiamo conto che le informazioni non circolano. Ad ogni mio racconto degli avvenimenti in Clarea, strabuzzano gli occhi, non possono credere che al di la delle montagne, possano essere violati in questo modo i diritti umani e d’opinione. Qualche assurdità me la raccontano anche loro però… una di loro che lavora nei trasporti, mi racconta ad esempio, che partono tir dalla Francia alla Germania che esportano alla grande distribuzione tedesca pneumatici, salvo poi venderli agli installatori francesi che (a causa di riduzioni delle tasse) li acquistano ad un prezzo più basso che dal produttore, e le merci vanno avanti e indietro tra i due stati sprecando carburante e inquinando.
Tornando a casa dove ci ospitano rimaniamo bloccati in ascensore, la proprietaria di casa (un elegante condominio nel centro di Lyon) è mortificata in 22 anni che vive li non è mai successo! Attendendo in soccorsi, mi prendono in giro…dopo i miei racconti sulla Clarea, e 2 braccia rotte in un anno (1 per un incidente automobilistico a l’altro per una caduta accidentale al supermercato) credono che sia io a portare sfortuna.
Ci svegliamo al mattino in questa casa molto bella, siamo in un attico e dalle finestre si vede tutta Lyon, in cucina è già pronta una ricca colazione e hanno anche fatto il caffé molto forte come piace a noi italiani. L’espresso e un’altra cosa ma apprezzo la buona volontà!
Ci dirigiamo verso il palazzo delle nostre riunioni, dove malgrado siano solo le 8,30 sono tutti in attività, ma per cominciare aspettiamo un gruppo di relatori italiani, che arrivano in ritardo perché bloccati più volte sia alla frontiera del Frejus, sia all’arrivo al Lyon…riescono a passare mentendo sulla destinazione del viaggio.
Manca tuttavia all’appello il bus con 15 italiani partiti dalla Val Susa bloccato al Frejus con scuse pretestuose dai gendarmi francesi per diverse ore, salvo poi lasciarli passare tutti meno 3 tra cui l’autista, quindi non han potuto far altro che tornare indietro.
I francesi presenti al convegno a questa prima notizia sbiancano! Una ammette candidamente: Pensavo che questo avvenisse dalla parte italiana, si sa che da voi non c’è democrazia, ma da noi in Francia, il paese della libertà, non è ammissibile una cosa del genere! (Poi proprio ora che hanno mandato a casa Sarkozy e scelto Hollande!)Un’altra invece afferma che siamo in un nuovo ordine mondiale ( ed io penso, guarda caso il nostro governo tecnico è gradito alle banche e Monti fa parte del gruppo Bilderberg)!
Ad ogni modo impediscono a 15 cittadini italiani di partecipare ad una conferenza francese, che fine ha fatto il trattato di Schengen?
La Corte dei conti francese ha bocciato questo progetto, e un euro parlamentare francese riferisce che in commissione europea la UE non è disponibile a finanziarlo, il motivo non è ecologico, ma economico: Non ci sono soldi, e inoltre ci sono altre priorità!
Io sono europeista convinta, ma pongo una questione col mio francese scolastico quasi dimenticato:
Quelle Europe? Quelle des marchandises ou quelle des personnes.
Nous citoyen européen, nous sommes moins d’un produit?
Quale Europa? Quella delle merci o quella delle persone? Possibile che noi cittadini europei valiamo meno di un prodotto?
Pare di si! L’autobus non arriva io e la mia amica siamo bloccate a Lyon, ma grande è la solidarietà dei nostri amici francesi, ci ospiteranno ancora se non riusciremo a trovare un altro mezzo per tornare.
Si sparge sul web la notizia e la sorella della mia amica decide di partire con suo marito da Oulx per venirci a prendere, le raccomandiamo via sms di non dire che viene a Lione, lei e il marito sono guardie forestali, ma malgrado abbiano il lascia passare sul cruscotto, la polizia li fermerà più volte!
Nel frattempo partecipiamo ad altre riunioni interessanti, arrivano anche esponenti dei movimenti parigini: le tav serà comme Notredame de Landes, (altra opera faraonica e inutile nei pressi di Parigi) ci dicono. A quanto pare le grandi opere anche in Francia sono gradite solo ai politici! Ma il comune denominatore è: Ils mentent ils trichent (mentono e imbrogliano). L’ex sindaco di Chambery Luc Besson vorrebbe che si facesse una nuova stazione solo per avere una targa col suo nome, gli aqmbientalisti gli faranno una targa a loro spese purché non sperperi danaro pubblico in opere devastanti il territorio.
Dopo essere riusciti a passare una serie di posti di blocco, la sorella della mia amica e il marito, arrivano a prenderci.
C’è polizia ovunque ma non fermano chi lascia la Francia… solo chi arriva. Evidentemente sanno che le loro menzogne cadrebbero se tra di noi cittadini europei ci parliamo, torniamo a casa ancor più convinte di essere dalla parte giusta.
Abbiamo memorizzato mail e contatti queste “liasons dangereuses” devono continuare “sans frontierès”! L’Europa siamo noi! Affanculo i mercati!
Agenti immobiliari e pole position di Google
La mia è una professione dove quel che contano sono le “relazioni sociali”.
Le relazioni sociali col più ampio numero di persone sono favorite dall’empatia.
Per favorire l’empatia occorre avere una visione ampia della vita e conoscere argomenti di conversazione anche banali. Infatti capita spesso di conquistare clienti, più che per la perfetta conoscenza tecnica del proprio lavoro per elementi a dir poco irrilevanti… dire al cliente che il suo cane è bellissimo, o peggio, compiacersi per la vittoria della sua squadra del cuore, anche se guardare una partita di calcio è l’ultima cosa che faresti nella vita!
Io non so mentire e per quanto mi sforzi, per l’amore per il mio lavoro, non riesco ad interessarmi di calcio, la juve non mi piace (e così perderò altri potenziali clienti) ma provo una grande simpatia per i “granata”, ma a pelle… infatti, conosco solo i nomi dei giocatori morti nell’incidente aereo di Superga, e nemmeno tutti!
Certo godere della stima degli altri è fondamentale per il mio lavoro, ma è possibile piacere a tutti? E se anche così fosse? A che servirebbe?
L’affanno più grande dei miei colleghi ultimamente è ottenere la pole position di google, tutti si affannano per questo.
I più danarosi, a tale scopo, danno fondo alla loro carta di credito acquistando compulsivamente adwords… altri, la maggior parte, così come una volta s’improvvisavano CT della nazionale pontificando su improbabili formazioni calcistiche, s’improvvisano novelli SEO, pensando che basti avere un tablet per guadagnare un posto nella società, salvo poi mandarti messaggi privati nei quali frignano o minacciano di non farti più amico su fb perchè nell’ultima mezz’ora non gli hai messo “mi piace” a tutti i link che hanno pubblicato o sei reo di non aver tempestivamente retwittato i loro spesso insulsi cinguettii!
A questo punto mi sorge un dubbio: Tutti possiamo piacere a tutti? E se si a che serve?
Di certo ai venditori di fumo, questi devono aver individuato tale “debolezza“della nostra categoria, difatti la mia casella di posta ultimamente oltre a mail che mi propongono di perdere peso “senza sacrifici”, mi arrivano offerte di guadagnare posizioni su google se mi rivolgo al guru tal dei tali “azzeccapolposition”.
Adesso spengo il pc, e vado a vedere una casa…a piedi così alla facciazza del signor GOOGLE, guadagno il mio POSTO AL SOLE e passo anche a prendere un caffè al bar che è più “SOCIAL” di face book e oggi non clicco nessun like così non si offende nessuno!