Archivi per la categoria ‘amore e dintorni’
L’ammore che d’è?
Scusate, sapite l’ammore che d’è?
L’ammor’è na cosa |
Scusate, sapete l’amore cos’è?
L’amore è una cosa\ che odora di rosa\ ma rosa non è.\ Indovina cos’è.
È rosa? E scusate, sapete perchè?
È rosa il colore \ che serve per l’amore; \ l’amore non c’è\ se rosa non è.
L’odore che c’entra se rosa non è?
Perchè a Maggio \ si prende coraggio, sentendo l’odore \ ti nasce l’amore.\
A Maggio soltanto? E sapete perchè?
È Maggio per un anno \ per quelli che lo sanno \ per chi non vuol bene \ questo mese non viene.
E senza l’odore l’amore non c’è?
Non c’è perchè l’amore \ è forte dolore \ che sembra una cosa \ che odora di rosa
Si, abito in un bel posto…
Una strana coppia di uccelli coloratissimi (che ho poi scoperto essere due Upupa epops), da qualche giorno, si aggira nei dintorni di casa mia.
Incuranti dei miei gatti, i due bizzarri ospiti con il loro lungo e sottile becco, s’azzardano finanche a venire a beccare vermi ed insetti nel mio giardino, togliendo il respiro al maschio di casa, Mirtillo che per l’occasione è più immobile di una scultura d’ebano!
Poi, i due beffardi ospiti, spiccano il volo verso il loro nido, creato provvidenzialmente, nella zona più dominante, ovvero sul tetto della casa di fronte e, fieri dei loro splendidi colori, sfidano il sole e felici spargono per l’etere il loro canto, che si distingue, malgrado la molteplicità di suoni, dal popolo ornitologico, meno appariscente, che si nasconde fra le fronde degli alberi.
Il rombo di qualche moto o auto di passaggio e la mia voce squillante che risponde alle poche telefonate, ogni tanto li sovrasta.
Vi prego…oggi non chiamatemi e non scrivetemi…voglio tacere per non disturbare quest’incanto. Oggi, voglio solo vedere e ascoltare quello che mi arriva dalla natura!
Si… davvero ho la fortuna di abitare in un bel posto!
2010 che la responsabilità sia con tutti noi!
L’anno 2009 finalmente è giunto al termine e per l’anno nuovo, come spesso avviene, ci si augura che sia migliore…ma poi alla fine ogni anno è uguale o peggio!
Per quest’anno voglio augurare a tutti voi/noi un po’ di responsabilità!
E’ questo l’ingrediente che ci manca per vivere felici!
Molte delle nostre scelte, o non scelte, dipendono dall’assenza di responsabilità. Ci nascondiamo dietro la paura per non prenderci delle responsabilità…così abbiamo paura di amare, di fare un figlio, di cambiare lavoro, o di prendere qualsiasi decisione. E nel pubblico, nella politica…si sprecano parole come amore e tolleranza. I politici si impossessano in maniera violenta e antitetica di valori morali e religiosi, usandoli come baluardi pubblicitari e bandendoci ogni possibilità di odiare ciò che non va ma anche semplicemente di dissentire. Quasi che la colpa delle cose che non vanno sia di chi protesta, di chi dissente perché non tollera l’ingiustizia… piuttosto di chi la commette!
Così, per mancanza di responsabilità, non vengono puniti i crimini… vengono partorite leggi abominevoli, vengono prese decisioni scellerate che non tengono conto del valore della vita umana o della salvaguardia del nostro pianeta!
Per questo per il 2010 mi auguro che qualunque azione umana, che in qualunque scelta privata, sociale o politica, la componente essenziale sia l’assunzione di responsabilità!
La nostra crescita dipende da questo non dall’aumento del Pil o da un’economia più fiorente!
2010 che la responsabilità sia con tutti noi!
Qualcosa di buono pure al Torino Film Festival!
Dopo essermi abbondantemente depressa con il film danese di cui vi ho raccontato nei giorni scorsi…quasi avevo pensato di non andare più al cinema in particolare di non mettere più piede al TFF (Torino Film Festival) anche perché, mai come quest’anno, è mal organizzato (a cominciare della vendita di abbonamenti in over booking)! Invece domenica sera ho visto qualcosa di molto interessante.
Mi riferisco a Breaking upwards, scritto, diretto ed interpretato da Zoe Lister Jones e Daryl Wein due giovani newyorkesi che sperimentando nella loro vita reale “alternative alla monogamia“esplorano e fanno emergere dal loro racconto, non privo d’ironia, una miriade di sentimenti ed emozioni che toccano nell’intimo anche il vissuto dello spettatore. La loro storia è ambientata in una New York che potrebbe essere anche Torino perché narra di universali difficoltà del rapporto di coppia, nella società edonista contemporanea, che mettono a dura prova i sentimenti.
Film a basso costo ma tutt’altro che improvvisato, dove alla base della creatività emerge il rigore dello studio e dell’analisi di ogni dettaglio. Bravi gli attori, pulite le immagini e bella la colonna sonora originale!
Qualcosa di buono, dunque e non solo businness, anche al Torino Film Festival!
Love is in the web…