La casetta a Montecarlo e le armi di distrazione di massa o specchietti per allodole.

Non so per­ché ma tutta questa sto­ria dell’appartamento di Mon­te­carlo dove abita il cog­nato tamarro di Gian­franco Fini e altre notizie pub­bli­cate sui gior­nali negli ultimi tempi sono fumo negli occhi, spec­chi­etti per allodole!

Indipen­den­te­mente dall’effettiva ver­ità, credo che questa sia una ques­tione di poco conto in rap­porto ad altre ques­tioni molto più di vitale impor­tanza per noi gente comune, tipo l’attività fors­en­nata di interim del min­is­tero dello sviluppo economico.

Il noc­ci­olo della fre­gatura per noi è quello! (sec­ondo meallodola)

Med­i­tate allodole meditate!

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Un Commento a “La casetta a Montecarlo e le armi di distrazione di massa o specchietti per allodole.”

  • Pam scrive:

    In uno stra­or­di­nario film di Barry Levin­son, “Wag the dog”, tradotto in ital­iano con lo stu­pido titolo di “Sesso e potere”, si parla di un pres­i­dente amer­i­cano coin­volto in uno scan­dalo ses­suale che, per deviare l’attenzione dell’opinione pub­blica, attra­verso suo staff di scagnozzi si inventa una fan­tomat­ica guerra con­tro l’Albania. Oper­azioni di questo genere in polit­ica avven­gono ogni giorno: la gente viene spinta ad indig­narsi per questa o quella boiata e le ques­tioni davvero impor­tanti finis­cono nel dimen­ti­ca­toio. Eppure ci caschi­amo tutte le volte, gra­zie ai media che ci fomen­tano su ques­tioni di irril­e­vanza unica.

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